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MotoGP, Marini: "Una gara disastrosa, mi sembrava di essere sul ghiaccio"

“Dal primo all'ultimo giro non stavo in piedi, sono sicuro che non sia stata colpa nostra. Se mi avessero chiesto di decidere se correre la gara o meno non avrei saputo rispondere, ma è giusto che decida l'organizzatore"

MotoGP: Marini: "Una gara disastrosa, mi sembrava di essere sul ghiaccio"

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Luca Marini ha terminato il suo primo GP di casa in MotoGP in ultima posizione, 17°. Il pilota del team Sky VR46 si è lamentato soprattutto dei problemi derivanti dalla gomma posteriore. Una gara complicata per il pilota italiano che si è corsa in un giorno già di per sé drammatico.

È stata una gara disastrosa – le prime parole utilizzate da Luca per descrivere la sua gara – Non me lo sarei aspettato perché durante il resto del fine settimana sono andato un secondo più veloce. Oggi la pista forse è peggiorata perché questa notte è piovuto, l’aderenza era strana. Io in gara ho faticato troppo con la gomma posteriore, soprattutto in inserimento in curve. Non riuscivo a frenare forte. Dal primo all’ultimo giro non stavo in piedi, mi sembrava di essere sul ghiaccio. Una mezza idea di quello che è il problema me lo sono fatto. Non si possono fare gare di questo tipo, sono sicuro che non sia stata colpa nostra”.

Pensi che la notizia della scomparsa di Dupasquier ti abbia condizionato emotivamente prima di scendere in pista?
“Il momento in cui è arrivata la notizia, poco prima che partisse la gara della Moto2, è stato molto difficile. Io lì ho sentito un vuoto nella pancia, le gambe pesanti, una sensazione strana. Siamo dei piloti, quando ci siamo schierati in griglia di partenza ed è arrivato il momento di fare la gara erano già passate un paio d’ore quindi ho avuto il tempo di metabolizzare. Ti concentri sul lavoro che c’è da fare e riesci ad escludere quei pensieri”.

Se ti avessero chiesto di decidere se correre o meno, cosa avresti risposto?
“Una domanda veramente difficile. Non lo so, penso che sarebbe stato decisivo il momento in cui me lo avrebbero chiesto. Appena apprendi una notizia del genere sei abbastanza scosso. Non sarebbe stato facile far coincidere l’opinione di tutti i piloti. È giusto che sia l’organizzatore a prendere questa decisione. È una domanda a cui non saprei rispondere, non sarebbe stato facile. Avrei dovuto vivere quella situazione per poter decidere”.

Pensi di poterti adattare bene alla pista di Barcellona?
“Non ho idea. Dipenderà molto dalle gomme che ci proporranno. Barcellona è una pista complicata per l’aderenza. Bisognerà trovare il giusto assetto per poter rialzare bene la moto in uscita dalle curve e per poter accelerare. La Ducati, escludendo l’anno scorso, è sempre andata bene lì. Difficile fare delle previsioni, ogni anno cambia tantissimo”

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