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MotoGP, Espargarò: "Siamo passati dal minuto di silenzio a chiudere le visiere"

L'amarezza per la scomparsa di Dupasquier: "Ieri non me la sentivo di scendere in pista dopo l'incidente. Questa è la crudeltà della vita e del nostro amato sport". Sulla gara: "Abbiamo perso un'occasione, in partenza mi è mancata accelerazione"

MotoGP: Espargarò:

Alla vigilia del Gran Premio d’Italia, complice la presenza del lunghissimo rettilineo, numerosi addetti ai lavori avevano bollato l’Autodromo del Mugello non propriamente congeniale alle caratteristiche della RS-GP, tra cui i diretti interessati. Ciononostante, nella Q2 del sabato Aleix Espargarò è stato abile nel centrare una fantastica seconda fila, mentre nella contesa odierna è rimasto saldamente nelle zone alte della classifica giungendo sul traguardo in settima posizione a otto secondi dal vincitore Fabio Quartararo. Un distacco che certifica ulteriormente i progressi del marchio di Noale, malgrado lo start complicato.

“La partenza non è stata delle migliori. La moto non ha accelerato come speravo, di conseguenza ho perso diverse posizioni sin da subito. Credo sia dovuto a una perdita di potenza, dobbiamo analizzare i dati perché nei giorni scorsi non avevamo avuto alcun tipo di problema in tale area - ha precisato lo spagnolo - nelle curve abbiamo confermato il nostro potenziale, infatti sono riuscito a restare a ridosso del gruppetto in lotta per il podio. I distacchi sono assai contenuti, quest’oggi le imprecisioni si pagano a caro prezzo, mi dispiace perché abbiamo perso un’occasione.

Il pilota di Granollers ha mantenuto un ritmo costante, senza risentire eccessivamente dell’operazione al braccio destro post Le Mans causa sindrome compartimentale.

“Venerdì e sabato il braccio mi dava un po’ di fastidio nel guidare la RS-GP. Fortunatamente la Clinica Mobile ha fatto un lavoro eccezionale nei miei confronti, le sedute mi sono servite a non accusare alcun tipo di dolore nella gara odierna. Devo ringraziarli, in tal senso adesso guardo al prossimo appuntamento con maggior consapevolezza”.

Da buon padre di famiglia, non ha nascosto la commozione dopo la tragica scomparsa del giovanissimo Jason Dupasquier, una profonda riflessione dalle molteplici letture quella del 31enne.

“Sono senza parole, non riesco a capacitarmi di cosa sia successo. Tutto è avvenuto molto in fretta. Aveva soltanto 19 anni, era un ‘bimbo’, ieri non me la sentivo di scendere in pista per la FP4. Oggi, nell’arco di dieci minuti, si è passati da rendergli onore a buttare giù la visiera. Siamo stati in grado di trovare le motivazioni per andare avanti, questa è la crudeltà della vita e del nostro amato sport. Mi sento veramente triste, mi stringo attorno ai suoi familiari”, ha concluso.


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