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MotoGP, Rossi: "Le immagini dell'incidente di Dupasquier? O scappi o dimentichi"

"Non puoi entrare in pista non concentrato, diventa pericoloso. Spero arrivino presto buone notizie. La mia giornata? Quando non riesci a essere veloce tutto diventa più pesante"

MotoGP: Rossi:

Oggi la cosa più importante non sono i risultati delle qualifiche, ma quello che è successo in Moto3”, Valentino Rossi è rimasto colpito dall’incidente che ha coinvolto Jason Dupasquier durante le qualifiche della classe minore e ha voglia di parlarne. Anche un pilota della sua esperienza non può rimanere insensibile a certe immagini. A volte si pensa che chi sfreccia ai 350 Km/h su 2 ruote sia una specie di supereroe che niente può scalfire, ma così non è.

E dura vedere certe immagini - ha spiegato Valentino - Un altro pilota che ti colpisce quando sei a terra è la cosa più pericolosa  che ti può capitare. Io spero solamente che Jason stia bene, che arrivino presto delle buone notizie”.

In quei momenti, un pilota deve sapere reagire.

Non sai niente e vedi delle immagini che non danno ottimismo - ha continuato - In quel momento hai due scelte: o scappi dal box, ti togli la tuta salti in macchina e vai a casa, oppure, se entri in pista, devi essere concentrato solamente sulla guida e devi cercare di dimenticare tutto il resto, in caso contrario diventa pericoloso”.

Quella scelta gli si è presentata di fronte anche oggi.

Come l’anno scorso in Austria  - quando la moto di Morbidelli era sfrecciata impazzita a pochi centimetri dalla sua - Un po’ ci pensi, ma poi ritrovi la concentrazione e tutto passa. Non ho rischiato di fuggire” ha cercato di sdrammatizzare con una risata.

Certi incidenti sembrano fare parte del gioco.

Quella dinamica è la più pericolosa, puoi lavorare sulle piste, le tute, in caschi, ma non cambia. L’unica cosa sarebbe girare da soli”.

Dopo queste riflessioni, Valentino ha iniziata a parlare della sua giornata.

Difficile - la descrizione - Questa mattina ero stato in grado di migliorare le mie sensazioni e il mio passo, ma non a essere abbastanza veloce sul giro secco. In verità ero ad appena 9 decimi dal migliore, ma il problema che significa essere 18°. Nel pomeriggio abbiamo fatto delle altre modifiche e non mi sono piaciute, così sono tornato indietro. Dobbiamo cercare di migliorare”.

In questa MotoGP sembra che anche la più piccola sbavatura si paghi molto cara.

La prima cosa è che si va veramente forte, io oggi ho girato sul tempo della pole position  del 2018 e sono stato più di un secondo più lento di Quartararo - ha spiegato - Ma la più grande differenza è che siamo tutti attaccati, Dorna ha lavorato molto negli ultimi anni per ottenere questo risultato, perché le battaglie sono la forza della MotoGP e non penso che le cose cambieranno”.

Facile capire come si senta il Dottore dopo il 19° posto.

I risultati sono cruciali per ogni sportivo - ha continuato - Siamo tutti qui per stare davanti, per vincere, e quando non ci riesci, come sta accadendo a me in questo momento, non ti diverti e tutto è più pesante. Comunque mi aspettavo di soffrire qui, come era successo nel 2019”.

Della polemica su Marquez in versione succhia-scia ai danni di Vinales, invece, preferisce non parlare. “Sapete già come la penso, quello che è successo non è una novità e non vorrei aggiungere altro - le sue parole - In Moto3 però hanno messo tante regole per limitare certi comportamento, potrebbero farlo anche in MotoGP”.

Meglio allora chiudere con il casco ‘muccato’.

A me piacciono queste grafiche un po’ stupide, per me devono divertire e fare ridere i tifosi”.

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