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MotoGP, Bagnaia: "Vorrei un lotta con Quartararo per vendicarmi di Motegi 2018"

Quando Fabio lo battè prima di essere squalificato. "Piloti in scia in qualifica? Io ne avevo 6 dietro, non penso sia né corretto né sicuro"

MotoGP: Bagnaia: "Vorrei un lotta con Quartararo per vendicarmi di Motegi 2018"

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Il primo round al Mugello è andato a Quartararo, ma Bagnaia si è preparato attentamente per la gara  e sa di avere delle carte da giocarsi. Il pilota delle Ducati ha fatto i complimenti all’avversario, “Fabio ha fatto un lavoro straordinario e un tempo difficile anche da pensare” ha detto, ma solo domani si faranno i conti. Sulla carta sembra sarà una battaglia fra loro due ed è quello che Pecco si augura.

Spero saremo solo in due, altrimenti saremmo già in troppi - sorride - Guardando le FP4 direi che potrebbero essere 4 o 5 piloti a giocarsi la vittoria, ma io penso di essere un po’ più veloce con le gomme usate. Mi piacerebbe veramente lottare contro Fabio, così poi potrei vendicarmi per il GP di Motegi del 2010 in cui il francese vinse prima di venire  squalificato per una pressione delle gomme irregolari.

Questa giornata è stata segnata dal terribile incidente di Dupasquier, a cosa pensa un pilota in quel momento?
Innanzitutto voglio incrociare le dita perché vada tutto per il meglio. Devi concentrarti solo sulla guida, ma non è facile, infatti nei primi due giri delle FP4 mi sono accorto di non esserlo così tanto. Vedere l’elicottero medico atterrare in pista è brutto, però il nostro sport è anche questo”.

Passando alle qualifiche, come è andata?
Sono contento di questa prima fila e penso che domani ci sarà una grande battaglia. Ducati e Yamaha alla fine  si equivalgono su questo circuito: noi siamo più veloci nel primo e nell’ultimo settore e loro nei due centrali, è una situazione equilibrata. Domani cercherò di non fare scappare Quartararo se proverà a fuggire, ma prima bisognerà decidere le gomme da usare. Al posteriore penso che tutti useranno la media, ma quella mescola all’anteriore è un po’ troppo soffice, almeno che non scendano le temperature, e la dura è troppo rigida”.

Oggi si parla molto della strategia di Marquez di seguire come un’ombra Vinales in Q1 per prendergli la scia.
È strano vedere una cosa del genere in MotoGP, ma non è il mio lavoro giudicare certe cose. Preferisco parlare delle mie prove”.

Anche tu, però, hai avuto molti piloti alle calcagna.
Quando ho qualcuno che mi segue nelle prove libere non me ne preoccupo, continuo a spingere, è come se fossi in gara davanti a un altro, puoi imparare. Però oggi, alla prima uscita, mi sono girato e avevo 6 piloti alle mie spalle, lo stesso alla seconda, ho chiuso il gas ma nessuno mi ha superato. Io non penso che sia un comportamento corretto né sicuro, noi piloti di MotoGP dovremmo dare l’esempio ai più giovani. Ne abbiamo già parlato in Safety Commission e lo rifaremo. Per quanto mi riguarda, fin dalla Moto3 preferisco girare da solo, mi dà una motivazione extra”.

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