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MotoGP, Pirro: " Cosa chiedono i piloti Ducati? Niente, vanno forte e basta"

"Ci mettono tanto del loro e mi fa veramente piacere vedere la nostra moto andare così forte. Io, Miller e Zarco dobbiamo fare un passo in avanti per arrivare al livello di Bagnaia. Il record? Durante i test io a 359 Km/h"

MotoGP: Pirro:

Se la Ducati negli anni è passata dall'essere una sorta di brutto anatroccolo del paddock a prendersi il ruolo di moto probabilmente migliore del lotto, molti meriti vanno al lavoro svolto da Michele Pirro. Il tester è stato determinante per la Casa di Borgo Panigale, e passo dopo passo ha contribuito a rendere così veloce e soprattutto versatile una moto che in passato in pochissimi riuscivano a sfruttare e che invece adesso vede ben tre piloti in piena lotta per il titolo. 

Michele è tornato in gara sostituendo l'infortunato Jorge Martìn, saggiando per la prima volta da quasi un anno l'atmosfera del paddock della MotoGP. Oggi ha chiuso in 15a posizione un venerdì non esaltante, in cui pur avendo girato forte ha mancato completamente l'accesso alla Q2. Un segno di quanto sia elevato il livello oggi della MotoGP, come ha confermato il pilota nell'incontro con i giornalisti a fine giornata. 

"Sono felice perché la MotoGP è il mio mondo. Mi diverto moltissimo durante tutto il fine settimana di gara. Il livello ogni anno aumenta, ed ora è davvero molto alto. Sono felice per la mia velocità, è la prima volta quest’anno che giro in condizioni perfette per spingere. In ogni sessione di test il meteo non è stato perfetto. Oggi ho spinto al limite, provando di nuovo certe sensazioni in moto. Per domani la squadra sta già lavorando per migliorare anche i tempi sul giro". 

Il tuo lavoro sembra aver dato i suoi frutti con la Ducati. Cosa chiedono oggi i piloti?
"La cosa bella è che i piloti attuali non chiedono niente. Vanno veramente forte, quindi mi fa piacere perché di certo la moto è sempre da migliorare, però si mettono in gioco anche loro dando tutto. Questo credo sia un bell’aiuto". 

Oggi hai seguito Bagnaia in pista, il più veloce sia tra i piloti Ducati che in assoluto?
"
Oggi non ho seguito Pecco, abbiamo svolto un programma diverso. La confidenza di Pecco con la moto è altissima adesso, si è visto da subito. Sono felice perché Ducati ha lavorato molto bene, serve un altro step per me, Zarco e Jack, ma credo che per domani gli ingegneri troveranno una soluzione per tutti i piloti Ducati".

Hai utilizzato l'abbassatore del posteriore della tua Ducati?
"Si, dalla Bucine è possibile usare il Device. Serve molto soprattutto in uscita di curva, ma si arriva davvero perfettamente stabili alla San Donato. Una cosa che mi piace molto, perché tre anni fa alla San Donato me la sono vista brutta". 

C'è qualcosa che oggi ti ha stupito in pista?
"L’unica cosa che mi ha stupito è la velocità di tutti. Sono tutti tempi di alto livello, ho fatto un tempo che in passato li vedevamo in FP3 o in qualifica. Fare 1'46 basso al secondo turno, significa che il livello si è alzato molto. Sono tempi da qualifica secondo me. Il mio problema più grosso è stare lontano dalle gare. Loro sono abituati ad una intensità maggiore, io non essendo pronto come loro ci arrivo, ma un pelo dopo. Mi manca quella intensità che loro riescono ad usare sempre, ma fa parte della fiducia nella moto. Quando noi facciamo i test qui giriamo in 1’47, che magari è un ritmo che va bene per provare le cose. Poi in gara come ritmo è lento, devi fare uno switch e sono cose che arrivano con allenamento e costanza, spero di riuscirci domani".

Il record di velocità è a portata di mano?
"Domani e poi domenica dobbiamo riprenderci il record di velocità dopo averlo fatto in Qatar, almeno il record del Mugello. Deve essere così! Nei test ho fatto 359 km/h". 

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