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Miller: "I piloti MotoGP devono essere di esempio, non aspettare la scia"

"Nel gruppo c'era gente di molta esperienza, come i Petronas e gli Honda ufficiali: non ne abbiamo bisogno e non è corretto"

MotoGP: Miller:

Jack Miller non le manda a dire quando qualcosa non gli piace e, durante le FP2 al Mugello, il comportamento dei suoi colleghi non gli è proprio andato giù. Quella che gli si è parata davanti è stata una scena in stile Moto3, con un gruppo compatto di piloti in attesa della scia.

“Non penso che abbiano dato un bello spettacolo per i ragazzi  - ha usato l’ironia, per poi tornare serio - Penso che noi piloti di MotoGP dovremmo essere di esempio per i più giovani, invece invece in quel gruppo c’erano piloti molto esperti, come i due piloti Petronas e quelli Honda ufficiali, gente con 9 titoli. Inoltre in MotoGP non abbiamo bisogno della scia, è stato semplicemente ridicolo. A un certo punto ho deciso di rientrare ai box per togliermi da quella situazione”.

La voce dell’australiano non è stata isolata, anche Quartararo è sulla sua stessa linea.

Non penso sia stata una cosa corretta, come ho detto dovremmo dare il buon esempio” ha rimarcato il pilota di Ducati, la cui giornata al Mugello si è conclusa con il 9° tempo e qualche esperimento con le gomme.

Oggi ho soprattutto provato a capire come si comportano gli pneumatici - ha confermato - Ho provato a usare il morbido all’anteriore e mi sono accorto subito che non andava bene,  ho fatto lo stesso al pomeriggio con il posteriore ma faceva troppo caldo”.

Dalle sue parole non sembra essere troppo preoccupato e senza dubbio si è divertito a scatenare la potenza della sua Desmosedici sul rettilineo del Mugello.

Ho cercato di frenare il più tardi possibile per passare a tutto gas davanti alla fotocellula, ma a un certo punto ho dovuto rallentare - ha scherzato - Il problema è che a quelle velocità basta toccare i freni un attimo dopo per fare molti metri in più. L’ho detto anche a Bastianini ieri: non sai cosa voglia dire andare ai 350 all’ora finché non arrivi al Mugello. Penso ora l’abbia capito!”.

 

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