Chi conosce Bagnaia e il suo metodo di lavoro sa che il 1° posto il venerdì non è la cosa più importante per lui. Pecco oggi non ha pensato troppo al tempo, ma ha preparato meticolosamente il GP facendo qualche esperimento con le gomme e concentrandosi sul ritmo di gara. Dal suo sorriso a fine giornata, sembra che tutto sia andato secondi i piani.
“Come mi sento? Sono contento, perché abbiamo fatto un bel lavoro - conferma il diretto interessato - Sono riuscito a migliorare la mia fiducia nell’anteriore e a tenere un buon passo con le gomme usate. Penso di avere iniziato questo fine settimana nel miglior modo possibile e domani continueremo per riuscire a gestire al meglio il consumo dello pneumatico posteriore”.
Iniziare così toglie un po’ di pressione?
“Essere primo è sempre bello, ma oggi quello che contava era il passo e capire se tutto funzionava al meglio, posso dire che ogni cosa è come piace a me. Essere 1° o 5° non cambia molto, diverso se sei 22°, ma non è questo il caso. Vedremo cosa accadrà domani”.
Non credi di essere sotto i riflettori in questa gara?
“Leggendo le dichiarazioni di altri piloti, sembra che io sia condannato a vincere qui, ma non mi sento gli occhi puntati addosso. Io so quello che devo e posso fare, se domenica il massimo risultato possibile sarà un 4° posto cercherò di ottenere quello e poi ci riproverò in un’altra gara. So benissimo che vincere al Mugello sarebbe bellissimo, ma non è il mio obiettivo”.
Sembri essere diventato il riferimento in Ducati, sei d’accordo?
“Io penso di potere imparare da ogni mio compagno di marca, Miller è molto bravo a centro curva, Zarco in accelerazione. Questa pista si adatta particolarmente bene al mio stile di guida, forse è per questo che riesco a essere così performante, ma sono sicuro che Jack e Johann saranno nei primo posti domani”.
Sono loro gli avversari più pericolosi?
“Ho visto le Yamaha andare veramente forte con Quartararo, Vinales e Morbidelli, poi come ho già detto sono sicuro che gli altri piloti Ducati miglioreranno e ci sono anche le Suzuki. Io direi che 7 o 8 piloti potranno lottare per la vittoria, ma so anche di avere un passo veramente veloce. Devo solo continuare su questa strada, che è quella buona”.
Il Mugello avvantaggia la Ducati?
“Ogni moto ha pregi e difetti, la Desmosedici è una moto difficile da guidare e stancante, ma recuperiamo in accelerazione e frenata. La Yamaha è più facile e veloce a centro curva, almeno è quello che vedo dall’esterno, non avendola mai provata. Alla fine le cose si bilanciano”.