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MotoGP, Iannone: "Viegas può salvare il motociclismo, con la grazia pronto a tornare"

ESCLUSIVA - Parla Andrea: "il Presidente FIM potrebbe ottenere la grazia. La WADA aveva già deciso la mia squalifica, è una minaccia per tutti i piloti. Contento per l'Aprilia, ho dato le indicazioni giuste"

MotoGP: Iannone: "Viegas può salvare il motociclismo, con la grazia pronto a tornare"

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di Paolo Scalera e Matteo Aglio

Il caso Andrea Iannone è tornato alla ribalta in questi giorni grazie a un servizio realizzato dal programma televisivo Le Iene. Il pilota di Vasto sta continuando ad allenarsi, ma la sentenza del TAS parla chiaro: 4 anni di squalifica di cui ne ha scontati solo uno e mezzo. Purtroppo non esistono altri gradi di giudizio, come ci ha confermato il suo legale Antonio De Renzis e l’unica possibilità per rivedere Andrea in pista sarebbe quella di una sorta di grazia.

L’unico a potere portare avanti una soluzione del genere sarebbe il presidente della FIM Jorge Viegas, che ha espresso la sua solidarietà per il pilota. Andrea Iannone ci spera, come ci ha spiegato in un’intervista esclusiva.

Sono molto contento delle dichiarazioni di Viegas, mi fa piacere quello che ha detto e so bene quale sia il suo pensiero, mi ha sempre ribadito che crede alla mia innocenza - dice Andrea - Mi auguro che come presidente della Federazione, per tutti i piloti e per il nostro sport, faccia qualcosa nei miei confronti. Quello che è successo oggi a me, domani può succedere a un altro ed è una minaccia incredibile. Non possiamo permettere alla WADA di avere questo potere contro cui non puoi combattere. Se fai qualsiasi tipo di controlli, come quello del capello che è il più approfondito, e risultano negativi, dimostri la tua estraneità, il fatto di non avere assunto quella sostanza intenzionalmente, e tutto questo non basta, allora significa che non abbiamo la possibilità di combattere. La WADA decide quello che vuole e questa è una minaccia allo sport e soprattutto al nostro. Io mi auguro che il nostro presidente faccia qualcosa per cambiare questa situazione”.

Hai parlato direttamente con Viegas?
Sì, sono stato a Ginevra e lui è molto dispiaciuto perché conosce tutte le documentazioni e il nostro processo. Non si può non prendere in considerazione tutti gli argomenti scientifici portati e parlare di uno scontrino che non è una prova. Lo scontrino della cena non è riconducibile a nessun pezzo di carne, è impossibile farlo. Invece si è parlato solo di quello, loro avevano già deciso che avrei preso 4 anni perché non potevano perdere un altro processo per contaminazione alimentare.

In questo periodo cosa stai facendo? Ho visto che sei andato in moto.
Lo faccio e continuerò a farlo, vado in moto, sono veloce e contento, mi sembra di non avere mai smesso. Sono stato a Misano e tra un po’ andrò al Mugello, le moto sono la mia vita e continuerò ad andarci, non posso farne a meno. Ovviamente, mi fa molto male andare nel paddock e vedere i miei avversari di sempre correre mentre io non lo posso più fare. Quella che è stata fatta non è giustizia.

Fa ancora più male vedere l’Aprilia andare così forte?
Sono molto contento per loro e dei loro passi avanti, penso che se li meritano. Avevamo iniziato insieme un lungo percorso nel 2019 e ora si iniziano a vederne i frutti, mi fa felice averli indirizzati sulla strada giusta”.

La squalifica originaria, quella di 18 mesi, scadrebbe fra 20 giorni. Ti sei mai pentito di avere fatto ricorso?
Non è vero che se non l’avessi fatto io, non l’avrebbe fatto la WADA. Loro hanno chiesto 4 anni di squalifica dal primo giorno e hanno sempre fatto ricorso in questi casi. Soffro tanto, ma non mi arrendo e vado avanti”.

Facciamo un sogno: Viegas riesce a ottenere uno sconto di pena, però tutti i posti in MotoGP sono occupati.
“Non dobbiamo pensare alla MotoGP, vediamo prima cosa riesce a fare. Quando poi sei in campo, giochi”.

Qual è la tua alternativa alla MotoGP?
Ho sempre avuto passione per la ristorazione, mi piace e mi distrae, ma la cosa più importante sono le moto e qualcosa faremo”.

Cosa provi vedendo Aleix Espargarò andare così forte?
Sono molto contento per lui e per l’Aprilia, anche se non ci sono mi sento parte di questo progetto. Aleix è li dà tanti anni, Massimo Rivola ha migliorato molto la situazione e Romano Albesiano può dedicarsi di più alla parte tecnica e ho lavorato tanto con loro, ho lasciato tante informazioni e mi hanno detto che la mia direzione funziona. Sono orgoglioso e auguro a tutti di andare sempre più forte”.

Hai mai pensato di tornare in pista fra 2 anni e mezzo, cioè quando scadrà la squalifica?
È troppo presto per parlarne e bisogna vivere al presente. Se potessi tornare in moto adesso mi sentirei di farlo e bene, perché quando giro ho sensazioni buone e vado molto forte. A Misano sono andato più veloce che mai su una moto stradale, mi sto allenando, ma non mi piace pensare a cosa accadrà fra due anni. Sarebbe deleterio farlo”.

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