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MotoGP, Morbidelli: "Pol Espargarò è stato aggressivo, ma non pericoloso"

"La responsabilità si può forse condividere, non pensavo che potesse essere così aggressivo in quel punto e l'ho urtato. Speravo di fare qualche punto, ma non ci sono state molte cadute davanti"

MotoGP: Morbidelli: "Pol Espargarò è stato aggressivo, ma non pericoloso"

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Franco Morbidelli ha vissuto una pessima giornata oggi. La sua gara si è praticamente concluso nel primo giro, quando Pol Espargarò l'ha ingannato con una manovra leggermente sopra le righe, inducendolo ad un errore. Dopo aver tentato di mantenere la moto in piedi nella ghiaia, Franco è caduto battendo con forza la gamba già infortunata e facendo temere di poter aver aggravato la situazione. 

In realtà Franco si è poi rialzato ed ha portato la propria M1 ai box per poter prendere la seconda moto e tentare di finire la gara raccogliendo magari qualche punto. 

"Ho avuto l’incidente durante la parte asciutta della gara - ha spiegato Morbidelli - Ho toccato Pol Espargarò e sono uscito fuori. Non sono riuscito a controllare la moto nella ghiaia, sono caduto e mi sono di nuovo fatto male il ginocchio che già non stava bene. Quando ho visto che pioveva, ho pensato di riportare la moto ai box per cercare di finire almeno la gara. Sapevo che ci sarebbero state tante cadute, quindi pensavo di poter fare qualche punto. Ci sono state diverse cadute, ma non abbastanza direi. Sono arrivato vicino ai punti, ma non ne ho preso nessuno. Gara dura, adesso mi devo riposare, cercare di recuperare al massimo questo piccolo infortunio per arrivare al Mugello in perfetta forma". 

La responsabilità è tutta di Pol dunque?
"Penso che la responsabilità sia reciproca. Quando ho visto che Pol ha fatto quel piccolo errore, ho pensato che sarebbe andato fuori. Mi sono messo in posizione per passarlo, ero più veloce di lui e pensavo che dopo quel problema sarebbe stato largo. Ma in realtà è stato subito molto aggressivo, ha lasciato i freni per tentare di passare Valentino. Io l’ho colpito sul posteriore e sono finito fuori pista. Questo è l’incidente per come la vedo io. In quel momento mi sono anche un po’ spaventato, perché c’era una certa differenza di velocità tra me e lui ed è sempre pericoloso. Sono momenti pericolosi, ma sono le gare". 

E' stato troppo aggressivo?
L’entrata di Pol è stata repentina, molto. Però non si può chiamare errore e non si può definire manovra pericolosa. Si può chiamare solo definire manovra molto aggressiva ed è quello che mi ha preso in contropiede". 

Quando sei caduto sembrava che ti fossi fatto molto male di nuovo. 
"Il dolore è forte ma solo per un breve lasso di tempo. Mi sono seduto un attimo, ho respirato ed ho recuperato subito le forze. Ho realizzato che stava piovendo, quindi ho deciso di tornare in gara. Si tratta del menisco e di un legamento che sono danneggiati, non sono perfetti per dirla così". 

Dovrai operarti?
"Al momento l’operazione è fuori discussione. In realtà siamo in ‘zona’ operazione da molto tempo, però questo tipo di lesioni si possono arginare facendo un ottimo lavoro sulla parte muscolare ed è quello che vogliamo fare. Io vorrei evitare questa operazione, quindi mi impegnerò per lavorare al massimo. Se dovessi decidermi di voler togliere ogni tipo di problema, dovrò optare per una bella operazioncina, un’idea che non mi alletta per niente". 

Almeno porti via qualcosa di buono da questo fine settimana?
"
Da questo weekend porto via un bel miglioramento sotto l’acqua e sono contento di questo. Ero veloce anche sull’asciutto, quindi va bene così". 
 

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