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MotoGP, Miller: "dovrò mantenermi freddo e tenere a bada il mio polso destro"

“Le Mans è imprevedibile: oggi sono caduto per capire quale fosse il limite. In garà non dovrò farmi prendere troppo dalla testa e dal mio polso destro"

MotoGP: Miller:

All’ultimo respiro. Ci ha pensato Jack Miller a tenere alta la bandiera Ducati nel sabato di Le Mans. Nei minuti conclusivi il pilota australiano è infatti riuscito a tirare fuori il guizzo vincente per centrare il terzo crono, soffiando la terza casella in griglia a Franco Morbidelli.

In una giornata dove Bagnaia non è riuscito a oltrepassare lo scoglio della Q1, Jack ha confermato il proprio potenziale con la Rossa, rimanendo con i migliori.

“Poco prima della Q2 era uscito il sole e abbiamo quindi deciso di mantenere una delle due moto in assetto da asciutto. Sono uscito prima con le gomme da bagnato, ma mi sono accorto subito che la pista era ormai quasi asciutta, perciò sono rientrato il più velocemente possibile per cambiare moto. Ho cercato di utilizzare la gomma slick il prima possibile, nonostante a fine Q1 la pista fosse bagnata – ha esordito - in occasione del primo stint avevo Fabio dietro di me, ma in curva 2 ho perso l’anteriore, dato che ero ancora con gomme da asciutto. Faticavo infatti a trovare la giusta temperatura con lo pneumatico, ma soprattutto una linea decente da seguire, dato che c’erano tratti asciutti e altri bagnati. Poi la situazione è migliorata, tanto che c’era una discreta aderenza”.

Una cosa è comunque certa: Le Mans sta mettendo a dura prova tutti i piloti.
“Nelle FP3 ho cercato di provare a fare una simulazione gara, trovando grande fiducia in frenata. Poi purtroppo sono caduto, perché ho cercato di capire come arrivare al limite. Fin da stamani lavoro in ottica gara, arrivando a trovare il limite per capire il livello. Quella caduta è stata una chiara indicazione di quanto sia difficile questo tracciato”.

Intanto in pole c’è la Yamaha di Quartararo.
“Le Yamaha hanno sicuramente un bel passo e credo possano continuare a questo livello. Il problema è cercare di far entrare in temperatura la gomma, anche se il consumo della Michelin in gara non mi preoccupa. Di sicuro partire davanti è importante, perché al via non prendi sul casco tutti gli spruzzi delle moto che ti precedono. La gara?  Sul bagnato sono fiducioso, devo rimanere freddo e tenere a bada il mio polso sul gas”.

Eppure le incognite non mancano e Miller ne è consapevole.
“In tutto il weekend non abbiamo mai trovato un turno con le stesse condizioni. Oggi  le condizioni erano miste in FP4, ma ho cercato di rimanere in pista il più possibile in modo da capire come reagisse la moto, dato che qua il meteo è imprevedibile e bisogna essere preparati. Per la gara non ho apportato particolari cambiamenti, pertanto gomme medie per il bagnato e soft per l’asciutto. Con il team abbiamo lavorato duramente e sono pronto per qualunque condizioni”.

Tra le tante incognite c’è pure quella del vento.
“Col vento è difficile, ancora più che con la pioggia. Perché non sai dove soffia ed è imprevedibile. Magari in alcuni punti te lo ritrovi contro, in altre laterale”.

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