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MotoGP, Marc Marquez: “Sul bagnato non mi sono scordato di come si guida la Honda”

Marc brevemente in pole, poi 6°: "Con pista asciutta sono giù dal podio al 95%, ma con la pioggia  abbiamo qualche possibilità in più: ho maggiore fiducia e fatico di meno, ma per allenamento sarebbe meglio non piovesse”

MotoGP: Marc Marquez: “Sul bagnato non mi sono scordato di come si guida la Honda”

Mancava poco più di un minuto alla fine del turno, quando Marc Marquez e la Honda erano riusciti a siglare il miglior tempo in qualifica. Poi però la concorrenza si è messa di mezzo, soffiandogli la leadership, tanto da relegarlo in sesta posizione.

Magic Marc chiude quindi la seconda fila del sabato di Le Mans a poco più di quattro decimi dal crono fatto registrare dalla Yamaha di Fabio Quartararo.

“Stamani ho fatto un passo avanti sul bagnato – ha esordito il 93 - in queste condizioni mi trovo a un livello più normale con il mio fisico rispetto all’asciutto. Personalmente sono abbastanza soddisfatto, dato che ero curioso di sapere se fossi ancora in grado di guidare o meno in condizioni di bagnato. Alla fine riuscivo a guidare come volevo sull’acqua e quel primo tempo in FP3 è stato incoraggiante. In qualifica ho cercato di fare il meglio, ma in alcune curve ho faticato, ho trovato poco grip e perso diversi decimi”.

Qualifica a parte, uno dei temi che tiene sempre banco è il tuo fisico.
“A livello fisico, quando mi alleno in palestra, con alcuni muscoli mi avvicino all’80% del potenziale, mentre con altri al 50%. Dipende molto dai movimenti, dato che con la parte posteriore della spalla fatico molto di più. Due anni fa mi sono operato alla spalla e anche in quel caso il percorso è stato lungo. Il fatto è che qua a Le Mans faccio fatico solo in alcune curve, tipo alla 1, 5, 8, mentre nelle curve a sinistra mi trovo bene e guadagno molto tempo. Se fate caso, cado sempre nelle curve a sinistra, dove spingo più. In quelle a destra invece fatico”.

Marc cerca quindi di rimanere cauto, compiendo un passo alla volta.
“In queste condizioni bisogna cercare di adattarsi e in passato lo facevo bene. Al momento non mi sento a mio agio come in passato, non riesco a controllare la Honda come voglio. Oggi però mi sono trovato bene in FP4, così come in qualifica. Peccato essere stato uno dei primi ad aver preso la bandiera a scacchi, dato che avrei voluto fare un altro giro. Ma alla fine essere nelle prime due file è ottimo”.

Con la testa Marc è già in ottica gara.
“Per domani sarà importante fare la giusta strategia, cercando di essere veloci e precisi. Con l’asciutto cercherò di sopravvivere, senza spingere più del dovuto coi muscoli. Di sicuro con l’acqua sarà una corsa complicata, rischiosa, con la possibilità di cadere. Per certi versi per me è meglio l’asciutto, perché così faccio lavorare di più il mio fisico. Ma se proprio dove scegliere direi la pioggia, perché ho più possibilità”.

Intanto c’è da considerare anche la possibilità di una gara flag to flag.
“Preferisco o acqua o secco. Il flag to flag non è la condizioni perfetta per me, perché fatico a controllare la moto al meglio, dato che mi manca la forza. Ovviamente, nel caso in cui ci fosse, mi adatterò”.

La conclusione riguarda le aspettative per il GP.
“Puntare al podio? Al 95% direi di non con pista asciutta.  Sul bagnato si potrebbe valutare la cosa, dato che ci potrebbero essere più possibilità. Vediamo quindi cosa accadrà” .

Marc nel frattempo è tornato alla moto che conosce meglio
"Sono tornato sulla moto che conosco meglio. Mi sta aiutando ad adattarmi rapidamente alla pista. Il motivo è il tempo, la pioggia. È una moto che conosco meglio. Quindi non uso qualcosa di completamente nuovo sull'acqua. È una moto più critica, più fisica di quella che avevo a Portimao o Jerez, ma la capisco di più. Questo non significa che il risultato sarà migliore, ma è la mia moto per il futuro. Potrebbe non essere il meglio per ora a causa della fisicità e perché costa più fatuca, ma per il futuro è il mio set-up"

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