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MotoGP, Le Mans: Bagnaia, Miller, Zarco e quel sogno di un podio tutto Ducati

Pecco: "la D16 si adatta bene a questa pista". Jack: "noi piloti vogliamo sempre di più". Johann: "sarebbe bello ritrovarci insieme domenica"

MotoGP: Le Mans: Bagnaia, Miller, Zarco e quel sogno di un podio tutto Ducati

Dopo 4 gare, su 3 diversi circuiti, la palma di miglior moto se la giocano Ducati e Yamaha. La Desmosedici ha vinto una sola gara ma ha messo 4 diversi piloti sul podio, la M1 3 GP con 2 piloti e 3 diversi sul podio: quindi la sfida è essenzialmente in parità. Ora però, arrivano circuiti che sono terreno di caccia ideale per la Rossa, a partire proprio da Le Mans. Vero che, guardando le statistiche, la D16 può vantare solo la vittoria dello scorso anno con Petrucci, ma il Bugatti le piace. E i suoi piloti lo sanno bene.

Bagnaia, Miller e Zarco sono i protagonisti della conferenza stampa che dà il via al fine settimana e tutti hanno delle carte da giocarsi.

Pecco, come al solito, non si fa prendere dall’emozione: “sono leader del Mondiale solo da 10 gironi, non gli do troppo peso - dice con i piedi di piombo - Però questa pista mi piace, il suo disegno di adatta bene alla Ducati e arrivo qui molto preparato”.

Più arrembante Jack dopo la vittoria a Le Mans: “provo una combinazione di emozioni, un po’ di sollievo e sono  ancora più voglia desideroso di iniziare. Noi piloti siamo così: vogliamo sempre di più”.

Poi c’è Johann, vittima di qualche passo falso dopo la più che buona partenza in Qatar, ma consapevole di potere contare sull’effetto casa. Così è il francese a rompere gli indugi e a dare parole al pensiero di molti: “sarebbe proprio bello condividere il podio noi tre domenica. Con questa moto ho già dimostrato di potere stare davanti”.

Ecco, una tripletta a Borgo Panigale ancora manca e ora ha tutto per concretizzarla. Non solo a Le Mans, perché nell’immediato futuro ci sono 3 (ancora quel numero!) piste dove poterci riuscire. Dopo la Francia, arriveranno Mugello e Barcellona, ma basta correre in avanti, bisogna pensare all’oggi.

“Io penso che la Desmosedici potrà andare bene su tutte le piste, funziona bene anche con diversi stile di guida” conferma Bagnaia e i suoi compagni di marca non lo contraddicono. Anche il bagnato, inoltre, non è poi una così brutta notizia per i ducatisti, conoscendo le qualità natatorie della Desmosedici. Come anche di Miller. Semmai è Pecco a essere più dubbioso, “ho corso solo 6 gare sul bagnato in tutta la mia carriera” ricorda. “Essere davanti in classifica gli darà una motivazione extra” taglia corto Zarco.

Però fra il dire e il fare, c’è di mezzo una gara. E tanti rivali. Perché negli ultimi anni, a Le Mans le vittorie se le sono divise sempre Honda e Yamaha, inoltre le Suzuki sono pericolose e, con la pioggia, KTM e Aprilia potrebbero essere delle sorprese. A proposito di avversari, Bagnaia non taglia fuori dai giochi Marquez: “è difficile stare fuori per così tanti mesi, per me era strano guidare già nei test in Qatar, dopo la pausa invernale - osserva - Marc ha fatto un gran lavoro a Portimao, ma Jerez era una pista più fisica. Ora ha due gare sulle spalle e se sarà bagnato sarà meglio per lui. Se inizierà ad andare forte, sarà della partita per il campionato”.

Gli avversari non mancano, quella tripletta è sì un sogno ma anche realizzabile. Bagnaia, Miller e Zarco hanno lasciato la sala conferenze, con la speranza di rivedersi nello stesso posto domenica.

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