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Benda LFC700, l'avversaria cinese di Ducati Diavel

Presentata ufficialmente la cruiser cinese quattro cilindri Benda LFC700, per ora in vendita solo in Cina da luglio 2021.

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Le moto cinesi prendono ispirazione da quelle italiane: dopo la copia della Ducati Panigale e della MV Agusta Superveloce, è il turno della Ducati Diavel. La meastonsa cruiser Benda LFC700 è la versione definitiva del prototipo BD700 e della versione pre-produzione LF-01, con il quale era stato presentato al Salone di Chongqing lo scorso settembre. Dal disegno industriale al prototipo la cruiser cinese quattro cilindri ora è pronta e le sue forme riprendono fedelmente quelli del brevetto, che si ispirano ad alcuni modelli più noti.

I MUSCOLI PER FARSI SPAZIO

Benda Motor è un costruttore cinese di moto di medio-piccola cilindrata, la più richiesta dal mercato di massa della Cina. Fondata nel 1994 con il nome di Zhejiang Zhongnan Motorcycle, ha cambiato nome nel 2012. La cruiser Benda LFC700 per il momento è disponibile solo per il mercato cinese ma, se gli obiettivi mirano ad andare oltre i confini della Repubblica Popolare Cinese, è necessario realizzare modelli diversi, più adeguati per preferenze e tecniche ed estetiche a una richiesta completamente diversa.

Nel 2020 erano stati anticipati il suo disegno industriale e pochi mesi dopo il prototipo, che avevano fatto discutere per la somiglianza con un'altra cruiser muscolosa ma ben più nota, il Diavel di Ducati. Pochi giorni da la presentazione del modello di produzione, fedele alle forme già viste, com'era nelle attese.

QUALCHE DETTAGLIO

La Benda LFC700 è spinta da un motore quadricilindrico da 680 cc, che rappresenta qualcosa di insolito in Cina e solo Qianjiag produce moto con lo stesso motore, tramite la controllata Benelli. Questo quattro cilindri sembra prendere ispirazione da quello della Honda CB650, se non fosse che la cubatura è maggiore ottenuta con una corsa maggiore di 2 mm (da 46 a 48 mm), mentre l'alesaggio di 67 mm è lo stesso, così come i pistoni e il rapporto di compressione, 11,6:1.

Tuttavia, le differenze del motore sono tanto notevoli quanto le sue somiglianze. Le fusioni per il blocco e la testa sono tutt'altro che identiche al design Honda e, dove il motore giapponese si attiene ad un design di aspirazione convenzionale con una valvola a farfalla per cilindro, il quattro cilindri Benda segue un percorso in stile automobilistico. Infatti, è stato utilizzato un collettore di aspirazione che porta ad un'unica camera di raccordo, con una grande corpo farfallato, posizionato all'ingresso della camera. Si tratta di un layout insolito per una moto multicilindrica, ma non unico: infatti anche la Honda Gold Wing ha usato in passato collettori in stile automobilistico. L'azienda cinese dichiara una erogazione di 96,6 CV a 12.000 giri.

ASPETTO FAMILIARE

Ancora prima del motore, il colpo d'occhio viene preso dall'aspetto della Benda Benda LFC700. Il massiccio telaio a doppia trave in alluminio infatti va a finire sotto la sella (a 695 mm da terra) ricreando la stessa posizione allungata e bassa del Ducati Diavel. Il forcellone ospita un pneumatico posteriore da 18", largo ben 310 mm, mentre all'anteriore c'è un 19" da 130/70. L'impianto frenante Nissin è potenziato dall'ABS Bosch. Secondo le specifiche ufficiali, il peso della moto è di 215 chilogrammi mentre la velocità massima arriva a 180 km/h, ma non è stata precisata una eventuale limitazione elettronica.

La Benda LFC700 presenta soluzioni tecniche ed estetiche interessanti: il faro anteriore non è quello con l'aspetto di una turbina, che è la presa d'aria del motore, mentre il faro è installato al suo centro. L'aria invece si infila nelle 20 fessure che circondano la lampadina e viene convogliata direttamente nell'airbox. Singolare anche la scelta dell'impianto di scarico: i quattro tubi che escono dal motore finiscono in un unico grande collettore sotto la stessa unità, per terminare in quattro uscite rettangolari rivolte lateralmente sul lato destro. La dotazione è completata da un display TFT a colori, frizione antisaltellamento, cruise control, ride-by-wire e sistema di assistenza per le partenza in salita.

PRIMO DI TANTI MODELLI

È chiaro che Benda ha in progetto di costruire per altri modelli e se qualcuno di questi sarà venduto al di fuori della Cina resta ancora una incognita al momento, ma la disponibilità di un quattro cilindri a basso costo di produzione cinese potrebbe essere sufficiente per invogliare gli importatori a investire nel marchio.

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