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MotoGP, Ciabatti:"Miller e Bagnaia ci danno l'entusiasmo di cui avevamo bisogno"

L'INTERVISTA - "Jack si era messo da solo in una spirale negativa, Pecco ha la freddezza per non sentire la pressione. Schierare 8 Ducati nel 2022? Con le condizioni giuste potremmo valutarlo"

MotoGP: Ciabatti:"Miller e Bagnaia ci danno l'entusiasmo di cui avevamo bisogno"

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La domenica di Jerez ha scritto un nuovo capitolo nella storia di Ducati. La doppietta firmata da Miller e Bagnaia, con quest’ultimo balzato in testa al campionato MotoGP, è stata la conferma che spargigliare la carte ha funzionato. A Borgo Panigale hanno trovato il loro presente e anche il futuro e Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Rossa, non può nascondere la sua soddisfazione.

Questo risultato stata una conferma perché eravamo convinti di potere fare bene, ma essere 1° e 2° è stato al di sopra delle nostre aspettative - ammette il manager torinese - L’anno scorso Bagnaia era 2° prima del problema al motore e avevamo fatto un 3° posto con Dovizioso e un 4° con Miller, quindi si tratta di una pista ostica ma non così tanto come qualche anno prima. Fare una doppietta a Jerez è stata una piacevolissima sorpresa e la conferma che stiamo lavorando bene, perché in questo inizio di stagione le nostre moto sono sempre state sul podio”.

Vedendo le immagini dei festeggiamenti nel box, sembra che ora ci sia un clima veramente unito.
Miller e Bagnaia vanno d’accordo, si stimano, e questa vittoria è importante per tanti motivi. Non solo perché è  la prima a Jerez dopo 15 anni, ma anche perché è la prima per Jack con la Ducati in un momento in cui, per sua stessa ammissione, era entrato in una spirale non molto positiva. E poi perché Pecco ha dimostrato di essere un pilota velocissimo, solido e lucido e siamo in testa al Mondiale con lui”.

Avevate dei dubbi su Miller dopo le prime gare?
“Da parte nostra non c’era stato nessun dubbio perché pensiamo sia un pilota dal grandissimo talento. Inoltre, come tanti piloti hanno avuto problemi di sindrome compartimentale a Jerez, tra cui Quartararo che altrimenti sarebbe stato un avversario difficilissimo da battere, Jack lo aveva avuto in Qatar e i suoi risultati erano stati determinati da questi. A Portimao non era al 100%, si era operato solo 8 giorni prima, e quella caduta lo aveva messo in una situazione difficile,  dopo degli ottimi test invernali. Lui stesso si era messo in una situazione che poteva essere molto negativa e questa vittoria, oltre a premiare il suo lavoro, lo ha tolto da questa spirale, che poteva avere effetti negativi”.

Miller vi ha ringraziato dopo la gara
La nostra fiducia in lui non è mai venuta a mancare, abbiamo fatto tutto quello che era possibile perché si sentisse supportato. Non avevamo iniziato questa avventura insieme come ci aspettavamo noi e lui, ma sapevamo che sarebbe stata questione di tempo. Domenica ha vinto e si è tolto un grosso peso, ma che si era messo soprattutto lui.

Bagnaia è in testa al campionato, si può dire che per lui il difficile inizi ora?
Credo che Pecco, oltre ad avere un grandissimo talento, abbia dalla sua una lucidità, una freddezza nel valutare le situazioni e gestire le gare, che non gli faranno sentire troppo questa pressione. Come ha detto lui, meglio ora non pensare troppo al campionato o si può iniziare ad andare piano. Essere primi è importante per lui e per noi, ma ci sono ancora 14 gare in calendario, quindi bisogna rimanere con i piedi per terra e costruire il campionato gara dopo gara. Adesso andremo su due circuiti che sulla carta sono abbastanza favorevoli, anche se sono sicuro che a Le Mans Fabio andrà fortissimo, e non solo lui. Poi arriverà il Mugello, dobbiamo cercare di massimizzare tutte le possibilità che abbiamo senza commettere errori. A Barcellona siamo andati bene in passato, ma sappiamo che ogni anno c’è sempre meno grip ed è una situazione che ci mette in crisi, i test di lunedì sono serviti anche a provare delle soluzioni per migliorare la nostra competitività in quelle condizioni”.

Saranno tre occasioni per una prima vittoria di Bagnaia, pensi che sarebbe quello che gli permetterebbe di fare un ulteriore passo in avanti?
Questa è la sua terza stagione, Mir ha vinto il Mondiale al suo secondo anno, e penso che Pecco avesse già nella seconda gara di Misano dello scorso il ritmo per vincere, poi cadde. È un pilota molto maturo, è chiaro che la prima vittoria ti toglie una peso ma nel suo caso sarà solo questione di tempo”.

Questa nuova squadra composta da Miller e Bagnaia è già una scommessa vinta?
Direi di sì, perché è stata una scelta difficile, coraggiosa e da alcuni anche criticata. Pensavamo fosse il momento giusto per farlo e avevamo una grande fiducia nei due piloti, poi sono solamente i risultati a dirti se la scelta sia stata giusta o meno. Io credo che il lavoro che viene fatto in questo momento, l’approccio che c’è da parte dei piloti e di tutta la squadra, la voglia di continuare a migliorare dimostrino uno spirito e un entusiasmo di cui avevamo bisogno”.

È questo il punto di forza di Ducati in questo momento?
È uno dei punti di forza, insieme al fatto che la moto 2021 è stata migliorata grazie al lavoro continuo fatto dai nostri ingegneri guidati da Gigi, sicuramente è una combinazione di due fattori. Ci siamo concentrati su alcun caratteristiche della Desmosedici, come la difficoltà a girare, e oggi è una moto estremamente equilibrata. Non avremo mai la velocità di percorrenza in curva della Yamaha, perché è un diverso progetto, ma siamo migliorati anche in quell’aspetto. C’è tanta voglia di fare bene insieme e di goderci questa freschezza che c’è all’interno della squadra.

Il rinnovo di Miller per il prossimo anno è scontato?
È un pilota che vogliamo resti in Ducati, domenica ha dimostrato di essere un pilota vincente e noi vogliamo piloti vincenti”.

Parlando di 2022, ci sono trattative in atto anche per quanto riguarda il secondo team indipendente. Qual è la situazione?
Ribadisco che vorremmo fare 6 moto, ci piacerebbe per tanti motivi, sia per avere la possibilità di avere 6 piloti e sia per avere più dati. Stiamo parlando sia con Gresini che per VR46, io penso che entro il Mugello verrà presa una decisione”.

Ducati ha delle preferenze
Gresini Racing è da sempre una realtà che ha fatto le cose seriamente, mentre VR46 è partita con progetti vincenti in Moto3 e in Moto2 e quest’anno ha messo un piede in MotoGP facendo un accordo con Esponsorama. Sono entrambe realtà solide e vedremo come si evolveranno la discussione”.

Schierare 8 moto è una possibilità?
Lo abbiamo già fatto nel passato recente, quando avevamo oltre a Pramac i team Avintia e Aspar. Sicuramente è un impegno importante, ma se ci fossero le condizioni giusto penso lo potremmo valutare.

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