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Kawasaki ZXR 1200 DAEG, mette il turbo e arriva a 206 CV

La naked quattro cilindri di Akashi trova nuova linfa e nuovi numeri grazie ad un compressore volumetrico che le dona 100 CV in più

Moto - News: Kawasaki ZXR 1200 DAEG, mette il turbo e arriva a 206 CV

Hyper-naked ante litteram ma anche rappresentante verdissima di una generazione di nude che potevano macinare chilometri in viaggio, la Kawasaki ZXR 1200 ha trovato nei suoi anni di presenza europea parecchi estimatori del Bel Paese, anche per la somiglianza con la KZ1000R portata al successo da Eddie Lawson nell’AMA Superbike prima del grande salto nel Motomondiale.
Una moto con schemi “classici”, come il telaio tubolare, la coppia di ammortizzatori posteriori o la forcella telescopica e con un peso comunque importante: 240 kg, che insieme al look squadrato e muscolso la rendono facilmente riconoscibile.
Proprio dal Giappone arriva una ZXR 1200 DAEG che però si fa notare parecchio rispetto alle sue simili grazie ad una scheda tecnica che lascia a bocca aperta.

LA CLASSIC CHE NON TI ASPETTI

Chi vuole una Kawasaki di oggi sovralimentata deve solamente guardare al listino, che ormai ha una vera e propria famiglia di “turbo”, con Z H2 e Ninja H2 in testa. Ma chi vuole una Kawasaki dei bei tempi andati che abbia quel qualcosa in più allora deve rivolgersi a Yoshiro Takeuchi e l’azienda MS-Sailing, che hanno portato il quattro cilindri da 1,2 litri della ZXR da 106 a ben 206 CV.
Per riuscirci i tecnici hanno sostituito pistoni e l’albero a camme, hanno affinato parecchi dettagli ma hanno anche inserito un compressore Rotrex che quando il motore è a 9.000 giri arriva a 120.000 giri, ottenendo la sovralimentazione necessaria per ottenere una potenza mai vista su una moto del genere e con quella carta d’identità.

TURBO A CARO PREZZO

Certo, questi 100 CV tondi tondi non arrivano proprio gratis: al cambio attuale infatti servono 11.500 euro per questa modifica, che anche nel Sol Levante rende la moto non omologata per la strada. Sarebbe bello vederla sul quarto di miglio contro la sua pronipote, la Kawasaki Z H2: sicuramente non ci si annoierebbe.

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