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Auto elettriche: d'obbligo cambiare il contatore, ma quanto costa?

Quanta potenza occorre? Come si fa la variazione ed in quanto tempo la ottengo? Il costo annuo? Diamo qualche risposta 

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Quando si acquista una automobile elettrica, bisogna pensare a tutta una serie di cose. Un esempio? Avete riflettutto al contatore ed a tutto quello che ruota intorno a questo oggetto? Ricaricare la propria auto presso la propria abitazione, non deve essere un pensiero. Bisogna riflettere sul costo della ricarica (le tariffe sono spesso molto più basse delle colonnine elettriche). Bisogna però installare almeno una wallbox, così da poter stare tranquilli. Se poi abitiamo in un condominio, non possiamo ricaricare "a spese del condominio". La presa deve essere una derivazione diretta del notro contatore. Altro fattore, è la velocità di ricarica, che dipende dalla potenza del contatore, così come dalla presa e dal mezzo stesso.

3 kW: mi bastano?

La maggior parte di noi possiedono un contratto che prevede una potenza massima di 3 kW (3,3 kW di potenza disponibile). Se la batteria ha una capacità di 80/90 kWh, il tempo totale di ricarica potrebbe salire a 25 se non 30 ore ed oltre. Anche con batterie più piccine, di 30 o 40 kWh, sarebbero in ogni caso tempistiche abbastanza assurde. Senza considerare poi che mentre l'auto è in carica, accendere un elettrodomestico o l'aria condizionata diventerebbe di fatto impossibile. 3 kW bastano dunque? Beh, la risposta è: pensate ad aumentare la potenza almeno a 6 kW, così da poter stare tranquilli.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore?

Ci sono naturalmente dei costi fissi quando si aumenta la potenza. Solitamente si parla di un aumento di 55,56 euro/kW. Sembra poco? Beh, vanno considerate le agevolazioni ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), che saranno valide fino al 2023. Senza queste, si parla di 69,36 euro per kW. Va però detto che se si cercano delle vie di mezzo, si possono fare aumenti graduali di 0,5 kW (dal 2017), per pagare con lo sconto 27,78 euro "ad aumento". Passando a 6 kW dunque, avremo un incremento di 3 kW. Facendo due conti, pagheremo sui 183,55 euro. E' interessante sapere che, sempre grazie alle agevolazioni ARERA, non pagheremo la quota fissa destinata al distributore locale (25,51 euro risparmiati). Il costo destinato al venditore è poi attorno ai 20/25 euro. Infine, ricordiamo che va pagata l'iva al 10%.

Quanto tempo serve?

Nel momento in cui avrete deciso di aggiugnere dei kW al vostro contratto, non dovrete fare altro che effettuare la richiesta al vostro fornitore di energia elettrica. Questo, in due giorni lavorativi dovrà far pervenire la richiesta al distributore locale. Entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta il distributore dovrà fornire l'aumento. Qualora occorra invece un intervento sul contatore, si stimano delle tempistiche decisamente più lunghe. Tenetevi forte: massimo 50 giorni (lavorativi).

Quanta potenza occorre?

Dare una risposta a "quanta potenza mi occorre", è difficile, poiché dipende da persona a persona. Dovremo dunque valutare il nostro consumo giornaliero, ovviamente nel momento dedicato alla ricarica della nostra automobile. Riflettiamo: ricaricare l'auto di notte, significa non avere elettrodometici come forno e lavatrice accesi. Se invece dobbiamo ricaricare l'auto di giorno, allora le cose si complicano. Nel primo caso, 3 kW saranno abbastanza, ma nel secondo... proprio no. Aggiungiamo che la valutazione varia anche in base alla potenza della batteria della nostra auto.

Quanto mi costo l'anno in bolletta?

Per finire, ma quanto spendo ogni anno per le ricariche dell'auto? Dipende dagli scaglioni di potenza erogata dal contatore ovviamente. Partendo dai 3 kW? Rimanendo entro i 4,5 kW avremo una maggiorazione in bolletta 35,70 euro. Per i 6 kW avremo 71,55 euro. Passando invece da 4,5 kW a 6 kW, nuovamente 35,70 euro. Il consumo, naturalmente, dipende da voi e dai contratti stipulati.

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