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MotoGP, Quartararo distrutto: “Non avevo forza al braccio e non so cosa fare”

“Il braccio mi si è irrigiditoo ed è stato pericoloso continuare a correre nella seconda metà di gara. I test? Non so se domani sarò in pista”

MotoGP: Quartararo distrutto: “Non avevo forza al braccio e non so cosa fare”

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“C’è davvero poco da dire, dato che è abbastanza evidente il fatto che abbia avuto un grosso problema al braccio. Ho sofferto per sei giri col dolore, poi non ce l'ho fatta”. Bastano queste poche parole per fare luce in merito a quanto accaduto al GP di Jerez, dove Fabio Quartararo è stato costretto a tirare i remi in barca dopo aver dominato la gara nelle prime fasi.

A causa dell’indurimento agli avambracci, il pilota Yamaha ha dovuto alzare bandiera bianca, cedendo lo scettro a  Miller e dovendo accontentarsi del 13° posto davanti alla KTM di Petrucci. Un boccone davvero amaro da mandare giù per il pilota francese, che dopo un sabato da protagonista e un avvio brillante, non ha potuto fare altro che arrendersi di fronte al problema fisico.

Dispiace per quanto accaduto, dato che all'inizio sono riuscito a superare con facilità gli altri piloti e a trovare il giusto ritmo – ha commentato - poi però non ho avuto più forza nel braccio quando dovevo spingere, mi si  è indurito. Alla fine potevo anche ritirarmi, ma ho preferito resistere, dal momento che volevo portare a casa dei punti per il Campionato”.

E pensare che già in passato era emerso il discorso legato alla sindrome compartimentale di cui era stato affetto, tanto che nel 2019 Fabio si sottopose a intervento chirurgico.

“Sinceramente non so cosa farò, visto che in questo momento nella mia testa ci sono tante alternative e non ho nemmeno la serenità che serve. Ne parlerò con il mio manager e le persone vicine, in modo da prendere la giusta decisione. Lo scorso anno, a Portimao, ho sofferto col braccio, mentre quest’anno è andata esattamente all’opposto. Spiace tanto, perché oggi avevo un gran passo, potevo vincere, ma poi non ho avuto più forza. Per me è stato molto pericoloso guidare in queste condizioni, ma ho comunque voluto proseguire”.

Dolore a parte, la M1 ha mostrato di avere grande potenziale anche a Jerez.

“Penso di essere stato super veloce qua a Jerez, tanto da trovare grande fiducia con la moto e aver un ritmo che nessun altro aveva. Adesso devo però capire cosa fare, consapevole che ci sono diverse opzioni. Ognuno ha il proprio punto di vista a riguardo e voglio prendere la scelta migliore per tornare veloci. I test? Non so se domani ci sarò. Lo valuterò”.

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