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MotoGP, Mir: “Marquez non poteva pensare di tornare ed essere subito davanti”

“Il livello della MotoGP si è alzato e un anno fermo lo patisci. Quartararo? È come vincere e poi ti mostrano la bandiera rossa”. 

MotoGP: Mir: “Marquez non poteva pensare di tornare ed essere subito davanti”

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Il Gran Premio di Jerez ha regalato a Joan Mir il quinto posto. Lo spagnolo è rimasto giù dal podio nella gara di casa, ma al tempo stesso si è rivelato costante. D’altronde lo conosciamo bene: quello è uno degli aspetti che lo hanno contraddistinto nel corso della passata stagione e di conseguenza non vuole certo abbandonarlo.  

Da una parte c’è la consapevolezza per aver dato il 100%, dall’altra un pizzico di rammarico, dal momento che le ambizioni erano ben altre.

“Direi che sono più soddisfatto che felice – ha esordito Joan – purtroppo qua a Jerez è difficile riuscire a fermare la moto quando ti avvicini a un pilota che ti precede. Questo è stato uno degli aspetti chiave, dato che non riuscivo a frenare e faticavo. Alla fine però so di aver dato tutto e non potevo chiedere di più da questa gara”.

Mir cerca quindi di vedere il bicchiere mezzo pieno.
“Non sono qua per cercare scuse. Se avessi avuto davanti un pilota più veloce, molto probabilmente avrei migliorato il ritmo, ma più di un certo punto non riesci ad andare, perché è come avere davanti un muro. Il problema è che questa situazione inizia ad essere frustrante in piste come Jerez. L’importante è comunque aver dato il 100% e pensare gara per gara. Personalmente non sono preoccupato per il Mondiale, dato che al momento non guardo la classifica generale. Sapevo infatti che sarebbe stato difficile l’inizio di questa stagione, ma al momento siamo davanti a piloti che partivano come favoriti e non dobbiamo dimenticarlo”.

L’attenzione si sposta poi su Marquez.
“Marc è un pilota da tenere d’occhio, anche se la situazione in cui si è trovato è complicata. Magari lui pensava che dopo il 2019 e l’inizio 2020 sarebbe stato più facile riprendere il proprio cammino, invece non è stato così, dato che un anno fermo in questa MotoGP lo accusi. In questi anni in molti hanno pensato che Marc fosse un alieno, invece abbiamo capito che è umano come tutti noi. Magari lui poteva pensare: “Sono Marc Marquez e faccio quello che voglio”. Purtroppo non è così, perché il livello della MotoGP si è alzato e c’è una grandissima competitività in pista. Di sicuro è un pilota che ha talento e se oggi ha chiuso decimo non possiamo che dire che è stato bravo”.

La chiusura è per Quartararo.
“Mi dispiace molto per quanto accaduto a Fabio. È come se avesse vinto una gara e poi ti ritrovi con una bandiera rossa. Purtroppo ha avuto questo problema dal lato fisico e devo dire che ci sono diverse piste dove gli avambracci vengono messi a dura prova. Senza dubbio Jerez è uno di questi”.      

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