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MotoGP, Marquez: “A Jerez ho sofferto meno, inizio a guidare come piace a me”

Ma Marc avverte: “Purtroppo non ho ancora il bilanciamento della Honda a cui ero abituato, inoltre soffro in uscita dalle curve. So però su cosa intervenire”  

MotoGP: Marquez: “A Jerez ho sofferto meno, inizio a guidare come piace a me”

Ha stretto i denti, chiudendo al nono posto a dieci secondi dalla vetta. Peccato che a lui poco importi della sua posizione, perché al momento le attenzioni sono focalizzate tutte sul fisico, dal quale si aspetta determinate risposte.

Quella più importante è che a Jerez Marc Marquez sia riuscito a fare un passo avanti in quello che è il suo percorso di recupero, riuscendo a lasciarsi da parte le difficoltà incontrate due settimane fa a Portimao. Il cammino è lungo, ma Magic Marc non ha la minima intenzione di fermarsi, consapevole di quella che è la sua forza.

“Sono felice, non tanto per il risultato, ma perché mi sono sentito meglio in sella alla moto, soffrendo meno rispetto a Portimao – ha esordito – partivo 14°, sono riuscito a migliorarmi giro dopo giro, tanto da essere veloce come Zarco e Vinales. Poi le condizioni fisiche sono iniziate a calare, ma quel che conta è aver capito su quali aspetti lavorare con questa Honda”.

Marc spiega quindi cosa c’è da fare.
“Oggi ho avuto l’opportunità di seguire Pol, così come Bradl, ma anche Mir, ho capito che perdiamo molto in uscita dalla curva, ovvero quello che era il nostro punto forte in passato. Dobbiamo quindi lavorare per migliorare e, nel caso in cui dovessi alzarmi senza problemi domattina, proverò a fare alcuni giri e valutare alcune componenti. Non mi interessa fare tanti giri, ma un lavoro basato sulla qualità”.

Marc poi fa una battuta in merito al tema sicurezza legato al tracciato andaluso.
“Le MotoGP sono sempre più veloci e tutti cercano di avere moto sempre più performanti. Questo significa che le vie di fuga diventano sempre più corte per la velocità a cui arriviamo. Questa cosa vale per tanti altre circuiti, non solo Jerez”.

In un momento dove la Honda sta faticando non poco in pista, ci si affida a quella che è l’esperienza della sua punta di diamante.
“Sto cercando la giusta strada da seguire. Perdiamo in diversi punti, ma la Honda sta lavorando al massimo per portarci nuove componenti. La priorità è non perdere la strada in relazione a quelle che sono le mie sensazioni. In questo momento guido la moto come voglio, ma non ho ancora il bilanciamento giusto a cui ero abituato”.

Infine Marc fissa il suo programma in ottica Le Mans.
“Domattina mi sveglierò e valuterò le mie condizioni fisiche. Quello di domani sarà l’ultimo giorno in cui guiderò la moto prima Le Mans. Mercoledì avrò poi un controllo medico per capire se potrò aumentare o meno il mio carico di lavoro settimanale dal lato fisico. In questo momento, come già ho detto, la cosa più importante è che mi senta meglio fisicamente. Durante questo fine settimana ho sofferto dal lato fisico, tanto che avevo il collo bloccato, tutte le difficoltà incontrate sono dovute all’incidente di ieri e non al braccio. Quello è a posto”.   

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