Pecco Bagnaia non può essere totalmente soddisfatto per un 4° posto e, per quanto cerchi di nasconderlo, glielo si legge in faccia. Jerez non è esattamente la miglior pista per la Ducati, ma il piemontese sa di avere qualche carta da giocare e vedere il suo compagno di squadra in prima fila al suo posto è una motivazione in più.
“Diciamo che quando sei veloce come a Portimao sei più tranquillo - sorride -Non è male essere 4° su una pista difficile per noi, e anche il passo è buono, però mi aspettavo qualcosa di più dopo le prestazioni di ieri. Non mi sono trovato bene con il vento e non sono riuscito ad adattarmi al grip delle gomme in qualifica. Anzi, ho rischiato anche di fare un brutto highside alla curva 7 perché mi mancava aderenza al posteriore. Al terzo tentativo ho fatto un buon tempo, sarebbe stato da prima fila, ma Jack è stato bravo a sfruttare la mia scia”.
Pensando alla gara, cosa ti aspetti?
“Il mio passo non è male e c’è ancora il warm up per migliorare, al momento sono abbastanza contento. Nelle FP4 ho avuto in piccolo problema sulla moto che mi è costato qualche minuto nel box, ma poi è andato tutto bene. Non è stato facilissimo entrare in pista ed essere subito veloce, ma alla fine la mie gomme avevano 27 giri e il passo era buono”.
Hai già pensato a una strategia per la gara?
“Sulla carta è quella di partire meglio delle Yamaha e cercare di rallentarle, perché sul passo sono migliori di 2 o 3 decimi. Però è difficile dirlo ora, perché sono state delle FP4 strane perché in tanti hanno usato gomme nuove, con le usare eravamo in pochi, io e Morbidelli ad esempio, quindi non ho le idee chiare”.
Qual è il vantaggio della Yamaha
“Hanno maggiore trazione e questo permette loro di sfruttare meglio il grip delle gomme nuove. È l’area dove noi soffriamo e stiamo lavorando per migliorare, anche perché c’è meno aderenza sull’asfalto rispetto allo scorso anno, anche se le temperature sono più basse. Da ieri a oggi ho abbassato il mio ritmo di quasi mezzo secondo, ma le Yamaha hanno fatto un grosso passo in avanti. Al momento è difficile fare previsioni”.
Oggi si è nuovamente parlato dei giri cancellati andando sul verde, cosa ne pensi?
“Alla fine la pista è quella e bisogna starci dentro, se esci vuol dire che hai sbagliato. Ci avevano avvertito che sarebbero aumentato i controlli: Vinales a Portimao era stato punito per pochissimo, mentre Morbidelli oggi è uscito con entrambe le ruote, ma sapevo che sarebbe riuscito a entrare in Q2. Semmai il problema è la regola delle bandiere gialle, oggi ho rischiato che di essere in Q1 a causa delle cadute di Marquez e Lecuona in FP3. So che quella regola è giusta per questioni di sicurezza, ma ci sono delle fasi, parlo degli ultimi minuti di qualifica o delle prove libere, per cui andrebbe rivista. Ne abbiamo parlato anche ieri in Safety Commission, ma alla fine abbiamo preferito rimanere così”.