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MotoGP, Aleix Espargarò: "Questa Aprilia andrà bene su ogni pista"

"Sono rimasto scioccato del mio passo, sono nel momento migliore della mia carriere e della mia vita. La RS-GP non è ancora pronta per vincere, ma a ogni GP siamo più vicini"

MotoGP: Aleix Espargarò: "Questa Aprilia andrà bene su ogni pista"

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Una rondine non fa primavera, ma con tre si può iniziare ad avere la ragionevole certezza che l’inverno è passato. A Jerez, Aprilia ha avuto la conferma che la RS-GP funziona bene ovunque e che la distanza dalla migliore concorrenza è sempre più sottile. Aleix Espargarò è stato 2° nel primo turno di libere e 3° nel secondo, ma non è la sfida contro il cronometro la cosa che lo ha galvanizzato di più.

Sono soddisfatto, sembra che la nostra moto vada bene ovunque e non solo su una pista - afferma - Ci sono sempre dei dubbi prima di andare su un nuovo circuito, ma è la prima volta che mi sento così competitivo, soprattutto sul passo gara, mi sono subito sentito a mio agio. A questo punto posso anche pensare al podio, perché no, aspettiamo e vedremo quello che succederà”.

Stai già pensando alla strategia di gara?
Certo l’obiettivo è migliorare ancora un po’, partire e andare in fuga! (ride) Scherzi a parte, a Jerez siamo sempre tutti vicini, ma ho un bel passo perché riuscivo a girare in 1’37” dopo 10 giri, ero scioccato, e questo dà motivazione. Io credo che le Yamaha, e forse anche le Suzuki, si avvicineranno domani, ma sarà difficile andare molto più veloci di così”.

Fino a che punto arriva il tuo ottimismo
Mi piacerebbe dire di avere una moto pronta per vincere, ma non è così. Però, ogni fine settimana, siamo più vicini al nostro obiettivo, che è il podio. Io credo che domenica Morbidelli, Quartararo e Vinales saranno gli uomini da battere e io spero di rimanere con loro nella prima parte di gara, sarebbe importante”.

Dove è migliorata maggiormente la nuova RS-GP?
La moto è diventata più agile senza perdere in stabilità, che è sempre stata il suo punto di forza. Soffriamo invece ancora un po’ nei cambi di direzione ad alta velocità, ma quando riesci a stare con i primi in 3 piste molto diverse tra loro, significa che hai trovato una buona base e ora non voglio fare confusione”.

I dati raccolti nei test effettuati da Dovizioso hanno aiutato?
Non funziona proprio così. Anch’io avevo fatto dei test qui a febbraio, ma avevo usato un assetto completamente diverso. Bradl ha praticamente passato l’inverno a Jerez e non è nei primi 10, non penso sia un grande vantaggio”.

Nei fine settimana di gara parti subito forte, ma spesso fatichi a migliorare come gli avversari. Come mai?
Sto guidando a un buon livello e riesco a essere immediatamente veloce, anche l’Aprilia è migliorata ma non è ancora una moto con cui lottare per il campionato. Probabilmente gli altri piloti hanno più margine, mentre io sono subito al 105%, ma nonostante questo abbiamo dimostrato di potere stare sempre fra i primi 5 o 7”.

Ti senti nel migliore momento della tua carriera?
Non solo della mia carriera, ma della mia vita. Ho una moto competitiva e una squadra che crede in me e non sono mai stato così felice a casa. I risultati lo dimostrano ora, ma già lo scorso anno mi sentivo di guidare molto bene e in questa stagione sto continuando a farlo. Sono nel mio miglior momento di sempre”.

Parliamo delle qualifiche.
Partire nelle prime due file sarà fondamentale, perché a Jerez è difficile superare e ancora di più per me, per via del mio stile di guida. Domani dovrò spegnere il cervello e fare un giro molto veloce! Comunque Jerez non è l’unica possibilità, ho la sensazione che questa moto andrà forte su tutte le piste”.

Quindi andrai a letto sereno questa sera
“Mia moglie è venuta con me in circuito dopo un anno e mezzo e con lei dormo sempre tranquillo, non c’è migliore compagnia (ride)”.

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