Portimao è stata una doccia fredda per Johann Zarco: arrivato in Portogallo in testa al campionato, lo ha lasciato con una caduta nelle fasi finali della gara. “Ho avuto un piccolo inconveniente con il seamless: ho scalato due marce invece che una, quindi l’intervento del freno motore è stato maggiore e a moto inclinata non ho potuto fare niente per salvarmi” ricorda il pilota di Pramac. Da domani, però, ci sarà tempo e modo per rifarsi, in una pista, quella di Jerez, che non sembra più essere una bestia nera per la Ducati.
“Conosciamo tutti bene questo circuito e sappiamo che è difficile usare il potenziale in rettilineo della Desmosedici, ma la mia fiducia è alta per via delle prestazioni di Bagnaia lo scorso anno qui - osserva il francese - So che se metto a posto una paio di cose nella guida potrò giocarmi il podio, anche la vittoria se sarà tutto perfetto”.
Come ha detto, è Pecco il suo punto di riferimento in questo momento.
“Jerez è una delle pista con le velocità massime più basse, questo significa che non possiamo recuperare in rettilineo quello che perdiamo in altre aree - continua Zarco - Inoltre, su circuiti come questo, a volte con la Ducati può essere difficile trovare le giuste sensazioni in curva. Però Bagnaia ha fatto vedere che si può essere veloci anche su piste strette o guidate, come Jerez, ma anche Portimao e Misano. Devo solo trovare i giusti automatismi nella guida, quelli ti permetto di pensare di meno e andare più veloce. In Qatar, con più tempo per mettere a posto la moto, avevo dimostrato di potere salire sul podio e anche a Portimao ero vicino, prima di cadere”.