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MotoGP, Marquez: "Quando sentirò di non potere più vincere resterò a casa"

"In questo momento il limite non è la moto, ma le mie condizioni fisiche. I social neetwork? Dal 2015 li ho rimossi dalla mia vita"

MotoGP: Marquez:

A 28 anni si può essere già vecchi? La risposta, naturalmente è no, ma si può essere i più ‘anziani’ durante una conferenza stampa della MotoGP. È quello che è successo a Marquez a Jerez, che si è trovato al fianco di Pedro Acosta, il 16enne baby fenomeno, e ai suoi colleghi della classe regina, tutti più giovani di Marc.

“C’è un ricambio generazionale, è normale, nello sport come nella vita - ha commentato il campione spagnolo - Stanno arrivando tanti giovani talenti, ma io ho solo 28, mi sento ancora giovane e ho le motivazioni per continuare e voglio imparare da loro. Non è stato facile tornare a correre dopo tanto tempo e ho visto che alcuni piloti hanno cambiato il loro stile e alcune moto sono migliorate molto. Io mi sento ancora competitivo, ma so che arriverà il giorno in cui bisognerà accettare che ci saranno altri migliori di me. Quando non mi sentirò più abbastanza competitivo per riuscire a vincere, allora sarà meglio stare a casa, perché io sono qui per vincere”.

Sicuramente quel giorno è ancora lontano e ora Marquez ha altri pensieri per la testa. Il più importante è riuscire a recuperare la migliore forma fisica per esprimersi come è capace in sella.

Dopo la gara di Portimao solo un allenamento leggero per me, in palestra e in bici, il mio corpo chiedeva di rilassarsi - ha spiegato - Una cosa è il recupero dell’osso e dei muscoli, ma in questi mesi ho preso anche tanti antibiotici che mi hanno debilitato, è difficile sentirsi così a soli 28 anni, ma so che presto tornerò alla normalità”.

Intanto ha approfittato del tempo libero per studiare la sua ultima gara.

Ho visto che la mia posizione in moto non è quella giusta, soprattutto nelle curve a destra - ha ammesso - Infatti nelle ultime due faticavo molto. So che è strato dirlo, ma questi sono i miei test invernali, ho bisogno di fare chilometri”.

E anche di capire come la RC213V è cambiata in sua assenza.

La Honda sta lavorando su cose nuove, ma in questo momento sento che il limite non è la moto ma le mie condizioni fisiche - ha affermato Marc - Qui a Jerez inizierò con una moto molto simile a quella usata a Portimao, poi dovrò capire come mi sentirò. Se starò bene allora potrei provare qualcosa di nuovo o fare delle comparazioni con le parti vecchie, altrimenti mi limiterò a girare. So che Honda è senza vittorie da tanto tempo, ma stanno facendo di tutto per tornare al top il prima possibile”.

Marquez è anche intervenuto su un argomento caldo in questi giorni: i social network. Un team salito alla ribalta dopo la decisione di Vinales di cancellare il suo account Twitter dopo essere stato protagonista di una bufala.

“I social sono il presente e il futuro, possono essere molto positivi o molto negativi. Ti permettono di essere più vicino ai tuoi tifosi, ma odio che ci possano essere degli account falsi. Alla fine non ci perdo troppo tempo, ho una persona che lavora per me e mi avverte se c’è qualcosa di importante. Dal 2015 li ho rimossi dalla mia vita - ha ricordato l’anno dello scontro con Valentino - O meglio: ci sono ancora ma ci dedico meno tempo. So che molte persone seguono la MotoGP solamente sui social, mi piace potere avere un rapporto speciale con i miei fan. Certo, ci sono anche gli hater, ma non me ne curo”.


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