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MotoGP, Rivola: "Aprilia farà di tutto per convincere Dovizioso a rimanere"

"Vogliamo prenderci l'impegno ed essere guidati da lui. Espargarò meriterebbe un podio per tutto il sudore versato in questi anni. Il regolamento? Un errore avvicinarsi alla F1, dobbiamo rimanere selvaggi"

MotoGP: Rivola:

Nel corso dell’Aprilia All Stars di Misano abbiamo avuto modo di raccogliere le sensazioni dei vari campioni presenti sul tracciato romagnolo. Da Biaggi a Capirossi fino ad arrivare ai piloti MotoGP con Aleix Espargarò che, oltre all’entusiasmo per i giri effettuati sulla RSV250, si era detto orgoglioso ed emozionato di far parte della famiglia Aprilia. 

“Credo che nessuno come Aleix possa dirlo – ci ha raccontato Massimo Rivola nel corso del weekend – Lui ha dedicato molto della sua carriera al progetto Aprilia e penso che ci siano pochi piloti che meriterebbero la soddisfazione di un podio come lui, dopo tutto il sudore versato in questi anni. L’unico rammarico è che in giornate del genere non ci sia Fausto Gresini. Sono contento che i suoi famigliari siano venuti all’Aprilia All Stars e alla commemorazione che abbiamo tenuto in suo onore, perché è un segnale di vicinanza. È stato un momento dovuto da parte nostra, è sempre emozionante parlare di Fausto”. 

Avvicinarsi ai regolamenti maniacali della F1 sarebbe un errore

Tra pochi giorni, però, quello del raduno delle stelle Aprilia sarà solo un lontano ricordo perché si correrà a Jerez de la Frontera il quarto GP dell’anno. La RS-GP è sembrata migliorata in questo 2021, il podio è un obbiettivo?
“Beh, essendo anche tornato Marquez, che credo sarà tra i migliori già da Jerez, il gruppo sarà veramente folto. Penso che oggi il nostro compito sia farci trovare pronti in ogni occasione. Noi non siamo abituati a stare lì davanti ed è un processo di costruzione della prestazione anche dal punto di vista psicologico”. 

In queste settimane si è parlato molto di regolamenti e di tecnologia in MotoGP per via dei vari dispositivi di partenza e dei tempi cancellati, per esempio a Vinales, per questione di millimetri. Secondo la tua esperienza, il motomondiale si sta avvicinando alla Formula 1 su questi temi?
“Quanto è successo a Portimao è un “campanello d’allarme”. La punizione data a Vinales mi è sembrata severa perché in quel punto non c’erano sensori a controllare mentre la punizione di Bagnaia, per quanto giusta nella forma, dovrebbe far pensare ad un sistema più semplice per poter essere seguito dai piloti, nessuno avrebbe potuto vedere quella bandiera gialla. C’è anche il tema della sicurezza perché se si fosse stato un problema grave in quella circostanza il pilota non avrebbe comunque visto la bandiera. Sarebbe un errore avvicinarsi alla Formula 1 dal punto di vista della maniacalità dei regolamenti, ma non credo che la MotoGP stia andando in quella direzione. Il motomondiale deve rimanere un po’ più selvaggio, migliorando però la sicurezza”. 

"Faremo di tutto per far rimanere Dovizioso"

Tra qualche giorno Jerez sarà il centro del motociclismo mondiale ma già un paio di settimane fa l’attenzione di tutti si era concentrata sul tracciato andaluso per via del test di Dovizioso sull’Aprilia. Che ne sarà di questa collaborazione? Continuerà fino a portare Dovi ad essere un pilota titolare per la prossima stagione?
“Con lui stiamo prendendo la cosa come viene ma sappiamo di non poter aspettare troppo. Andrea ha voglia di guidare e Aprilia ha voglia di farsi guidare da lui faremo di tutto per convincerlo a rimanere e fare altri test perché è un pilota di altissimo livello e di una meticolosità elevata. Al momento non so cosa succederà il prossimo anno, noi siamo pronti a prenderci l’impegno, perché avere un pilota come lui è un impegno, ma se vogliamo fare un salto di qualità può essere molto utile”. 

"VR46-Aprilia più rumors che realtà, potremmo anche non avere il team satellite"

Una questione spinosa in queste settimane è quella legata al team satellite per la prossima stagione. Quando si saprà qualcosa in più e quali sono le idee di Aprilia in questo momento?
“Penso che a metà maggio si potrà iniziare a prendere una direzione. A me piacerebbe moltissimo che la Gresini Racing continuasse con Aprilia, vista la storia comune, so che ci sono stati avvicinamenti tra loro e Ducati e che, secondo le voci del paddock, siano anche in stato avanzato, però per noi sarebbe davvero una bella continuazione andare avanti con loro per un team satellite”. 

Si parla molto anche di un sondaggio della VR46. Valentino è un marchio importante e, soprattutto dal punto di vista del ritorno d’immagine sarebbe una bella accoppiata quella del Dottore con l’Aprilia.
“Sinceramente sono molti più i rumors della realtà. Ovviamente quando mi è stato chiesto della VR46 ho risposto in maniera affermativa per quello che è stato Valentino per Aprilia, per tutto il motomondiale e per quello che è l’Academy per la gestione dei giovani. Continuare con Gresini sarebbe una storia più attuale visto quello che è successo a Fausto ma ci sono ancora molte incognite”.

Per esempio? Potreste anche non fare un secondo team?
“Si, può essere anche che noi continueremo ad avere solo due moto in futuro. Magari Suzuki farà il team satellite o Ducati darà due moto in più a qualcun altro, è ancora un po’ presto. Ovviamente a noi piacerebbe avere un secondo team, aspettiamo metà maggio”. 

"1100 Aprilia sono diventati un riferimento"

Abbiamo parlato di motomondiale ma nel weekend abbiamo visto in pista molte moto prodotte dalla Casa di Noale. Quali sono i modelli più interessanti al momento?
“Credo che i 1100 siano un riferimento ormai: sia la RSV4 che la Tuono, che è una cosa a totalmente a parte. Mancava una “media” e l’ingresso della 660 sia come RS che Tuono sarà interessantissimo per il mercato ma non solo. È una moto bellissima sia da vedere che da guidare, è un’Aprilia in tutto e per tutto. Ci piaceva così tanto che abbiamo creato un trofeo nel quale i ragazzi di 16 anni potranno già iniziare a guidare moto da 105CV e che insegna ad andare forte in pista. Per i più piccoli c’è invece la Sport Production 250 che insegna a prendere confidenza con la pista”. 


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