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Espargarò: "La RSV 250 è pazzesca, tre volte più rigida di una MotoGP"

"La RS-GP è cresciuta molto in tante aree, lo scorso anno non sorridevo più: ora sono tornato a farlo. È un orgoglio essere la punta di Aprilia in MotoGP"

MotoGP: Espargarò:

Saremo sinceri: ieri a Misano, nel mezzo dell’Aprilia All Stars, l’appuntamento per l’intervista con Aleix Espargarò era fissato per le 14.50 ma il pilota spagnolo si è fatto attendere fino alle 15:40. Sia chiaro, la maleducazione (difetto che di certo non appartiene ad Espargarò) non c’entra nulla, perché l’attesa è stata divertente e giustificata. Banalmente, nessuno è riuscito a staccare Aleix dalle 250cc che Aprilia gli ha permesso di provare insieme a Biaggi, dei giocattolini che hanno davvero catturato l’attenzione di tutti i presenti in una pit lane piena di moto incredibili. 
Una giornata del genere per un pilota è come per un bambino andare a Disneyland – ci ha detto Aleix - Avere a disposizione tutte le moto di una Casa importante come Aprilia in una pista del mondiale come Misano e poter girare con piloti come Biaggi, Poggiali, Capirossi è molto divertente. Per me è stato un giorno speciale perché guidare una due tempi 15 anni dopo l’ultima volta è stato bellissimo”. 

"La RSV 250 è la migliore moto che io abbia mai guidato"

Cosa puoi dirci di questa 250cc? Che sensazioni hai provato in sella?
“Io usavo la semiufficiale, la LE, mentre ho potuto guidare la RSA, l’ultima. È una moto davvero incredibile, tre volte più rigida della MotoGP, ti dà una sensazione di libertà pazzesca, sembra di stare su una bicicletta. È davvero impressionante anche la cambiata, quando si sente il motore arrivare a 13 mila giri…wow…ci sono poche cose al mondo che fanno venire la pelle d’oca in questo modo”. 

Quindi torneresti domani a guidare quelle moto…
“Io sono una delle persone più fortunate del mondo perché posso sviluppare una MotoGP con una fabbrica molto grande alle mie spalle ma la moto più bella che ho mai guidato è la RSV 250, e guidarla oggi nella versione RSA è stato bellissimo”.

"Jerez sarà un test, ma l'Aprilia è migliorata davvero"

Oggi però, come hai detto, sei un pilota MotoGP. Com’è andato l’inizio di stagione? Aprilia sembra finalmente cresciuta.
“Sono molto felice di questo inizio di stagione. Lo so che sembra brutto dirlo ma negli ultimi anni non mi ero divertito molto a guidare. Ho provato a fare del mio meglio ma non sorridevo più, quest’anno invece è tutto il contrario: sono felice e posso lottare per stare con i più forti che è una cosa nuova per Aprilia”. 

In cosa sono stati fatti i maggiori miglioramenti?
“La moto è migliorata un po’ in tutto. Non abbiamo un motore molto più potente o un telaio molto migliore rispetto al passato, abbiamo fatto passi in avanti in tutte le aree. Il motore è più facile da utilizzare a regimi bassi, il telaio nuovo mi permette di avere più grip meccanico e aerodinamicamente abbiamo più carico e questo ci fa accelerare molto meglio. Abbiamo una moto competitiva”. 

Ora si arriva a Jerez, una pista che tende a compattare il gruppo. Cosa ti aspetti?
“Dopo il Qatar avevo dei dubbi perché quella è una pista particolare. A Portimao però abbiamo confermato tutto e Jerez sarà un test importante perché la pista è molto completa. Questo inverno durante delle prove sono andato molto forte lì e quindi guardo con speranza alla prossima gara". 

"Dovizioso la pensa come me sull'Aprilia"

Sempre a Jerez due settimane fa Andrea Dovizioso ha provato la RS-GP. Hai avuto qualche riscontro da quel test?
“Ho fatto un meeting con tutti gli ingegneri che sono stati a Jerez con Dovizioso e lui ha fatto commenti simili ai miei riguardo la moto. C’è da dire che lui ha speso molto tempo per trovare la posizione in sella, io e Savadori siamo alti e Dovi ha fatto un po’ fatica. Sicuramente sarà pronto per il test del Mugello per provare a portare la moto al limite”. 

Ma la posizione in sella è davvero così importante? Ricordiamo che uno dei primi a parlarne e a farne un vero e proprio problema fu Lorenzo in Ducati…
“La nostra è la categoria più competitiva al mondo con i piloti più veloci del mondo ed ogni piccolo dettaglio conta perché oggi se si è a 3 o 4 decimi dal primo si rischia di rimanere fuori dalla top 10. Non si può andare al limite se non si è comodi sulla sella anche se io sono sempre stato un pilota che cerca di adattarsi alla moto più che adattare la moto a sé. Alcuni piloti, però, come Lorenzo che è davvero fortissimo, preferiscono fare il contrario e gli serve adattare la moto al proprio stile ed infatti abbiamo visto quanto è andato forte con Yamaha e quanto ha faticato con la Honda”. 

"Far parte di questa famiglia è un orgoglio"

Cosa manca per arrivare a vincere in MotoGP con l’Aprilia?
“Stiamo facendo bene, dobbiamo continuare a crescere con continuità. Ormai ci conosciamo tutti da molto tempo e abbiamo bisogno di tranquillità per poter arrivare a lottare per la vittoria. Ora dobbiamo trovare un po’ di potenza in più perché i nostri rivali vanno più forte nelle piste con un lungo rettilineo ma non siamo mai stati così vicini ai nostri avversari. Anche io ho bisogno di un po’ di rodaggio perché è la prima volta che ho le armi giuste per lottare”. 

Cosa pensi dell’inizio di stagione di Pol con la Honda? Lo scorso anno era lui quello felice mentre tu soffrivi…ora le cose sembrano essere cambiate. 
“La MotoGP di oggi è davvero bellissima. Due mesi fa in tanti pensavano che Pol poteva vincere il mondiale con la Honda ed invece io e l’Aprilia stiamo andando fortissimo. Questo è solo un esempio della competitività del nostro campionato. Pol e la Honda arriveranno a vincere le gare ed io penso che potrà anche arrivare al mondiale”. 

In pista durante l’Aprilia All Stars abbiamo visto davvero tanti campioni il cui nome è legato alla storia di Aprilia. Quanto è bello per te far parte di questa storia?
“Max Biaggi ora è un mio amico, Capirossi lo è sempre stato, Poggiali anche e io mi ricordo quanto era forte con la Gilera 125cc. Io non ho nemmeno l’1% del loro palmares, ma è un orgoglio essere la punta di Aprilia in MotoGP. Sono felice e contento di essere un pilota Aprilia e di far parte di questa famiglia”.

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