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MotoGP, Mir: "Volevo passare Bagnaia all'ultimo giro, ma si è difeso bene"

"Ha perso qualcosa negli ultimi giri ma poi è stato bravo. Io ho avuto dei problemi all'anteriore che dobbiamo sistemare, in altre piste potremmo non essere da podio"

MotoGP: Mir:

Joan Mir aveva un conto in sospeso con il tracciato di Portimao. Dopo aver vinto il mondiale a Valencia, lo scorso novembre il pilota spagnolo si era presentato in Portogallo forse disattento e, come se non bastasse, la Suzuki gli aveva presentato il conto dei problemi tecnici non sofferti durante tutta la stagione. Un motore nel corso delle prove e l’elettronica in gara dopo uno scontro con Bagnaia avevano decretato il ritiro del neocampione dall’ultima gara della stagione, ma oggi Mir può dire di essersi "vendicato" con un terzo posto.

Sono contento di aver fatto il primo podio della stagione – ha detto Mir – Ad inizio gara mi sentivo bene, stavo gestendo il ritmo ma poi ho avuto dei problemi all’anteriore. Ad ogni modo, ho dato il 100% oggi e sono riuscito a sopravvivere con quello che avevo. Volevo passare Bagnaia, che aveva perso qualcosa negli ultimi giri, per andare in seconda posizione ma si è difeso bene e mi ha chiuso tutte le porte. Oltretutto, ero preoccupato perché sapevo di avere Morbidelli dietro di me”. 

Il problema all’anteriore è la prima volta che si manifesta? Sapete già a cosa è dovuto?
“No, avevo sentito qualcosa di simile lo scorso anno ad Aragon ma oggi è tornato, mentre in Qatar avevo avuto dei problemi al posteriore. Ora dobbiamo capire che cosa è accaduto perché se si dovessero ripresentare gli stessi problemi in altre piste potrebbe non andare così bene e sarebbe difficile agguantare il podio. È stato strano perché stamattina nel warm up, con temperature più basse, non avevo avuto problemi di questo tipo. Dovremmo controllare tutti i dati”. 

Tra Qatar e Portimao il bottino di Joan Mir è di 38 punti che gli valgono la quinta posizione nella classifica mondiale a -23 da Quartararo. Non l’ideale, certo, ma comunque un buon risultato su due tracciati non perfettamente adatti alla Suzuki. 
“Si, diciamo che questo inizio di stagione non è molto favorevole alla moto ed al mio stile di guida. Il Qatar per via del lungo rettilineo ma anche Portimao, Jerez e Le Mans sono piste difficili. Noi abbiamo qualche carenza in velocità, la Yamaha sta avendo delle prestazioni incredibili e la Ducati ha fatto passi in avanti, ma noi guadagniamo in altre aree”. 

Oltre alla difficoltà di gestire la Suzuki sulla pista di Portimao, Mir ha anche dovuto fare i conti con l’assenza di Frankie Carchedi, suo capotecnico fermato ad Andorra per il Covid. 
“Questo fine settimana senza Frankie è stato complesso ma Tom O’Kane è stato molto bravo e questo podio è una bella ricompensa per entrambi. Con Carchedi facevamo dei collegamenti dopo ogni sessione, è andata bene”. 


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