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MotoGP, Marquez: “So già che soffrirò: potrei anche non concludere il Gran Premio”

“Sono in contatto con i dottori  e loro mi chiedono se è necessario che vada così veloce. Mir? Sono nove mesi che non guido e avevo bisogno di capire. In passato però tanti piloti hanno fatto lo stesso con me"  

MotoGP: Marquez: “So già che soffrirò: potrei anche non concludere il Gran Premio”

Marc Marquez sta stringendo i denti, perché il dolore si fa sentire. Di fronte al sesto crono nelle qualifiche del sabato, non possiamo fare altro che applaudire la prestazione del portacolori Honda, al rientro dopo nove mesi d’assenza.

Già solo il fatto di rivederlo in pista è da ammirare, invece lui cerca addirittura di spingere, tentando di stare con i migliori, nonostante non sia ancora al 100%. Oggi, Marc, ha compiuto un ulteriore passo avanti, oltrepassando lo scoglio della Q1 e agganciando la sesta piazza in qualifica, riuscendo a mettere dietro piloti come Mir, Oliveira e Vinales.

Il suo bilancio non può che essere positivo al termine del sabato.

“Oggi mi sento peggio in confronto a ieri – ha esordito Marc sorridendo – è una cosa naturale, che i medici si aspettavano. Sono sempre in contatto con loro, per tenerli informati in merito alle mie condizioni di salute. La cosa importante è che non ho dolori all’osso, a differenza magari del gomito, il braccio e i muscoli. Ma già so che è normale, dato che la muscolatura del braccio destro non è come quella del sinistro e quindi fatico. Quella di oggi è stata comunque una giornata tosta, dove ho cercato di dare il massimo in tre occasioni: la prima in FP3, poi in Q1, infine Q2”.

In merito alla FP3 c’è subito un aspetto su cui si sofferma.
“Mi sono spaventato per la caduta di mio fratello. Quella è stata una delle ragioni per cui non ho migliorato in FP3, dato che ha rimediato uno violento highside davanti a me. Ho così deciso di terminare il giro e poi pensare al pomeriggio, senza rischiare”.

Ovviamente Marc sta cercando di cucirsi su misura la Honda.
“Ieri sono partito con la base di Bradl, poi nella FP3 di stamani ho iniziato ad apportare alcuni cambiamenti, in modo da adattare la Honda al mio stile. Il passo avanti riscontrato nella FP4 in termini di fiducia si è rivelato importante, ma resta l’interrogativo per la gara”.

Già, la gara, ovvero l’appuntamento fondamentale del weekend.
“So già che soffrirò – ha avvisato Marc – sinceramente non so cosa potrà accadere. C’è anche una piccola possibilità che sia obbligato  a fermarmi e di conseguenza non concludere la corsa. Per me sarebbe un dispiacere, ma qualora fosse necessario, potrei rientrare ai box, anche perché conquistare 4-5 punti in più non cambia molto. Quello che so è che la gara mi metterà a dura prova e più cercherò di spingere, più dovrò fare i conti con il mio fisico, perché dovrò metterci forza. A tal proposito, domani non svolgerò molte tornate nel corso del warmup. Farò solo alcuni giri per valutare la moto e le sensazioni, in modo da essere poi pronto per la gara”.

Le condizioni fisiche di Magic Marc rimangono comunque l’argomento della giornata.
“Già sapevo che oggi mi sarei svegliato con delle condizioni peggiori rispetto a ieri e domani lo sarà ancora di più. La cosa importante è che l’osso sia stabile e non avverto dolore. Parlo molto con i medici e loro mi chiedono se è necessario che io vada così veloce (sorride), dato che non conoscono bene questo mondo. Mi sono confrontato con il mio fisioterapista Carlos e devo dire che lo sforzo che richiede la MotoGP è imparagonabile rispetto a quello che ci metto in palestra. Penso ad esempio all’utilizzo delle dita e gli avambracci in fase di frenata”.

Nonostante le difficoltà  il sorriso resta presente sul volto dello spagnolo.
“Sono molto contento di essere sesto in griglia, anche se tutti sappiamo bene che in pole ci sarebbe stato Pecco e di conseguenza io sarei dovuto partire più indietro. Sinceramente non so come faccio a essere così veloce e avanti, anche se quella non è la mia posizione. Al momento sto cercando le giuste sensazioni sulla moto, dato che avverto di essere troppo rigido. Ma alla fine sono trascorsi ben nove mesi dall’ultima volta che sono salito sulla MotoGP e quindi è normale”.

L’ultima battuta è per Joan Mir, il quale lo ha attaccato per averlo ostacolato in occasione della Q1.
“A dir la verità ho girato tutto il weekend da solo. Non credo di aver rallentato Joan quest’oggi, tantomeno messo in difficoltà. Probabilmente potevo uscire dal box e seguire mio fratello, il quale sarebbe stato zitto, invece ho scelto di accodarmi al campione del mondo. Sono nove mesi che non guido, avevo bisogno di capire alcune cose e mi sono comportato così. In passato tanti altri piloti hanno fatto lo stesso con me. Alla fine questa è la MotoGP e devi guadagnarti da vivere in un modo o nell’altro quando torni dopo tanto tempo”.  


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