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MotoGP, Bagnaia: "Marquez potrebbe arrivare e spaccare il culo a tutti"

"E' uno degli scenari possibili, mentre l'altro è che stia più attento per il braccio, senza rischiare troppo. Noi siamo tutti professionisti, il fatto che lui sia qui non cambia le cose. A Losail penso di aver buttato una vittoria"

MotoGP: Bagnaia:

La stagione 2021 di Pecco Bagnaia in sella alla Ducati del Team Factory è iniziata bene, con podio e pole nella tappa di apertura, seguito da un sesto posto nella seconda. Bene si, ma non benissimo se consideriamo che in molti indicavano Losail come teatro di una possibile doppia vittoria per la Ducati. La realtà è però stata diversa ed a raccogliere le due affermazioni è stata un’altra moto, ovvero la Yamaha M1 con Vinales e Quartararo. Adesso il motomondiale si è spostato a Portimao e se è vero che sulla carta Losail poteva sembrare la pista perfetta per la Ducati, lo è altrettanto che il tracciato portoghese sembri la perfetta antitesi da questo punto di vista. 

Il toboga di Portimao non presenta sulla carta le caratteristiche che possano consentire alla Desmosedici di esprimersi, ma nel 2020 Jack Miller si rese protagonista di una grandissima prestazione, qualificandosi in terza posizione e chiudendo poi la gara al secondo posto alle spalle di un imbattibile Oliveira. La Ducati può quindi andare forte anche qui e Bagnaia correrà di fatto il proprio primo GP, perché la sua edizione 2020 del Gran Premio del Portogallo terminò dopo tre curve a causa di una lussazione alla spalle provocata da un contatto involontario con Joan Mir. Ma il vero tema di Portimao è ovviamente il ritorno di Marc Marquez e Bagnaia ha delle idee molto precise in merito. 

"Riguardo il ritorno di Marquez ci sono due scenari diversi - ha detto Bagnaia -  Il primo è che torna e spacca il culo a tutti, potrebbe andare davvero molto forte subito. Il secondo invece è che ricominci facendo attenzione al braccio, che cerchi di capire il suo equilibrio, riprendere confidenza con la moto senza prendere troppi rischi. Secondo me al momento è in una situazione in cui non può prendersi troppi rischi con il braccio infortunato. Sarà veloce, conoscendo Marc è tornato al 100% e pensa di poter essere subito velocissimo quindi ci proverà senza dubbio. La pista è complicata, ma lui la conosce bene perché ci aveva girato anche con la Moto2, quindi vedremo. Ci sono questi due scenari e vedremo come li affronterà". 

Cambia qualcosa per te la presenza di Marquez in griglia?
"Qui siamo tutti professionisti e siamo qui per dare il 100% facendo del nostro meglio. Penso principalmente a me stesso, poi se c’è un rivale in più lotterò anche con lui. Sinceramente il ritorno di Marc ha creato tantissimo scalpore in questi giorni, ma io penso a me stesso. Se andrà forte, sarà un bene per il nostro sport, ma al momento onestamente penso a me stesso ed a fare un buon lavoro io". 

Portimao può essere una pista migliore o peggiore per la Ducati rispetto a Losail?
"
L’anno scorso qui è stato un ottimo weekend per la Ducati. Jack è andato forte, mentre gli ufficiali hanno sofferto un pochino di più. Ho guardato un po’ i suoi dati per capire dove riuscisse a fare la differenza. Io l’anno scorso ho sofferto perché arrivavo da un periodo complesso, avevo perso fiducia con la moto, mentre adesso sono in una situazione completamente diversa. Mi sento bene, penso e spero che possa essere un fine settimana migliore per me. Dobbiamo anche capire il meteo, sembra che domani possa piovere. Il mio obiettivo è restare in top five di nuovo e penso di avere il potenziale per lottare per questo". 

Le novità aerodinamiche portate a Losail funzioneranno anche su una pista così diversa?
"Spero che la nuova aerodinamica funzioni anche qui. Ci dà qualcosa nelle curve veloci ed in questa pista ci sono curve molto veloci, quindi penso che possa aiutarci anche con il layout di Portimao". 

Cosa ti ha insegnato la seconda tappa di Losail?
"Nella seconda gara ho imparato a non staccare forte in scia. A Losail ho fatto un errore di valutazione frenando troppo vicino a Zarco, sono arrivato troppo forte alla staccata e non mi sono fermato. Ho capito che bisogna sempre valutare bene questo aspetto e so di aver buttato una vittoria. Sto avendo grandissima fiducia dall’anteriore della mia Ducati e questo è fondamentale per me, è una cosa di cui ho bisogno. Mi sono reso conto di aver perso una vittoria, ero veloce come Quartararo e Vinales a fine gara, giravo fortissimo. Sento di aver buttato una occasione io, ma già aver avuto la possibilità di lottare per la vittoria è una cosa positiva di cui dobbiamo fare tesoro". 

Ti ha sorpreso trovare Jorge Martìn così competitivo da subito?
"Jorge ha fatto un grande lavoro. Era la sua seconda gara e non ha fatto una normale stagione di test invernali. Non ha provato a Valencia, a Jerez, in Malesia. Ha fatto solo sei giorni di test ed all’inizio ha anche sofferto. Nella prima gara ha avuto problemi sulla distanza, ma nella seconda è stato veloce per tutto il fine settimana, anche molto costante. Ha gestito molto bene la situazione in gara, abbiamo lottato alle sue spalle mentre lui è rimasto tranquillo. Ha guidato con il suo stile, molto pulito ed ha fatto un lavoro incredibile secondo me. Mi ha sorpreso molto vederlo lottare subito per il podio. Sapevo che sarebbe stato veloce, magari anche che avrebbe potuto lottare per la top five. Ma finire la seconda gara in MotoGP sul podio è qualcosa che puoi vedere solo in pochissimi piloti". 


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