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Honda brevetta la frizione anti saltellamento semiautomatica

La soluzione di Honda affronta il compromesso tecnico della frizione anti saltellamento e aggiunge un sistema semiautomatico.

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Cos'è e come funziona la frizione anti saltellamento? Utile sulle moto potenti e di grossa cilindrata, soprattutto mono e bicilindriche per l'elevato freno motore, è stata inventata per migliorare la guida e la sicurezza perché evita il fastidioso e pericoloso blocco della ruota posteriore durante le staccate, con conseguente saltellamento della moto ed instabilità del veicolo.

Come funziona? Il suo lavoro è quello di separare il movimento del motore da quello della ruota posteriore, per permettere il cambio marcia e la partenza. I componenti che la compongono, cioè dei dischi di attrito, una campana, delle molle ed uno spingidisco, trasmettono, regolano o annullano il trasferimento della coppia tra 2 alberi. La funzione dell’anti saltellamento evita il trasferimento del freno motore alla ruota e il relativo saltellamento che fa perdere aderenza e stabilità.

Nella guida sportiva questo sistema è utile nella scalata simultanea di più marce, in quella di tutti i giorni invece è più limitato, purché si sappia frenare come si deve.

Ma se la frizione anti saltellamento è un farmaco che risolve il sintomo, controllando la ruota posteriore e la stabilità della moto, non elimina ancora la causa ma da Honda potrebbe arrivare la soluzione a questa situazione.

Si lavora alla causa

Honda infatti ha brevettato un'invenzione che lavora proprio sulla causa del saltellamento del retrotreno, ovvero il trasferimento della coppia alla ruota posteriore.

La soluzione studiata dai tecnici dell'Ala Dorata evita il trasferimento della coppia frenante verso il posteriore e degli impulsi verso il telaio, non appena riconosce il sollevamento del retrotreno, misurandone la velocità e l'accelerazione.

È una soluzione mista perché il cambio viene controllato tradizionalmente con il pedale, mentre la frizione è elettronica controllata idrualicamente.

Il sistema che sta studiando Honda introduce una nuova tecnologia con comando frizione a impulso al posto di un collegamento meccanico tra la mano (che aziona la frizione) e il pedale (che controlla il cambio) del pilota, ciò che non cambia è la sensazione di guida perché il sistema ricalca il medesimo comportamento di un cambio manuale convenzionale.

La leva della frizione funziona come su un cambio manuale tradizionale ma offre una maggiore padronanza dovuta al controllo elettromeccanico e un “punto di presa” che consente ai motociclisti di cambiare marcia senza problemi.

Frizione alleggerita

Potrebbe essere un sistma clutch by wire che consente di alleggerire la frizione, che può fare a meno dei limitatori di coppia in forma di diversi meccanismi a camme e del meccanismo anti saltellamento nel cestello della frizione.

In poche parole, il controllo meccanico è sostituito da uno di tipo elettronico: viene utilizzato un attuatore elettronico che traduce il movimento della leva del cambio in una rotazione del tamburo del cambio.

Un alleggerimento che gioverebbe anche al peso generale della moto e quindi al comfort e alla praticità della guida.

Inoltre, la comodità di questo sistema semi automatico permette al pilota di concentrarsi maggiormente sulla guida e sulla posizione di guida, in caso di moto sportive.

Per la moto elettrica?

È una soluzione già utilizzata nelle moto da cross tramite la frizione Rekluse, ma in questo caso Honda potrebbe utilizzarla per la sua prima moto elettrica.

Il sistema clutch by wire viene utilizzato nelle auto ibride, dove la potenza elettrica delle batterie permette di portare immediatamente il motore e la trasmissione alla velocità corretta, senza alcun slittamento.

Se il motore dovesse scendere al di sotto di una determinata velocità, si riavvia con l’assistenza del sistema elettrico facendo chiudere la frizione evitando di forzare il motore nella marcia inserita.

A motore spento l’auto continua la sua corsa grazie all'inerzia e alla frizione aperta, sfruttando l'energia cinetica.

Quando il guidatore gira il gas preme l’acceleratore per aumentare la velocità o attiva la frizione attraverso l’azione sul pedale per cambiare marcia, il generatore riavvia il motore nella marcia selezionata dal conducente o in folle (con frizione aperta).

Kawasaki per esempio da tempo lavora su un cambio elettronico e a una moto elettrica con le marce, combinando i vantaggi dell'alimentazione elettrica e di quella tradizionale.

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