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MotoGP, Zarco: "Volevo vincere, Quartararo ne aveva di più nel finale"

"Dobbiamo ancora migliorare, ma la Ducati può giocarsela in ogni gara. Sono felice del podio e per la Francia. Martin ha guidato con tanta maturità in stile Moto2"

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Un gran premio in pompa magna e assolutamente da incorniciare quello di Johann Zarco: altra posizione numero due, saldamente in lotta nelle zone alte della classifica e leadership di campionato al termine delle inaugurali contese della stagione. Maturato sotto ogni punti di vista, il francese ha portato a casa il secondo podio consecutivo, a conferma delle oramai consolidate sensazioni alla guida della Desmosedici.

"Sono abbastanza soddisfatto, prima della gara sapevo che la gestione delle gomme sarebbe stata di vitale importanza - ha ammesso Zarco - sono riuscito a partire perfettamente dalla prima fila, mettendomi dietro a Martin. Jorge ha gestito la corsa tenendo un ritmo ancor più veloce di sette giorni fa. Tuttavia sentivo di avere un ottimo feeling con la moto, infatti sono stato abile nel gestire sia le gomme che le energie. Mi sarebbe piaciuto vincere, purtroppo nel finale nulla ho potuto contro la rimonta di Quartararo, ma sono felice del secondo posto e del risultato nel nome del nostro paese".

Per la prima volta in carriera in testa alla graduatoria di MotoGP, malgrado le zero affermazioni messe a referto, il bi-campione della classe intermedia si è dimostrato di gran lunga il pilota maggiormente costante del gruppo. Un doppio secondo posto che si traduce in 40 punti, quattro di margine rispetto al connazionale Quartararo e Vinales.

"Dobbiamo ancora migliorare, specie a livello di setup. La moto ha il potenziale per dire la sua in ogni appuntamento, vedremo se poi riusciremo a sfruttarla anche in piste dalle caratteristiche differenti, in tal senso mi confortano i risultati dello scorso anno di Jack Miller a Valencia e Portimao".

New entry all'interno del Team Pramac Racing, l'originario di Cannes sembra trovarsi a meraviglia nella struttura capitanata da Paolo Campinoti. Basti guardare le prestazioni in pista.

"Mi sto trovando divinamente con la squadra e l'ambiente, al momento tutto sta filando per il verso giusto. Lo stesso discorso va ampliato al mio compagno, Martin, c'è rispetto tra di noi e oggi ha dimostrato tanta maturità guidando in stile Moto2. In Pramac abbiamo la stessa moto e, anche il fatto di avere meno pressione, ci consente di spingere al massimo in qualsiasi occasione", ha concluso.

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