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MotoGP, Max Biaggi: "Dovizioso collaudatore Aprilia è una cosa fighissima"

"Avevano chiesto anche a me di provare la RS-GP, ma ho preferito dire no e continuare a divertirmi con la RSV4-X. Dovizioso è la migliore opzione possibile per Aprilia"

MotoGP: Max Biaggi: "Dovizioso collaudatore Aprilia è una cosa fighissima"

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La nostra tradizionale puntata del Bar Sport di ieri si è trasformata in poco tempo in un salotto con ospiti illustrissimi. A fare compagnia ai nostri Paolo Scalera e Carlo Pernat è intervenuto prima Francesco Guidotti, manager del Team Pramac che oggi monopolizza con Martin e Zarco le prime due posizioni in griglia, e poi Max Biaggi. 

Proprio con Max è stato possibile fare una lunga ed interessante chiacchierata, parlando di tantissimi argomenti diversi e per ognuno di questi il buon Biaggi ha offerto come sua abitudine un punto di vista forte e molto personale. Abbiamo parlato con il sei volte campione del mondo di Aprilia, di Dovizioso ed anche del passato, con tanti episodi molto divertenti. Il video integrale potete vederlo QUI, mentre questo è un estratto di una bellissima intervista che non era assolutamente programmata e che ci ha fatto davvero piacere poter fare. 

Max, ma tu sei quasi a quota 50 anni. Ci spieghi come mai hai ancora tanta volgia di andare in moto?
"E' semplice! Mi diverto in moto, ho girato in pista per tutta la vita e non voglio perdere le sane abitudini. Anche i calciatori che hanno corso in Serie A quando smettono continuano a giocare, ma in modo diverso. Io ovviamente sto girando su moto stradali e non su un prototipo o una SBK, quindi i limiti sono diversi. Poi non ho la minima idea di fare gare o altro, la competizione non rientra più nella mia testa. Certo non vado piano, perché su una pista come il Mugello posso girare anche in 1’51, che non è niente male. Le moto che uso non hanno gomme prototipo, hanno angoli di piega diversi, devi frenare in modo diverso. Insomma cambia tutto, il limite è diverso ma basta e avanza per divertirsi". 

Secondo Pernat tu saresti stato il collaudatore perfetto per Aprilia in MotoGP. Tu come la pensi?
"Bisogna anche che in Aprilia siano d’accordo! Che io sappia, in Aprilia non hanno ancora un collaudatore vero, perché Smith non ha firmato. Adesso proverà Dovizioso ed a me fa molto piacere, anche in passato lo indicavo come la scelta migliore per Aprilia. Ha fatto tre volte secondo nel mondiale, ha corso tanti anni con Ducati e sa tante cose. Anche se arriva ed è all’80% del suo potenziale, sarà comunque una ventata di novità ed in altre circostanze non ci saremmo mai aspettati di averlo a bordo a Noale". 

Biaggi: "Avevano chiesto a me di provare l'Aprilia RS-GP, ma preferisco divertirmi con la RSV4-X"

Ma tu ci sei andato vicino a provarla la RS-GP?
"Vi dirò una chicca: mi è stato chiesto di provare la RS-GP, ed io in quel momento ho detto che avrei preferito divertirmi con l’Aprilia X". 

Come la vedi quest'anno l'Aprilia, sta andando forte con Aleix Espargarò. 
"L’Aprilia la vedo in grande crescita. Il passo avanti rispetto al 2020 c’è stato, secondo me manca solo un po’ di potenza. Poi serve un pilota in grado di gestire bene la gara. Secondo ma alla RS-GP manca solo ancora un po’ di potenza. Penso che Dovizioso come collaudatore sarebbe una cosa fighissima, non esiste nessuno alla sua altezza in giro". 

Oggi le Ducati Pramac hanno impressionato. Secondo te cosa hanno trovato di diverso rispetto agli ufficiali?
"Le moto che stanno usando i Pramac quest’anno sono le ufficiali del 2020, una moto collaudatissima (in realtà Johann Zarco e Jorge Martin hano una moto Factory identica alle due del team ufficiale, ndr). Quelle che usano Bagnaia e Miller sono le 2021 evolutissime e magari su qualcosina devono lavorare ancora. Magari questo incide sulle prestazioni dei due ufficiali".

Invece come stanno le cose nel tuo Max Racing Team?
"Siamo partiti così così. La prima gara Fenati ha preso due long lap penalty, altrimenti avrebbe potuto giocarsela. Questa volta aveva un passo buono, ma è stato penalizzato assieme a quel gruppo di sette piloti e parte in pratica dall’aeroporto di Doha!

Ma tu non vedi soluzioni a questo problema delle qualifiche in Moto3?
"Noi abbiamo parlato mille volte tra Team e siamo ben disposti che si faccia un giro da Superpole, come si faceva una volta in SBK. Tanto, se hai esperienza il tempo lo fai lo stesso. Invece oggi succede che alcuni piloti riescono a qualificarsi benissimo e poi in gara si perdono, perché non hanno il ritmo dei migliori. Va bene per lo show, ma comprometti anche chi investe e come team ha preso piloti per fare risultati. Magari arriva un rookie che cade ti stende un pilota facendolo infortunare. Prima era diverso, dovevi andare forte nei campionati nazionali, poi nell’europeo e solo dopo potevi arrivare al mondiale. Adesso ci sono piloti che non sai da dove arrivano, che non hanno mai fatto risultati e che corrono assieme a piloti che hanno invece una storia". 

Anche un altro pilota ha un team e parliamo ovviamente di Rossi. Come sono i rapporti tra voi oggi?
"Io non ho più rancori verso Valentino e se ci incrociamo, ci salutiamo senza problemi. Con gli anni cambia tutto. Guarda con Loris Capirossi, ormai non dico che siamo pappa e ciccia, però è tutto cambiato". 

Tu eri additato di essere un pelo antipatico, ma in realtà sei stato il primo pilota a sfruttare davvero la TV e il marketing.
"Quando sei pilota sei concentrato. Anche Marquez quando è in griglia guarda dritto, come se non considerasse niente e nessuno, ma lui pensa a cose ben più importanti rispetto alla gente che gli passa attorno, sono momenti importanti quelli. Oggi vale molto di più il marketing che il talento. Pernat è stato il re del marketing ai miei tempi! Negli anni 90’ assieme ad Aprilia c’era un bel gruppo ed una fortuna per me era essere un pilota di Roma era un vantaggio, perché non ce n’erano e questo mi ha aperto un’autostrada. Sono stato lesto a circondarmi di persone che mi hanno preso a cuore. Poi dopo Agostini era una bella storia da raccontare, c’era anche l’industria italiana che stava andando alla grande". 

 

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