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MotoGP, Pol Espargaró: "Sono frustrato, non riesco ad individuare il problema"

"La cosa più difficile è che ogni volta che metto una nuova gomma mi sembra di percepire qualcosa di diverso. Marquez? Mi piacerebbe avere qualcuno che fosse un secondo più veloce di me e che mi dicesse cosa fare, ma non c’è"

MotoGP: Pol Espargaró:

Rimasto fuori dalla Q2, Pol Espargaró partirà dalla 15esima casella della griglia di partenza al via del Gran Premio di Doha. Lo spagnolo sembra aver perso la bussola dopo i test pre-stagionali. Il pilota del team Honda Repsol si è dichiarato frustrato e quasi impossibilitato a trovare la giusta direzione da seguire. L'assenza di Marc Marquez diventa sempre più ingombrante e, ad oggi, il suo ritorno in pista risulta per Pol fondamentale per riuscire a capire in che modo lavorare sulla RC213V. 

Non so cosa dire, la cosa che mi fa arrabbiare di più è non riuscire a controllare la situazione - ha affermato Pol - Le prime gomme che ho messo in qualifica non andavano assolutamente bene, mi sono fermato e ho messo  le nuove, poi sono riuscito a fare questo giro in 1’54’’400. Ho perso tutti i riferimenti e di conseguenza anche due decimi alla prima curva. È molto frustrante perché non riesco a capire bene cosa sia successo. Domani dovrò fare molta attenzione con le gomme e dovrò fare molti sorpassi come la scorsa settimana. Con la squadra dobbiamo capire come sia possibile che le Ducati girino due secondi più veloci di noi”.

Quindi il problema sono state le gomme?
“Nella prima uscita, sì. Dovrò controllare bene tutti i dati. Nei test tutto andava bene, avevo aderenza e riuscivo a controllare bene la situazione, ma adesso non riesco a capire cosa succede”.

Pensi che il problema possa derivare dal tuo modo di pensare, al tuo approccio?
Sono il primo che cerca di auto spronarsi, nessuno può farlo al mio stesso modo. Sono cosciente che a volte spingo molto e  poi mi sento frustrato, come oggi. La cosa più difficile è che ogni volta che metto una nuova gomma mi sembra di percepire qualcosa di diverso. Durante i test tutto era semplice: partivo, davo le indicazioni per l’assetto di una moto standard e tutto andava bene. Adesso non riesco ad individuare uno standard da seguire”.

Pensi che sia un problema in qualche modo paragonabile a quello della KTM?
“È  tutto completamente diverso. Sia la condizione che le sensazioni sulla moto sono diverse. Non so quale sia il loro problema, io di sicuro non mi sto divertendo. Non ci sono abbastanza persone in Honda che riescono ad individuare il problema per poter capire su cosa bisogna lavorare”.

Rispetto a quello che hai appena detto, pensi che se ci fosse stato Marc sarebbe stato più facile individuare il problema?
“Mi piacerebbe poter dire di sì ma non lo so. Lo scorso anno mi avevano detto che la differenza tra Marquez e Takaaki non era poi così grande. Di sicuro Marc fa la differenza sulla moto ma Nakagami sta avendo moltissimi problemi. Mi piacerebbe avere qualcuno che fosse un secondo più veloce di me e che mi dicesse cosa fare, ma non c’è. Siamo tutti nella stessa situazione. Sono sicuro al 99% che domani in gara la situazione sarà molto diversa”.

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