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Petrucci: "Dopo dieci anni di MotoGP, ci capisco qualcosa: la KTM ora funziona"

"Le mie indicazioni si trasformano in risultati, adesso mi sento a mio agio sulla RC16. Parlo con Mike Leitner dopo ogni sessione, mi sento al centro di un progetto e questo mi entusiasma"

MotoGP: Petrucci:

Danilo Petrucci continua il proprio percorso di apprendistato in sella alla KTM ed il secondo weekend di gara a Losail sta rappresentando senza dubbio un netto passo in avanti per questa storia d'amore che sta sbocciando. L'ex pilota Ducati ha sempre più fiducia nel proprio potenziale con la RC16 ed oggi avrebbe potuto agguantare la Q2, impresa riuscita al proprio compagno di colori Miguel Oliveira. 

Come ha raccontato Danilo nell''incontro con i giornalisti a fine giornata, osservando i dati di Oliveira ha potuto verificare che l'unica zona in cui c'è una differenza sostanziale sui tempi è il rettilineo di Losail, dove è solo l'aerodinamica a determinare certi valori. Petrucci è uno dei piloti più grandri dal punto di vista fisico e di certo dovrà trovare la strada per migliorare sotto questo punto di vista, perché la 17a posizione in griglia non rende giustizia ad un potenziale che sembra molto più elevato. Almeno l'assetto della sua RC16 sta funzionando in curva e di questo Danilo si prende giustamente merito.

"Ho fiducia perché vedo che quello che dico funziona, quando è così ti dici ‘cavolo, allora qualcosa capisco dopo appena dieci anni di MotoGP’ - ha scherzato Petrucci - Mi fa piacere che quello che dico dopo funziona sulla moto, che riesco a trasformarlo in risultati. Sono molto fiero di questo. E’ chiaro, non siamo ancora nelle posizioni che vorremmo e non possiamo di certo essere felici per queste posizioni, ma non mi sento lontano dalle altre KTM quindi va bene. Soprattutto sto facendo vedere che quello che sto facendo sulla moto funziona". 

Ieri hai accennato ad una nuova strada per l'assetto della tua KTM. Pensi che altri piloti seguiranno la stessa impostazione per la RC16?
"Oggi non sono andato male, Oliveira ha fatto il suo tempo seguendo un altro pilota. In rettilineo se guardiamo i dati c’è molta differenza tra il mio giro e il suo, mentre nelle curve siamo praticamente uguali. Non so se altri piloti KTM seguiranno la mia strada, io di sicuro proseguirò per questa strada che sento mia e mi sento davvero soddisfatto dei progressi che abbiamo fatto. Con KTM sto lavorando benissimo, con Mike Leitner mi vedo dopo ogni turno per ragionare sulla moto e sul cosa fare per migliorarla. Questo secondo me è la cosa già importante, sono molto contento di questa collaborazione che c’è". 

Avresti potuto fare qualcosa di più del 17° posto?
"
Sento questa qualifica come un’opportunità persa. Potevo essere molto più veloce ma mi sono ritrovato sempre da solo, e quando sono solo in pista la mia velocità di punta è molto più bassa rispetto a chi può sfruttare la scia. Questo è un problema, perché perdo tantissimo in rettilineo. Mi trovo meglio con la moto adesso, anche se le cose sono cambiate un po’ tra FP4 e Q1. Ho provato qualcosa in FP4 e devo dire che non ha funzionato molto, perché mi sono ritrovato quasi con troppo grip".

Petrucci: "Il vento contrario in rettilineo mi penalizza più rispetto agli altri"

Molti si sono lamentati del troppo vento. 
"Si, c’era tanto vento e questo non mi permetteva di aprire il gas come avrei voluto, perché l’anteriore si muoveva tanto. Mi sento abbastanza bene in generale perché sia ieri che oggi ho capito di aver trovato una strada, che per fortuna funziona bene per me. Penso che adesso il problema sia solo la velocità massima e domani so che perderò tanto solo in rettilineo, anche tre decimi al giro solo lì. Un po’ troppo, è un vero peccato". 

Come mai il vento ti ha condizionato così tanto?
"Perché il vento oggi era in senso contrario rispetto al rettilineo principale. Una condizione che non ha aiutato chi come me perde tanta velocità in rettilineo, perché le cose peggiorano quando il vento è contrario. In curva due il vento ti spinge da dietro, alla sei che è una curva velocissima ti spinge di lato rendendo l’anteriore molto leggero. La stessa cosa in curva 9, insomma non una situazione facile per tenere bene l’anteriore a terra. E’ stata una sorta di lotta con la moto, specialmente in FP3. Oggi ero veloce in ogni caso in quella situazione, quindi mi sono anche detto che se domani dovesse esserci questo vento potrei avere l’opportunità di fare una bella gara". 

Hai una strategia per la gara di domani?
"Di certo mi sento bene in curva e la mia strategia domani sarà stare più vicino possibile ai rivali per sfruttare la scia in rettilineo, che il punto dove soffro di più. Penso che avrò anche altri piloti che tenteranno di fare qualcosa di simile. Quando le cose vanno così, il massimo che puoi fare è tentare di adattarti, trovare una soluzione magari lavorando sul cambio. Magari frenando anche molto piacere tardi. Vorrei fare dei punti e non chiudere lontano dalla top ten, penso sia un risultato alla mia portata". 

Credi che la KTM sia più faticosa della Ducati in gara?
"La KTM non credo sia più faticosa della Ducati in gara, ma in realtà ancora non sono sicuro di questa cosa perché mi sento ancora all’inizio con questa moto. Nei test la sentivo un po’ ostica da questo punto di vista, ma adesso che il mio stile sta diventando più fluido, che l’assetto è più adatto alle mie esigenze, mi sento meglio ogni giorno. Non dobbiamo dimenticare che siamo solo io e Pol Espargarò che abbiamo cambiato moto rispetto alla scorsa stagione e lottiamo per posizioni vicine. E’ un processo abbastanza lungo, tutti gli altri, tranne i rookie, guidano le loro moto da oltre una stagione. Ci sono anche piloti che sono sulla stessa moto da 5 anni. Non voglio prenderla come scusa, ma di certo per me è solo l’inizio in sella alla KTM!".


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