Già negli scorsi mesi KTM si era lamentata della doppia casacca vestita da Bradl: quella di collaudatore e quella di pilota (quasi) a tempo pieno, vista la lunga assenza di Marquez. In altre parole, Stefan avrebbe dei benefici perché può fare i test e poi correre, cosa non concessa al resto dei piloti (eccetto quelli con concessioni).
Alberto Puig, team manager di Honda, è intervenuto sulla questione e, come al solito, non ha avuto peli sulla lingua: “non lo capisco molto. Dicono che abbiamo un vantaggio quando siamo senza pilota, è una contraddizione in termini - ha dichiarato a DAZN Spagna - Abbiamo dovuto agire così perché non c'era nessun altro, non trovi per strada un pilota in grado di guidare una MotoGP. Non avevamo scelta e non immaginavamo che Marc sarebbe stato fuori per tutto l'anno. Non vale la pena parlarne, è ridicolo. Non so cosa ne pensano gli altri costruttori, ma bisogna pensare a vincere e non al nostro collaudatore".