Tu sei qui

MotoGP, Battistella: "Wild card per Dovizioso? Solo con un progetto per il 2022"

Parla il suo manager: "Andrea ha voglia di tornare, al 90% il prossimo anno correrà in MotoGP. Ora lo vedo più sereno. Dopo il test parleremo con Aprilia"

MotoGP: Battistella:

Era dal GP di Suzuka del 2002 che il nome di Andrea Dovizioso era presente nel motomondiale. Il pilota di Forlì per 19 anni ha preso parte a tutte le gare, senza saltarne nessuna. Domenica scorsa, però, in Qatar non c’era. Dopo l’addio a Ducati si è preso una pausa dalla MotoGP, anche se fra meno di due settimane ha in programma un test a Jerez, sull’Aprilia.

Se il Dovi era assente, nel paddock era presente il suo manager Simon Battistella, che sta seguendo sul campo un altro suo pilota, Lorenzo Baldassarri, che corre in Moto2 con  la MV Agusta del team Forward. “Ho provato una sensazione strana a non vedere per la prima volta nelle FP1 sugli schermi il nome di Andrea Dovizioso, che di solito era il primo - racconta Battistella - Ho fatto anche una foto. Poi ho vissuto la gara in maniera completamente diversa, non avevo quelle tensione, emozione, agitazione, ero un semplice spettatore, non avvertivo quella carica agonistica che hai quando segui un pilota con cui lavori. Magari ho capito di più di questa gara che delle altre” scherza.

Fra qualche giorno rivedremo Dovizioso su una MotoGP. Come è nato il test con l’Aprilia?
Semplicemente mi ha chiamato Massimo Rivola per sapere se Andrea avesse piacere di girare con l’Aprilia a Jerez e Dovi ha risposto: perché no? Ha voglia di tornare in moto, anche per tenersi in allenamento”.

Questo test deciderà il futuro di Dovizioso?
Fare test dà sempre dei riscontri, positivi o negativi che siano. Io penso che in questo caso saranno solo positivi, perché alla fine abbiamo già visto, in questa gara ma anche lo scorso anno, che la moto ha delle qualità, è nata bene. Non ho lo minima idea a cosa potrà portare questo test, tutto dipenderà dal progetto per il futuro. Come sempre ha detto Andrea, il progetto è tutto, vuole tornare ma a delle condizioni”.

Perché non organizzarlo prima? C’erano già stati contatti sia con Aprilia che con Yamaha.
Andrea ha preferito non avere vincoli con un marchio per tutto l’anno in modo da potere fare motocross e rilassarsi  Ecco perché è più semplice dire di sì a un singolo test che a un impegno per l’intera stagione”.

Lavoriamo per ipotesi: una wild card in questa stagione sarebbe possibile e a quali condizioni?
Può avere un senso nel momento in cui si parla di un progetto a cui Andrea aderisce per il futuro. A quel punto, in funzione dello sviluppo, un fine settimana di gara potrebbe dare dei riscontri molto più precisi di quelli di un test. Però sarebbe solo in funzione di questo”.

Dopo questo test vi siederete subito a un tavolo con Aprilia per parlare del futuro?
Intanto sarà interessante valutare i riscontri sia del pilota sia della squadra, poi sicuramente ci siederemo per fare delle valutazioni. Potremmo farlo anche subito, non vedo perché attendere. La squadra si aspetta un feedback dal pilota ed è giusto darlo il prima possibile”.

Come stai vedendo Andrea in questi mesi lontano dalla MotoGP?
Sempre più sereno e spensierato. È più leggero.

Gli manca la MotoGP?
Alcuni aspetti sicuramente sì, perché a lui piace andare in moto. Ce ne sono molti altri che probabilmente non gli mancano, sono quelle cose che tutti i piloti accettano pur di fare quello che amano. La MotoGP è stata la sua vita dal 2002 e la adora”.

Quante sono le probabilità di vederlo in pista nel 2022?
Io direi che sono alte, il 90%. O almeno lo spero (ride). È comunque ancora presto per parlarne, non è un anno in cui scadranno tutti i contratti quindi le cose non si stanno ancora muovendo. C’è tutto il tempo per valutare un eventuale interesse delle squadre”.

 

Articoli che potrebbero interessarti