Il rombo dei motori di chi è già in pista lo senti in lontananza già mentre varchi l’ingresso del circuito. Il tempo arrivare nel retro box e sei già in tuta. Quando non stare più nella pelle significa esattamente l’esatto contrario. Ed è allora che inizi a provare sensazioni che conosci bene: adrenalina, tanta, ma anche un po’ di strizza. Perché entrare in pista in sella ad una moto da 217 cv e che ha nel suo DNA diversi mondiali Superbike un po’ intimorisce. Quando imbocchi la pitlane, finalmente l’ adrenalina si trasforma: dalla paura all’ansia da prestazione. Provano le stesse emozioni i piloti professionisti? Chissà... quel che è certo è che il ruggito, ma ancora più i colpi di maglio che ti accorciano le braccia in frenata ti liberano dalle emozioni permettendoti di fare ciò che sai fare, al tuo livello: guidare una moto di alte prestazioni. Ed è esattamente qui, quando senti nitidamente che l’avantreno lotta costantemente per restare giù, un po’ sfruttando l’elettronica, un po’ l’aerodinamica, che inizi a godere.
I primi giri con l’Aprilia RSV-4 2021 sono talmente assurdi che devi rallentare per ragionare e riordinare le idee. Perché dopo le prime curve, quando pensi - ecco, qui ho sbagliato! - lei dopo un ingresso leggermente lungo in staccata ti fa egualmente centrare il punto di corda. E' l’Aprilia che in quel momento ti prende per mano e ti tira fuori dai guai. La reazione è un sorriso, sotto al casco, che alla prossima frenatona ti fa togliere altri 20 metri al cartello della staccata dei 200. E lei è lì, perfetta che ti porta dentro la curva ad una velocità che non immaginavi possibile. Così inizi a prenderci davvero gusto, i sensi si acuiscono ed a quel punto entri in sintonia con la belva, che è nata solo per andare forte in pista., mica per passeggiare.
La paura di non essere all’altezza, lascia spazio alla concentrazione, l’adrenalina si trasforma nel carburante - o è una droga? - che porta all’ estasi motociclistica. Giro dopo giro forzi sempre di più e per quanto sia importante essere in forma per girare in pista su una moto con tanta potenza. La RSV4 2021 ti aiuta. Come ci riesce? Come può essere ancora migliorata? Un po’, sicuramente è l’ottima protezione aerodinamica, una posizione in sella poco costretta che riesce a farti assumere un controllo tale da farti avere voglia di spingere sempre di più.
Così i dubbi spariscono e, alla sera, stanco ma soddisfatto dopo il track day, il primo pensiero che ti viene in mente è: devo rifarlo al più presto. I timori e le paure di confrontarti con te stesso e con lei, la RSV4 te li ha fatti passare ed anche se non hai girato forte come sa fare Biaggi con la stessa moto, adesso sai che ad ogni uscita potrai migliorare. Perché lei non ha limiti o quasi, ma il bello è che ti aiuta ad esplorare e soprattutto a battere i tuoi.
Come è fatta nel dettaglio la nuova Aprilia RSV4 2021 potete leggerlo QUI, mentre queste sono tutte le sensazioni che ha saputo regalarci in sella tra i cordoli di Misano.
Aprilia RSV4 2021 - Quanto è cambiata?
L’Aprilia RSV4 è una moto nata nell’ormai lontano 2009, almeno nella versione stradale. Nata per vincere in pista, ci è riuscita perfettamente conquistando mondiali in SBK, arrivando anche a debuttare in MotoGP sotto mentite spoglie e soprattutto ha tracciato una vera linea tra il prima e il dopo. Ha stabilito un nuovo riferimento per la categoria all’epoca e negli anni Aprilia è riuscita costantemente a migliorarla. Non l’ha mai stravolta, non è mai stato necessario. Ma ha sempre lavorato sui suoi punti forti rendendoli ancora migliori e sui deboli, arrivando a sfiorare l’eccellenza assoluta in tutte le aree. Per il 2021 l’obiettivo era compiere un bel balzo in avanti dal punto di vista estetico e soprattutto rendere più facile una moto dal limite elevatissimo.
Per quanto riguarda l’estetica, l’obiettivo è stato centrato perché in questa nuova incarnazione la RSV4 adotta una firma luminosa a Led spettacolare, che richiama quanto già visto sulla RS660 ed esalta le linee spigolose del frontale della moto. Le winglet sono adesso integrate meglio nel design complessivo e possiamo garantirvi che vista dal vivo, anche l’effetto ‘vassoio’ che generano in foto, è totalmente attenuato dall’insieme delle forme. E’ ricercatissima nei dettagli e l’ispirazione alla MotoGP si nota dal maggiore sbalzo tra la ruota anteriore e la parte bassa della carena, una tendenza che si sta affermando sempre di più tra i prototipi e nata dall’esigenza di offrire meno resistenza aerodinamica nei cambi di direzione.
I dettagli di ispirazione MotoGP sono anche altri ed ovviamente spicca alla vista il nuovo forcellone rovesciato. E’ più rigido del 30% rispetto al precedente ed è anche più leggero di 600 gr, che non sono pochi quando si tratta di masse non sospese così in basso. Ma è soprattutto una vera gioia per gli occhi, una realizzazione raffinata che assolutamente non avrebbe sfigurato su una MotoGP. Chapeau ad Aprilia per la qualità e la cura del dettaglio che si vede anche e soprattutto nel modo in cui è realizzato questa sorta di opera d’arte su due ruote. Quando sali in sella poi noti tutte le altre aree su cui ha lavorato Aprilia per far compiere a questa moto un balzo in avanti. La strumentazione è stata ridisegnata ed ora il menu di navigazione tra le tantissime funzioni del TFT è più intuitivo anche per chi non è particolarmente a proprio agio con la tecnologia. E su questa moto di tecnologia davvero non si sente la mancanza.
Sulla carta la posizione di guida è leggermente più bassa, anche per consentire una maggiore protezione aerodinamica. Quando abbassi la testa sotto il cupolino, avverti bene il lavoro fatto dagli ingegneri Aprilia, perché il serbatoio è stato ‘scavato’ per inserire meglio la testa in posizione perfettamente aerodinamica e per quanti dubbi si possano avere, basta affrontare il primo rettilineo a gas spalancato ben inseriti in carena per scoprire che anche un pilota alto 190 cm è ben protetto e soprattutto si stanca poco. Il serbatoio è anche più stretto di circa 3,5 cm nel punto di contatto con le braccia e tutte queste piccole modifiche ti permettono letteralmente di integrarti perfettamente con la moto, di sfruttare al massimo la sua protezione aerodinamica e soprattutto di non stancarti mentre lotti per restare in sella ad oltre 250 km/h. Non sei di certo in poltrona, ma tra le sportive moderne sei senza dubbio seduto in prima classe.
Aprilia RSV4 2021 - Come rendere facile una belva da 217 cv? Basta chiedere ad Aprilia
Definire ‘facile’ una SBK così è oggettivamente ardito. Le prestazioni sono talmente elevate da poter intimidire anche il motociclista più esperto. Ma è proprio qui che viene il bello, perché per quanto la vetta rappresentata dal potenziale velocistico di questa RSV4 sia elevatissima, lei sembra quasi porgerti una scala di emergenza su cui salire un gradino alla volta. L’elettronica può essere ovviamente personalizzata in tutti i modi, ed è quindi facile cucirsi addosso i vari livelli di intervento per poi lentamente abbassarli fino a provare l’esperienza nuda e cruda di guidare una moto del genere con l’elettronica regolata quasi al minimo.
Il quasi lo lasciamo, perché è difficile immaginare di poter davvero divertirsi con 217 cv e senza un minimo di rete di salvataggio. E’ l’insieme rappresentato dalla ciclistica, che come sempre è semplicemente sopraffina, ed il motore che in questa versione guadagna l’Euro5, mantiene la stessa potenza della versione precedente, ma mette sul piatto una bella dose di coppia in più dove serve. Non è di certo un motore dolce, ma basta poco per prendere confidenza con il suo potenziale e poi iniziare ad esplorarlo.
Facile non lo sarà mai insomma, ma adesso ci sentiamo di dire che la RSV4 può accompagnare per mano il pilota fino ad esplorare tutti i suoi limiti. Quelli della moto sono talmente elevati da immaginare che solo un ristrettissimo gruppo di piloti al mondo sarebbe in grado di esplorarli davvero. Per tutti gli altri, adesso c’è la consapevolezza di poter avere una moto che passo dopo passo sposta i riferimenti sempre più in alto. Un’asticella virtuale che si alza ogni volta che vai in pista, lasciandoti sempre un gusto incredibile ogni volta che vedi il cronometro darti sempre più soddisfazioni. Magari non sei un pilota iscritto ad un campionato, ma vuoi mettere l’adrenalina di scoprire di essere anche tu in grado di girare su certi tempi su piste che prima ti mettevano quasi paura a guardarle?
Tutto perfetto, o quasi
Unica nota stonata di un progetto davvero splendido è la scelta di Aprilia di abbandonare il titanio per l’impianto di scarico e tornare all’acciaio. Esteticamente il risultato è ugualmente apprezzabile, ma la bilancia dice che questa scelta comporta un aggravio sulla bilancia di 3 kg circa. In sella non si sentono tutti soprattutto per il lavoro svolto sul forcellone, Ma trattandosi dell’eccellenza totale su due ruote, sarebbe stato forse giusto spingere l’asticella ancora più su restando fedeli al titanio. Il prezzo della versione Factory della RSV4 è di 25.999 euro, e trattandosi di un prodotto premium, avremmo voluto un approccio ‘premium’ anche in questa area. La RSV4 che potremmo definire invece standard costa 20.999 euro, ed in questo momento è la moto più 'economica' tra quelle che superano la soglia dei 210 cv.
Per il nostro test in sella alla nuova Aprilia RSV4 2021 abbiamo utilizzato:
STIVALI DAINESE TORQUE D1 IN BOOTS