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MotoGP, Marc Marquez: cosa c'è dietro allo 'stop' al suo rientro al GP del Qatar

IL RETROSCENA - L'8 volte iridato si è messo nelle mani di specialisti fuori dell'ambiente che per curarlo hanno voluto carta bianca ed ora Marc è ostaggio delle loro decisioni

MotoGP: Marc Marquez: cosa c'è dietro allo 'stop' al suo rientro al GP del Qatar

Marc Marquez non sarà in Qatar. O meglio, probabilmente arriverà nei prossimi giorni ma sarà solamente una toccata e fuga per la seconda dose di vaccino e probabilmente non metterà neppure piede nel circuito di Losail. Solo fino a qualche giorno fa la sua partecipazione al Gran Premio sembrava scontata, invece dovrà ancora aspettare. Il 12 aprile avrà un altro controllo medico e si saprà di più, ma nemmeno la sua presenza a Portimao può essere scontata.

Eppure il campione spagnolo, dopo le giornate di test a Barcellona e Portogallo, sembrava sulla rampa di lancio per i Gran Premi, ma i dottori sono stati di un altro parere. Cosa è successo? Torniamo al 12 marzo, quando Honda con un comunicato ufficiale aveva annunciato che Marc aveva avuto il via libera dei dottori per tornare ad allenarsi in moto.

Marquez non aveva perso tempo, prima una giornata in un kartodromo su una minimoto per verificare che fosse tutto a posto senza stressare il braccio, poi è passato ai calibri più pesanti, se così si può dire. Ha scelto due piste da Mondiale, veloci e impegnative come il Montmeló e Portimao, si è presentato con la RC213V-S (la MotoGP stradale di Honda) e con il suo capotecnico Santi Hernandez nel box.

Come è andata? Bene. Alberto Puig ha dichiarato che “Marc è stato veloce”. E non si è neanche risparmiato con i giri, sembra che abbia superato in tutte le giornate i 50. Tutto bene? Nell’ottica del pilota sì, in quella dei medici no. Semplicemente, quando i dottori gli hanno dato il via libera non pensavano che Marc l’avrebbe inteso in quel modo. Sarebbe dovuto ripartire a guidare con più calma, non iniziare un tour de force in preparazione della gara. Così, quando i medici di Madrid che lo avevano operato hanno saputo l’interpretazione data da Marquez lo hanno subito riportato a miti consigli.

Dopo tutto quello che era successo dopo la prima operazione, il ritorno affrettato a Jerez, il secondo intervento e l’infezione, Marc e il suo staff avevano deciso di affidarsi a professionisti esterni al mondo sportivo. Dottori non abituati ad avere a che fare con i piloti e con i loro recuperi record, quindi hanno e stanno trattando Marquez come un ‘normale’ paziente, senza essere in soggezione o timore di dirgli un no.

Hanno le palle” li ha descritti una persona molto vicina al campione spagnolo. Quindi si fa come dicono loro, al costo di perdere qualche gara in più del previsto. Del resto ora la cosa più importante è tornare in pista in perfette condizioni, pensando solo a incantare sulla sua Honda come era abituato, lasciando tutti i brutti pensieri sepolti nel passato.

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