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MotoGP, Bastianini: "Se fossi stato più calmo sarei andato in Q2, ero nervoso"

"Le sensazioni sono state incredibili, sono un po' rammaricato di non essere passato in Q2 per cinque millesimi". Luca Marini: "Non sono molto felice del mio giro, non ho ancora capito perché io sia il più lento tra le Ducati"

MotoGP: Bastianini:

Archiviata la prima qualifica in classe regina per Enea Bastianini e Luca Marini. Entrambi i rookies di casa Esponsorama non hanno guadagnato l’accesso alla Q2. Bastianini partirà 15esimo. Il romagnolo ha completato il suo best lap in qualifica in 1'53.733, per soli cinque millesimi, contro il tempo segnato da Joan Mir, non è entrato in Q1. Per quanto riguarda invece Luca Marini, il numero 10 partirà dal fondo della griglia di partenza, 20esimo.

Le sensazioni sono state incredibili – ha esordito Enea – dopotutto è stata la mia prima qualifica in MotoGP. Sono molto contento per il risultato di oggi, ho guidato meglio che ho potuto anche se ci sono state delle sbavature in alcune curve, per ora è normale”.

Sei pronto per domani?
“Sì, sono pronto!”.

Non sei entrato in Q2 per cinque millesimi. È più un rammarico o più una gioia aver fatto questo tempo?
“Per come sono fatto io è più un rammarico. Però ci sta. Magari se tornassi indietro farei qualcosa di diverso, tipo chiudermi un po’ più sul rettilineo, sarebbe bastato per recuperare cinque millesimi. Non posso non essere contento della mia qualifica. È andata così ma penso di poter essere soddisfatto”.

Ti immaginavi che sarebbe andata così la tua prima qualifica?
“Sì, in realtà pensavo anche un po’ meglio. Ho fatto qualche sbaglio e sicuramente sarei riuscito a passare in Q2 se fossi stato più calmo. Ero un po’ agitato e nervoso perché era la prima volta in MotoGP. È andata bene così”.

Prima hai detto che Nakagami ha fatto l’ultimo giro in regime di bandiera gialla. Dopo la qualifica sei andato in direzione gara”
“No, mi avevano segnalato che sembrava avesse fatto un giro con la bandiera gialla. In realtà, Martìn era caduto  dietro di lui, quindi era tutto regolare. Io nel dubbio ero già pronto per entrare in Q2”.

Marini: "Sono curioso di vedere i dati di Pecco, la mia qualifica sarebbe potuta andare meglio"

Non sono molto felice del mio giro – sono state le parole utilizzate da Marini per riassumere la prestazione di oggi – Per la prima uscita avevo programmato di seguire qualche pilota ma mi sono ritrovato da solo. Il giro sarebbe potuto andare meglio, ci ho lavorato molto con la squadra. La moto adesso è ok e ne sono contento, penso che non dobbiamo cambiare nulla. In fondo, il passo è simile a quello degli altri piloti”.

Durante le FP3 era molto caldo ma il tuo passo era buono, nelle FP4 invece sembra che il tuo ritmo fosse calato. Cosa è successo?
“Nelle FP3 ho messo una gomma morbida nuova e per questo ho fatto dei buoni tempi. In FP4 ho messo le gomme usate e in realtà il passo di tutti si è alzato. Penso che anche per la gara sarà difficile girare costante in 1’54’’ alto, anche per i più veloci. Bisognerà cercare di girare in 1’54’’, le condizioni cambiano sempre, c’è la scia, la gomma davanti si scalda... Non so come potrà essere ma il piano per il ritmo è questo. Penso che anche gli altri nelle FP4 abbiano avuto più difficoltà”.

Tra tutte le Ducati sei quello che fa un po’ più fatica, te lo aspettavi?
“Sinceramente non abbiamo capito perché. Se siamo tutti senza scia io ed Enea andiamo alla stessa velocità. Forse solo alla fine, quando si esce dalle tribune, essendo un po’ più alto prendo più aria mentre Enea guadagna 1 o 2 km/h. Le ufficiali, utilizzando l’abbassatore, riescono ad uscire più forte dalle curve. La loro moto è più aereodinamica e vanno più veloce anche sul dritto. Comunque, nei giri in cui anche io sono in scia più o meno siamo simili. Questo è quello che risulta vedendo i dati”.

Ieri hai detto che avresti confrontato i tuoi dati con quelli di Jack e Pecco, ne hai già approfittato?
“Ancora non abbiamo avuto modo, ho guardato solo i dati di Enea. Sono curioso di vedere il giro di Pecco perché è stato incredibile. Alla fine, le differenze delle moto un po’ si sentono e bisogna capire le cose che mi servono personalmente per migliorare. In molte cose la mia moto è diversa dalla ufficiale quindi è più semplice guardare i dati di Enea”.

Alcuni piloti si sono lamentati di esser stati disturbati dal vento contrario, lo hai percepito anche tu?
“No, qui c’è sempre vento e più o meno è sempre così. Non ne ho sentito particolarmente di più rispetto al solito. Nei test ce n’era molto di più secondo me. Alla fine, molto dipende molto da come esci e come arrivi nelle curve. In MotoGP non è facile perché la moto si scompone molto in uscita di curva o quando vai sui cordoli. Magari qualcuno ha percepito qualcosa in più. Per me era come al solito in Qatar”.

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