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Marini: "In MotoGP è tutto al limite, sto vivendo qualcosa di molto speciale"

"Andando avanti penso che diventerà normale essere un pilota MotoGP. Dopo il Qatar per i rookies sarà tutto più difficile perché non abbiamo girato in altre piste".    

MotoGP: Marini:

Il Gran Premio del Qatar sarà il battesimo del fuoco per i rookies del team Esponsorama Avintia. Luca Marini ed Enea Bastianini si apprestano a scendere in pista per la loro prima gara in classe regina. Uno degli obiettivi della stagione sarà conquistare il titolo di miglior debuttante in MotoGP, mentre il target a breve termine sarà riuscire a completare nel miglior modo possibile la prima gara dell'anno.

“Mi piacerebbe capire diverse cose, come per esempio in che modo completare un giro nelle qualifiche - ha dichiarato Luca - in MotoGP è abbastanza difficile rispetto alla Moto2. Durante i test non ho mai fatto una simulazione dei tempi di qualifica. Qui in Qatar è freddo, la temperatura non è perfetta e per me sarebbe importante fare un secondo giro perché ho bisogno di più tornate per riscaldare le gomme. Inoltre, vorrei capire come si svolge davvero una gara di MotoGP. In Moto2 conosco le sfumature della gara, a due giri dall’inizio tutti iniziano a spingere e provano a superare gli altri piloti. A metà gara, quando tutti hanno più o meno lo stesso ritmo diventa difficile recuperare decimi e alla fine, se hai ancora qualcosa, spingi di nuovo. Non so se in MotoGP sia la stessa cosa, penso più o meno di sì. Voglio capire se bisogna spingere in ogni giro della gara o se bisogna gestire la gomma posteriore”.

Hai avuto modo di parlare di questi aspetti con Valentino o con Pecco?
“Sì, abbiamo parlato un po’ in generale delle gomme, delle linee da seguire qui in Qatar. Non abbiamo parlato di qualcosa in particolare, gli ho fatto delle domande per organizzare la mente e per capire meglio delle situazioni”.

Quali sono le differenze tra una Moto2 e una MotoGP?
Secondo me quando Triumph si è inserita in Moto2 c’è stata una bella differenza rispetto a prima. Se vediamo Pecco, Franco e Zarco sono molto forti, adesso le cose sono un po’ più particolari. Le gomme sono più simili tra le due categorie, non è proprio la stessa cosa delle Michelin ma in alcuni casi sono simili. In Moto2 ora si può lavorare anche sull’aspetto dell’elettronica, come per esempio sul freno motore. In MotoGP è tutto più complicato e più al limite, ma in linea di massima ora in Moto2 puoi capire meglio come funzionano le cose e acquisire più confidenza per migliorare la tua resa in pista”.

Pensi che sarai più nervoso del solito sabato sera?
“Conoscendomi no, però lo spero perché comunque è veramente una grande cosa essere qui. Oggi al briefing eravamo tutti seduti insieme a parlare dei vari cambiamenti che ci sono stati nel regolamento ed è stato bello capire dove fossi. Quello che sto vivendo è speciale e penso che man mano lo interiorizzerò sempre di più fin quando diventerà normale essere un pilota di MotoGP”.

Cosa è più importante nella prima gara o terminare il Gran Premio?
“Se fai risultato vuol dire che l’hai terminata la gara! Bisogna cercare di fare il meglio possibile, sarebbe importante arrivare fino in fondo. Se penso alla gara d’esordio di Zarco in cui stava conducendo la gara e poi è caduto ha dimostrato tanto. Bisogna bilanciare le due cose. Abbiamo la fortuna che la settimana prossima ci sarà di nuovo gara qui, in una delle due devo cercare di raggiungere il miglior risultato possibile. Nella prima gara magari capirò come bisogna gestire le gomme e l’elettronica e poi magari nella seconda gara avrò le idee più chiare”.

Pensi sia un vantaggio correre sulla stessa pista la prossima settimana visto che avete avuto l’occasione di fare solo pochi giorni di test?
Lo svantaggio è che ho avuto pochi giorni sulla moto. L’anno scorso i rookies hanno avuto la possibilità di fare dodici giorni di test prima della gara, noi invece nei abbiamo fatti cinque. Fare due gare nella stessa pista, in più favorevole alla Ducati, per noi rookies ci darà una mano. Quando cambieremo pista diventerà difficile perché abbiamo girato solamente in Qatar con la MotoGP”.

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