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MotoGP, Bastianini: "Avrei voluto seguire Stoner per imparare a guidare la Ducati"

"E' il mio idolo, ora in pista seguo Miller perchè ha uno stile simile al mio. Il titolo Moto2 appartiene al passato ma mi aiuta a pensare che in futuro diventerò forte anche qui"  

MotoGP: Bastianini: "Avrei voluto seguire Stoner per imparare a guidare la Ducati"

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Enea Bastianini non è solo l'iridato uscente della Moto2, ma anche un pilota molto dotato tecnicamente e coraggioso. E' visto come uno degli emergenti della categoria e per questo la Ducati gli ha messo gli occhi addosso.

 

“Sono contento di iniziare questa avventura e cercherò di affrontarla nel migliore dei modi - ha esordito Enea - Spero di divertirmi e credo che ci sarà molto lavoro da fare e partire piano piano. Mi piacerebbe subito fare qualcosa di buono ma dobbiamo rimanere concentrati e portarla a casa”.

 

Cosa pensi di dover cambiare per essere meglio?
“Dovrò imparare dai migliori in MotoGP. Mi servirà seguire i ragazzi in pista, penso che dovrò migliorare passo dopo passo, gara dopo gara. Dovrò adattare il mio stile alla categoria perché è completamente diversa rispetto alla Moto2. In Qatar 1 e Qatar 2 vedrò se potrò andare più veloce”.

Sei andato molto veloce nei test, hai avuto modo di confrontare i tuoi dati con quelli degli altri piloti Ducati?
“Sì, ho confrontato i miei dati con quelli di alcuni piloti Ducati visto che siamo in sei. Miller secondo me è il migliore da seguire perché guida in modo simile a me. La cosa più difficile per me ora è rilasciare i freni e quando Jack lascia i freni poi apre subito il gas. In Moto2 è molto diverso perché se apri il gas vai fuori. Per adesso è la cosa più difficile da capire e da applicare per me”.

I rookies negli ultimi anni hanno sempre fatto molto bene dall’inizio della stagione. Pensi di poter essere già nel gruppo dei primi dieci?
“Ci proverà, al momento la cosa più importante è capire come funziona la gara e l’usura della gomma. Mi hanno detto che qui si gioca molto di tattica quindi ci vorrà tempo per adattarmi. Poi magari domenica mi trovo bene e riesco subito a battagliare per le posizioni che contano. Io lo spero, ma penso che ci vorrà un po’ prima di stare davanti”.

Dopo tutti questi mesi cosa ti è rimasto di essere Campione del mondo Moto2?
Appartiene un po’ al passato ma è una cosa che sarà sempre indelebile per me. Questa cosa mi fa forza e mi aiuta a far bene. Mi fa pensare che in futuro riuscirò ad essere forte anche in MotoGP”.

Fai un paragone tra l’emozione della tua prima gara in Moto3 e quella prima della MotoGP.
“Quella della prima volta in Moto3 non la dimenticherò mai e penso che nemmeno quella di domani. Non vedo l’ora che arrivino le prove libere”.

Quando eri piccolo eri bravissimo nei tuffi, cosa ti ha fatto cambiare percorso?
“Ho dovuto prendere una decisione che non è stata difficile. Ho scelto le moto”.

Cosa ti aspetti dalla prima gara e dai primi due giri?
“Non lo so, lo potrò dire dopo la gara. Credo che saranno delle emozioni forti, soprattutto vedere tutti i piloti migliori schierati in griglia e io lì in mezzo”.

Il tuo idolo era Stoner?
“Sì, purtroppo lui ha smesso di correre. Mi sarebbe piaciuto beccarlo in pista e capire come guida questa moto, anche se non è più la moto del 2007”.

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