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SBK, Ducati sfodera l’attacco due punte Redding-Rinaldi, ma il rivale non sarà solo Rea

Johnny e la nuova Kawasaki saranno gli avversari da battere, ma in Superbike inizia a tirare un vento nuovo con giovani sfidanti sul campo di battaglia

SBK: Ducati sfodera l’attacco due punte Redding-Rinaldi, ma il rivale non sarà solo Rea

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È la prima squadra factory a svelare la nuova livrea. Stiamo parlando della Ducati, che quest’oggi ha lanciato la sfida iridata togliendo il velo alla Panigale V4R versione 2021. In vista della prossima stagione, Aruba e Ducati hanno deciso di puntare su una coppia inedita, ovvero quella formata da Scott Redding e Michael Rinaldi.

Da una parte c’è quindi la conferma del britannico, ex campione del BSB, al suo secondo anno nel Mondiale, dall’altra il giovane romagnolo, vincitore della Stock1000 e con un passato tra Barni e Go Eleven. Riusciranno i due a trovare l’alchimia vincente? È quanto si aspetta Claudio Domenicali, così come Gigi Dall’Igna, che ha curato il progetto legato allo sviluppo della V4, senza scordarsi ovviamente di Stefano Cecconi, che da sette anni a questa parte continua a investire nel progetto delle derivate con la sua azienda Aruba.

L’obiettivo dichiarato è senza dubbio uno: ovvero vincere il titolo Mondiale. Facile a dirsi, un po’ più difficile a farsi, soprattutto se sul tuo cammino sei chiamato a fare i conti con un Johnny Rea, che da sette anni non lascia nemmeno le briciole alla concorrenza.

Il Cannibale parte sicuramente con tutti i favori del pronostico, potendo tra l’altro fare affidamento su una ZX-10RR di ultima evoluzione, la quale sfoggia un motore più potente rispetto al passato. La Casa di Akashi ha quindi soddisfatto le richieste del suo pilota, a cui sembra non mancare davvero nulla per centrare l’ottavo titolo consecutivo. Sarà davvero così? Lo scopriremo a maggio, quando il Mondiale scatterà a maggio.

Intanto in Superbike il vento sta iniziando a cambiare e sul campo di battaglia arrivano piloti giovani e agguerriti, intenzionati a mettere in discussione il dominio di Rea. È il caso di Toprak Razgatlioglu, che con la Yamaha punta a stravolgere le gerarchie. A Misano, in quella che era la sua prima apparizione con la R1 in Riviera, il turco ha fatto capire di voler essere della partita, tanto da insidiare da vicino Scott Redding. In quell’occasione l’alfiere Aruba fu il più veloce sul passo gara, girando costantemente sull’1’34” basso, ma Toprak risultò solo due decimi più lento, in linea con la prestazione di Michael Rinaldi, quest’ultimo il più veloce di tutti sul giro secco.

Il 2021 dovrà essere l’anno della verità per Razgatlioglu, verso cui non mancano certo le aspettative, tanto da essere prima guida in casa Yamaha. E lo stesso discorso vale anche per un certo Garrett Gerloff. Inutile girarci troppo attorno: dopo aver centrato tre podi nell’anno del debutto in Superbike, l’americano del team GRT punta ora al gradino più alto e, per quanto visto in Riviera, pista su cui mai aveva girato prima d’ora, le aspettative sono più che lecite.

Scott Redding e la Ducati sono quindi avvisati di queste due minacce. Chissà, magari Toprak e Garrett non saranno in lotta per il titolo iridato fino all’ultimo, ma c’è il rischio concreto di trovarseli davanti in diversi weekend gara a portare via punti pesanti nella corsa Mondiale. Infine non scordiamoci nemmeno della Honda con Alvaro Bautista. Siamo dell’idea che Alvaro e la CBR 1000 RR-R vogliano riscattare un 2020 dal retrogusto amaro.    

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