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Prova video Opel Mokka-e: la Mokka che da’ la scossa

Dopo la versione “termica” abbiamo provato la Mokka-e, godendo di una vettura piacevole da guidare, grazie alla brillantezza dell’accelerazione e alla silenziosità, e che mantiene le promesse di autonomia

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Di Eugenio Mosca

Nuova Opel Mokka fa da testimonial al nuovo corso Opel e strizza l’occhio al futuro sdoganando quello che sarà il nuovo volto del marchio tedesco. Un frontale d’impatto, denominato “Vizor”, che riprende in chiave moderna l’immagine di un’autentica icona di casa Opel: la Manta degli anni ‘70. Non la solita calandra, ma un pannello superiore lucido e in pezzo unico che integra al centro il nuovo emblema del fulmine (l’Opel Blitz) e ai lati i sottili fari a LED, completando il design orizzontale che trasmette l’idea di una vettura ben piantata a terra. Ma anche un’immagine audace e moderna, che ben si addice alla Mokka-e, la versione 100% elettrica che indubbiamente interpreta le tendenze future di mobilità sostenibile a impatto zero, che va a completare la gamma della nuova generazione del B-SUV di Russelsheim.

FILOSOFIA TEDESCA

Ma non si tratta semplicemente di stile, perché con nuovo Opel Mokka il messaggio lanciato da Russelshiem è forte e chiaro: la percezione deve essere quella di un’automobile tedesca, semplice ma al tempo stesso efficiente e innovativa, in grado di regalare piacere di guida ed essere accessibile. Una filosofia tradotta tanto nelle linee esterne quanto all’interno. L’andamento delle fiancate, con linee pulite, quasi minimaliste, ma con proporzioni azzeccate e senza fronzoli, contribuisce a dare l’idea di compattezza. Grazie a sbalzi contenuti, con il passo aumentato di 2 cm mentre la lunghezza è diminuita di 12,5 cm (4,15 mt), e al design aggressivo dei cerchi in lega da 16” fino a 18”.

EFFETTO “DETOX”

Uno stile che prosegue anche all’interno, dove si percepisce la buona qualità dei materiali e spicca il design sobrio, ordinato e moderno, caratterizzato dal “Pure Panel” orientato verso il guidatore che introduce il posto guida digitale della nuova era. Anche in questo caso non si tratta solo di estetica ma soprattutto di funzionalità. I tecnici Opel hanno infatti realizzato un elemento unico che integra due ampi schermi, rispettivamente da 12” il quadro strumenti e da 10” quello centrale, ed essenziali, dove compaiono solo le informazioni utili in quel momento di marcia, così da essere immediatamente comprensibili limitando le distrazioni. Non a caso i designer Opel lo definiscono effetto “digital detox”, cioè disintossicante. Sempre per limitare le distrazioni, infatti, i comandi delle funzioni importanti avvengono ancora tramite pulsanti, senza dover navigare attraverso una giungla di sottomenu. Naturalmente non manca la dotazione infotainment, che comprende i sistemi Multimedia Radio e Multimedia Navi con schermo touch a colori da 7 pollici e il top di gamma Multimedia Navi Pro con schermo touch a colori ad alta risoluzione da 10 pollici.  A bordo si può apprezzare la buona qualità dei materiali, sia a livello di plastiche al tatto sia come rivestimenti dei sedili, con quelli anteriori contenitivi e pure con la funzione (optional) riscaldante e massaggiante (quello conducente), in Alcantara oppure pelle e tessuto, mentre nel vano della console centrale si possono ricaricare i telefoni compatibili induttivamente (wireless).    

PIATTAFORMA UNICA E FRUIBILE

L’utilizzo della piattaforma CMP ha agevolato i tecnici di Russelsheim, dato che questa vanta una particolare fruibilità che consente l’allestimento di varie tipologie di vetture (peraltro utilizzando la stessa linea di montaggio a vantaggio della flessibilità di produzione), compresa la versione elettrica, che ovviamente necessità degli spazi per l’alloggiamento delle batterie, senza sacrificare gli spazi interni. Infatti l ’abitabilità interna della Mokka-è rimane buona sia all’anteriore che al posteriore, così come lo spazio del bagagliaio, 350 lt che possono diventare 1.105 lt (perfettamente fruibili come piano) con lo schienale dei sedili posteriori abbattuto. Le note negative relative alla presenza delle batterie riguardano la mancanza della ruota di scorta e il peso superiore di tre quintali rispetto alle versioni con motore termico. Per contro va detto che in fase progettuale i tecnici Opel hanno effettuato un accurato studio, con programmi a computer, per ottimizzare la disposizione delle lamiere ad alta resistenza, riuscendo a togliere fino a 120 kg di peso dalla scocca rispetto alla generazione precedente incrementando contemporaneamente del 15% i valori di rigidezza. Un dato che, unitamente all’accurato studio aerodinamico che ha fruttato un miglioramento del CX da 0,35 a 0,32, contribuisce a limitare il consumo di energia e ottimizzare la dinamica del veicolo, grazie anche al lavoro di ottimizzazione della servoassistenza dello sterzo per migliorare la sensibilità.

SCATTO E RESISTENZA

A spingere la Mokka-e ci pensa un motore elettrico da 136 CV e 260 Nm di coppia, per un’accelerazione 0-100 km/h in 9 secondi e una velocità massima di 150 km/h (autolimitata). Il tutto con un’autonomia massima dichiarata di 324 Km nel ciclo WLTP, grazie alle batterie da 50 kWh che può essere ricaricata in modalità rapida fino all’80% in circa 30 minuti, presso colonnine in corrente continua a 100 kW, oppure ricaricata completamente in circa 5,15 h tramite la wallbox da 11 kW. Da segnalare la disponibilità della App My Opel, che consente di collegarsi alla vettura per gestire, in remoto, la ricarica e il precondizionamento, in modo tale da ottimizzare l’energia utilizzando questa funzione con la ricarica ancora attiva.

SILENZIO SI VIAGGIA

Subito dopo la versione top benzina da 130 CV (qui la nostra prova) abbiamo potuto provare la Mokka-e, in modo tale da poter avere un riscontro immediato tra le due vetture. Per onore di cronaca la versione elettrica l’abbiamo provata su un percorso prettamente cittadino, quello che dovrebbe essere il suo habitat naturale per eccellenza, limitando gli allunghi ad alcuni vialoni esterni. Al pari delle sorelle “termiche”, anche la Mokka-e si fa apprezzare per la posizione di guida confortevole e l’otima visibilità, sia esterna sia della strumentazione. La grande differenza, ovviamente, la si percepisce nel momento in cui si va ad accelerare, per la grande silenziosità del motore elettrico, mentre il 1.2 turbo in questa fase è un po’ “invadente”. Silenzio che si fa prezzare in ogni condizione di marcia, sia per l’insonorizzazione dell’abitacolo sia per la limitata rumorosità meccanica e di rotolamento degli pneumatici, così come per l’assenza di fruscii aerodinamici. Silenziosità che risulta ancora più “strana” quando abbiamo provato lo spunto ai semafori. In questo senso abbiamo saggiato la differenza nelle varie modalità di guida e in quella “Sport” lo spunto, e il conseguente allungo, è stato davvero scattante e brioso. Mentre nella modalità “Brake” (B), che agevola il recupero energetico, si può quasi guidare nel traffico utilizzando il solo pedale dell’acceleratore, perché appena lo si rilascia si attiva un rallentamento sensibile. Peraltro, pur non lesinando partenze scattanti e accelerate, abbiamo verificato che utilizzando questa modalità si ottiene un evidente risparmio energetico. Data la tipologia del percorso, senza tratti veloci e misti, a livello dinamico nel traffico cittadino la Mokka-e non accusa più di tanto il peso maggiore per quanto riguarda agilità, assorbimento delle asperità del fondo (prova su tratto di pavè), e frenata.

OCCHIO AGLI INCENTIVI

I prezzi di listino della Opel Mokka-e variano da 35.250 euro a 40.250, a seconda delle versioni e dotazioni, che però grazie agli incentivi statali e quelli Opel possono scendere all’interessante livello di partenza di 23.450 euro.


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