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MotoGP, Vergani: “Marquez in Qatar per podio o vittoria. E Lorenzo si annoia"

"Ho ascoltato Agostini, ma Marc se è in forma ci proverà. Petrucci e KTM non hanno ancora mostrato il vero potenziale. Dovizioso doveva firmare prima con Aprilia. È in astinenza da moto, come Lorenzo si sta annoiando”

MotoGP: Vergani: “Marquez in Qatar per podio o vittoria. E Lorenzo si annoia

Da Checa a Petrucci, passando per Stoner, Melandri,  e molti altri. Alberto Vergani è uno di quei manager che ha bisogno di poche presentazioni, dal momento che nel paddock delle due ruote ha fatto la fortuna di diversi piloti.

L’ultimo colpo è stato quello di Petrucci con KTM Tech3. Dopo essere stato scaricato dalla Ducati, non mancavano infatti dubbi e interrogativi in merito al futuro del pilota di Terni. Invece Vergani, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, piazzandolo nella squadra di Poncharal. L’avventura di Danilo con KTM è iniziata due settimane fa in Qatar, adesso c'è solo l’attesa per il via della stagione.

“Ormai ci siamo, ancora pochi giorni – ha esordito Vergani – la prossima settimana partirò anch’io per il Qatar in modo da essere al fianco di Danilo per la prima gara della stagione con KTM. C’è tanta attesa da parte sua per questa nuova sfida e io sono fiducioso in merito al suo potenziale, dato che Petrucci è un pilota forte, nonché uno dei pochi a vincere negli ultimi due anni”.

Alberto, nei test di Losail pare che Danilo abbia faticato a trovare la giusta strada con la KTM. È così?
“Lui era abituato alla Ducati, che gli consentiva di mettere la moto di traverso, mentre la KTM ha molto più grip e sotto questo aspetto fatica un po’ di più. I test li considero però particolari, perché poi in gara cambia sempre la situazione. L’anomalia di questa stagione è che i piloti arriveranno alla gara con soli tre giorni di test e Danilo lo farà su una moto che non ha mai guidato prima di quest’anno. Io però lo conosco, lui è uno tosto, che ha l’incazzatura propositiva per fare bene. È meglio partire per poi compiere un passo alla volta, anziché partire ed essere già arrivati. Di sicuro quanto visto nei test non corrisponde al reale potenziale"

Il nostro Carlo Pernat, in un recente Bar Sport, ha dichiarato che Petrucci lo ha deluso.
“Carletto lo conosciamo (sorride). Il Qatar è una pista Ducati e sono convinto che potrà fare bene. Petrucci a una prima presa di contatto con la KTM e fino ad oggi non ha mai cercato il tempo. La sua priorità era infatti quella di trovare la giusta posizione sulla moto, concentrarsi poi sulla distribuzione dei pesi, e trovare la fiducia con la moto. Tra l’altro anche Oliveira e Binder hanno faticato”.

Non c’è quindi da preoccuparsi.
“Direi proprio di no, perché la stagione non si vince in Qatar. Danilo è carico, sereno ed entusiasta e questo era il cambiamento che ci voleva. Ne aveva proprio bisogno. È un po’ come quando cambi macchina. Lui in Ducati si trovava bene, però la novità ti porta sempre qualcosa di nuovo. Sono quindi convinto che con questa moto mostrerà il suo potenziale, anche perché KTM ha creduto molto in lui”.

Petrucci ha un anno con opzione con KTM. Ci sono però giovani come Gardner che puntano al salto di categoria nel 2022.
“Giusto, però non bisogna avere fretta. Serve compiere un passo alla volta. A KTM piace Petrucci, perché è un pilota forte, ma al tempo stesso anche solare e gran lavoratore”.

Parliamo del suo ex compagno, ovvero Dovizioso. Ti ha sorpreso il suo approdo in Aprilia?
“Ha visto la moto competitiva e ha preso la palla al balzo. Che dire di Dovi, io ovviamente non sono in lui, però se fossi il suo manager l’avrei fatto firmare prima. Non aveva senso aspettare così a lungo. Se la voglia era quella di tornare, avrebbe potuto firmare il giorno dopo finita la scorsa stagione, senza arrivare ad oggi”.

Il problema ora l’ha Savadori.
“Esatto, giusta osservazione. Aleix ha contratto fino al 2022. Se Dovi dovesse correre il prossimo anno, Savadori potrebbe valutare il ruolo da collaudatore oppure il futuro in SBK. Il 2021 non è nemmeno iniziato,  ma molti già pensano al 2022”.

Chi vince in Qatar?
“Ducati è stata davvero competitiva nei test. Credo che Miller abbia una bella occasione, così come Zarco e Bagnaia. Ma io non taglierei nemmeno fuori le Yamaha. Poi c’è Marquez. Ho sentito la dichiarazione di Agostini, riguardo al fatto che deve correre e arrivare ultimo. Io sono convinto che Marc andrà in Qatar per arrivare sul podio e magari, se è in forma, proverà pure a vincere”.

E il tuo amico Lorenzo?
“Jorge si gode un po’ di relax alle Maldive, ho visto che pubblica diversi scatti sui social. Secondo me però si sta annoiando, è in crisi d’astinenza con le moto. Mi spiego: Carlo Checa, nel momento in cui si è ritirato, l’ha scelto dopo una profonda riflessione e nei mesi seguenti, tutte le volte che l’ho sentivo, era sempre felice ed entusiasta per la scelta fatta. Jorge invece mi pare annoiato, perché ha lasciato a 30 anni. È come quando vai in ferie. Se stai via di casa per 2-3 settimane te la godi la vacanza. Ma se stai fuori un anno, dopo un po’ ti annoi. E Lorenzo secondo me è in quella situazione. E' la teoria dell'utile marginale, la imparai ai tempi della Bocconi".

Prima abbiamo parlato di Aprilia. Come ben sai è stata colpita dalla scomparsa di Gresini.
“È una vicenda che ha toccato anche me, visto il rapporto che avevo con Fausto. L’avevo sentito il 20 dicembre, avremmo dovuto vederci, ma poi non abbiamo potuto organizzare. Gresini era speciale e ora toccherà alla sua famiglia valutare come muoversi per il futuro. Ricordo quando Fausto voleva Pedrosa, ma la trattativa con Dani non era semplice. Gli proposi allora Melandri. Chiamai Marco a mezzanotte per farlo incontrare con Gresini. Quello è stato un momento che ricorderò per sempre”.

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