Questa sera l’argomento principe della diretta di GPOne è stato il possibile ritorno di Marc Marquez alla prima gara in Qatar, dopo avere fatto oggi a Barcellona un test sulla Honda RC213V-S. A parlarne sono stati Carlo Pernat, in diretta dal Qatar, Paolo Scalera e Matteo Aglio che, nel corso del live (che potete vedere integralmente qui sopra), hanno ricevuto una telefonata speciale.
Dall’altro capo c’era infatti Giacomo Agostini, che ha voluto partecipare alla discussione e intervenire sull’argomento.
“Marquez deve correre, ma deve promettere di arrivare ultimo - ha detto il 15 volte campione del mondo - Sarebbe un grande allenamento per lui dopo un anno che non guida una moto da 300 all’ora. Deve allenarsi ed essere contento di arrivare ultimo. È un grande allenamento e deve farlo, l’occhio non è più abituato, per questo deve fare una gara, rimanendo tranquillo e divertendosi”.
Ago non ha mai subito un infortunio così importante nel corso della sua carriera, ma riesce comunque a mettersi nei panni di Marc.
“Non sono mai stato così tanto tempo fermo - ha spiegato - Però mi ricordo quando andavo a correre in Emilia Romagna, non c’erano ancora i tutor, e in macchina all’andata facevo i 180 all’ora e mi sembrava di volare. Dopo 3 giorni di gare con una moto da 280 all’ora, al ritorno, la domenica sera, il contachilometri della mia auto era a 240 e mi sembrava di andare a 160. Noi piloti dobbiamo allenare il nostro occhio, che è quello che decide tutto, Marc è un anno che non lo fa. Fare motocross e ginnastica è importante, ma lo è di più utilizzare il mezzo con cui corre. Deve mettersi in testa di non volere vincere, ma di fare una passeggiata”.
Il problema è se Marquez riuscirà a farlo.
“Se si mette in mente questo e capisce che è giusto, quando poi tornerà al 100% il Mondiale lo vincerà comunque. Non ci sono tante storie - ha garantito Agostini - È inutile rischiare per arrivare 4° o 5°, è meglio arrivare ultimo per poi fare una grande gara in quella successiva”.