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MotoGP, Ciabatti: "Miller e Bagnaia hanno portato freschezza, ne avevamo bisogno"

"Era arrivato il momento di un cambiamento radicale e con Jack, Pecco e Zarco Ducati gioca con tre punte. Marquez manca alla MotoGP, era il pilota di riferimento"

MotoGP: Ciabatti:

Dopo i test in Qatar, Ducati non si può lamentare: il record della pista, quello di velocità massima, ritmo di gara fra i migliori, la Desmosedici in versione 2021 c’è e anche i loro piloti. Per Borgo Panigale questa stagione è quella della rivoluzione, non tecnica ma umana. Via Dovizioso e Petrucci, che hanno segnato il recente passato, dentro Miller e Bagnaia, con Zarco promosso in Pramac e tre debuttanti (Bastianini, Marini e Martin in rigoroso ordine alfabetico) per il futuro. Di carne al fuoco ce n’è tanta e la ricetta sembra funzionare, come ammette Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Rossa.

Siamo soddisfatti per come sono andati questi test perché erano importanti con molte novità, a partire dall’esordio di Jack e Pecco nel team ufficiale, poi ancora l’arrivo di Johann in quello Pramac e la prima volta per i 3 debuttanti - dice - C’erano tante aspettative e anche qualche incognita, ora posso dire che siamo soddisfatti di come è andata per tutti i nostri piloti. È chiaro che quella del Qatar è una pista amica per la Ducati, abbiamo vinto nel 2018 e nel 2019 con Dovizioso, però prendiamo tutto quello di positivo che c’è stato in questo test, compreso il record ufficioso della pista che ha fatto segnare Jack e la velocità massima di Johann. Direi che siamo contenti, ma rimaniamo con i piedi per terra perché dovremo cercare di ripetere queste prestazioni nei circuiti che arriveranno, a partire da Portimao e Jerez. Se il buongiorno si vede dal mattino, lo è stato”.

Che clima si respira nella squadra ufficiale?
Miller e Bagnaia sono due piloti giovani, anche se Jack è già alla sua settimana stagione in MotoGP. Il loro inserimento nella squadra è stato estremamente positivo, senza nessun problemi. Con entrambi i piloti sono arrivati anche i loro ingegneri di pista ed elettronico, quindi hanno mantenuto i propri riferimenti e questo ha aiutato a rendere la transizione ancora più morbida. Tutta la squadra è molto carica e avere due piloti giovani e con molto entusiasmo e voglia di fare bene credo abbia portato una ventata di freschezza, di positività e di ottimismo di cui avevamo veramente bisogno.

"Dovizioso ha dato un contributo importante a Ducati ma non ci macherà nulla con Miller e Bagnaia"

Era quindi il momento giusto per fare questo cambiamento?
“La mia risposta non può essere che sì. Anche se non è stata una decisione facile, l’abbiamo presa perché credevamo che fosse arrivato il momento di fare un cambiamento importante. Senza rinnegare nulla di quanto abbiamo fatto con Andrea e Danilo, per tutta una serie di motivi, era necessario un cambiamento radicale e credo che la nostra politica di inserire energie fresche con piloti giovani in tutti i team sia giusta. Era arrivato il momento di pensare al futuro con dei piloti che abbiamo ancora una prospettiva di miglioramento”.

Manca non avere più nel box un pilota esperto come Dovizioso, che conosceva la Ducati come le sue tasche?
Ovviamente Andrea è stato molto importante per Ducati, ha vinto con noi 14 gare, dopo Casey Stoner è il pilota più vincente con la nostra moto. Da questo punto di vista ha dato un contributo molto importante, ma è anche vero che Miller è alla sua quarta stagione sulla Ducati e conosce molto bene il metodo di lavoro, come Pecco, alla sua terza stagione con noi. Credo che non ci saranno delle mancanze o controindicazioni rispetto al passato.

"I tre debuttanti hanno il giusto approccio, sappiamo che in altre piste faticheranno di più"

Come hai visto i tre debuttanti, Bastianini, Marini e Martin, al loro primo test?
Tutti molto bene. Non hanno avuto la possibilità di salire su una MotoGP fino al Qatar, cosa abbastanza insolita perché normalmente ci sarebbero stati i test a Valencia, Jerez e Sepang che sono saltati ed è stato compattato tutto in 6 giorni. Tutti e tre hanno fatto veramente bene, sono piloti con caratteristiche diverse, Luca per il suo fisico longilineo ha avuto bisogno di più tempo per trovare un’ergonomia adatta alla sua statura e di essere comodo sulla moto, Enea e Jorge, essendo più piccolini, hanno avuto meno problemi. Ho parlato con i loro ingegneri, Romagnoli, Giribuola e Ferraccioli, e sono molti soddisfatti del loro approccio, della voglia di imparare, della velocità con cui recepiscono le informazioni e dell’interesse che dimostrano nello studiare i dati. È un ottimo inizio, ma sappiamo già che quando arriveremo su piste diverse sarà più complicato per loro mettere a posto la moto, il lavoro potrebbe essere più difficile. Da loro ci aspettiamo soprattutto una crescita continua”.

Pirro ha  dichiarato in una nostra intervista che negli scorsi anni i risultati erano molto legati a Dovizioso, mentre ora Ducati può puntare su più piloti. Sei d’accordo con lui?
Sono convinto che Miller, Bagnaia e Zarco abbiamo la possibilità di fare molto bene, hanno dimostrato nei test di essere molto a loro agio sulla Desmosedici 2021. Penso che potremmo contare su tre punte per fare dei bei risultati. Jack continua a essere scherzoso e divertente che conosciamo e questo porta allegria all’interno nel box, ma ha preso molto sul serio la responsabilità di essere un pilota ufficiale ed è molto motivato. Pecco ha un carattere diverso, è più riflessivo ma ha acquisto una buona sicurezza in se stesso e sa di avere quello che serve per fare bene. Per Johann, il fatto di passare al team Pramac con una moto identica a quella dei due piloti ufficiali gli ha dato un ulteriore motivazione, è uno dei piloti più forti della MotoGP, come ha dimostrato in Yamaha, ed è maturo”.

Mal che vada abbiamo visto che Davide Tardozzi è pronto a rimettersi la tuta…
Fa parte di questo spirito che c’è nel box. Abbiamo iniziato a scherzare e l’hanno convinto a mettersi la tuta, questo dimostra che c’è voglia di fare bene ma anche di godersi questo anno insieme”.

Hai avuto particolari sorprese in questi giorni?
“Non direi, speravo che ci fosse un grandissimo entusiasmo sia per i piloti che per i loro tecnici e ho percepito questa voglia di fare bene. Sicuramente ci saranno dei momenti difficili, perché non c’è una stagione in cui vada tutto liscio, ma il fatto di vedere tutti molto motivati è un fattore positivo, che però non mi ha sorpreso”.

"Marc Marquez non vorrà anticipare il suo rientro a tutti i costi, ma mi aspetto di vederlo in Qatar"

Credi che Marc Marquez ci sarà per la prima gara?
In ogni caso mi aspetto di vederlo in Qatar, credo che se anche non dovesse correre verrebbe. Non dimentichiamoci che ci saranno due gare, quindi potrebbe decidere di entrare alla prima o alla seconda, questo lo sa solamente lui. È ovvio che Marquez manca perché è stato il riferimento dal 2013 in poi e credo che vorrà rientrare solo se sarà sicuro di essere al 100%, immagino che per lui sia stato un percorso lungo, doloroso, faticoso, che gli ha creato non poche preoccupazioni. Non penso che voglia anticipare il suo rientro a tutti i costi, se potrà dare il massimo correrà, ma questo lo sa solamente lui.


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