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MotoGP, Mir: “Non userò il nuovo telaio, serve tempo per sfruttarne il potenziale"

“Un problema perdere la giornata di oggi, avrei lavorato sul time attack”. Rins: “Non mi sono nascosto, il pubblico da casa vedrà due gare spettacolari”

MotoGP: Mir: “Non userò il nuovo telaio, serve tempo per sfruttarne il potenziale

Più che a livello fisico, i test del Qatar hanno messo a dura prova Joan Mir dal lato mentale: “Non sono stanco come magari può sembrare – ha precisato lo spagnolo -  qua in Qatar avevamo davvero tantissime cose da provare e mentalmente sono un po’ provato. È stato impegnativo perché tra provare il materiale, fare le comparative e lavorare in ottica 2022 non c’è stato un momento di stop. Ma tutto sommato va bene così, questo è il mio lavoro”.

Il campione del mondo la butta quindi sul ridere al termine dei test in terra qatarina, nonostante si aspettasse qualcosa di più, soprattutto in quest’ultima giornata. La tempesta di sabbia ha infatti pesato non poco in quello che era il programma legato ai test.

Purtroppo quest’ultimo giorno andato in fumo è stato un problema, dico così perché oggi avremmo dovuto lavorare sulla prestazione pura, invece non è stato possibile per via del vento e la sabbia. Nei giorni precedenti ci siamo infatti soffermati sullo sviluppo della moto, alcune valutazioni in ottica 2022 e la prova del materiale. Oggi sarebbe dovuta essere la giornata chiave per la prestazione, invece non abbiamo fatto niente. Peccato, sarebbe stato perfetto andare a casa girando anche oggi, ma non è stato possibile”.

Mir cerca però di guardare il bicchiere mezzo pieno.
“Siamo tra i più veloci, ma non siamo i più veloci. Al momento la Ducati ha dimostrato di essere super competitiva ed è l’avversario da battere. Noi Suzuki abbiamo lavorato bene, come ha fatto la Yamaha, ma dobbiamo migliorare. Personalmente credo di essere al 70%, ma le sensazioni sono positive e ho la convinzione che potremo giocarcela al meglio con i nostri rivali”.

L’attenzione si sposta poi su alcune delle novità, come ad esempio il telaio.
“Qua in Qatar correremo con il telaio 2020 e non con quello nuovo. Dico così perché ci mancano alcuni dettagli da sistemare legati all’assetto e di conseguenza non possiamo sfruttarlo al massimo del suo potenziale. Abbiamo lavorato molto in questi giorni, provato tanto e vedremo quello che accadrà in gara”.

L’ultima battuta riguarda la sorpresa del 2021.
“Sinceramente non saprei e nemmeno voglio fare nomi. Spero di essere forte anche se ci saranno molti piloti competitivi. Vedo ad esempio Pol Espargarò, che si è rivelato veloce con la Honda al debutto”.

Alex Rins: "Non mi sono nascosto e mi aspetto due gare spettacolari"

A prendere la parola è poi Rins.
In questi test credo sia stato svolto un gran lavoro – ha esordito – penso che abbiamo lavorato bene e mi sento pronto per il via della stagione. Di sicuro proverò qualche dettaglio legato all’assetto in vista della prima gara, ma nulla di particolare. Sono fiducioso, anche se consapevole del fatto che i primi due GP in Qatar saranno impegnativi per noi”.

Il bilancio è quindi positivo.
“Il lavoro svolto qua in Qatar non era rivolto esclusivamente a queste prime due gare, ma anche a quelle che affronteremo una volta che saremo in Europa. Di sicuro avremo bisogno di altri test per provare e fare le dovute valutazione”.

Intanto Miller ha dichiarato che Suzuki non ha mostrato il suo vero potenziale.
“A dir la verità non so a cosa si riferisse Jack. Io posso dire che ho dato il massimo, perché quando provi del materiale nuovo, devi spingere al 100% per capire se una cosa è buona o meno. Ci è mancata la simulazione gara, quella la valuteremo a fine mese. Di sicuro, nella MotoGP di oggi, non esiste più l’idea di rimanere nascosti”.

L’ultima battuta riguarda invece l’attesa per la gara.
“Penso che questi test siano stati particolarmente interessanti. Proprio per questo motivo sono dell’idea che il pubblico da casa si divertirà, dato che saranno due gare belle emozionanti e spettacolari con tantissimi piloti in lotta per fare bene. Di sicuro saremo più veloci rispetto agli anni precedenti”.  


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