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Honda Africa Twin, brevettati i sensori radar con coppia posteriore

Dai brevetti depositati si intuisce che anche la prossima Honda CRF Africa Twin dovrebbe montare il cruise control assistito dal radar.

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È ormai chiaro qual è l'ultima tendenza in fatto di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida: il radar come servizio al cruise control, per controllare la velocità in base al traffico che precede e segue la moto. L'ultimo costruttore in ordine di tempo è Honda che ha depositato i brevetti delal CRF Africa Twin.

A tutto radar

Honda non sta lavorando solo su moto equipaggiate di droni, su moto telepatiche, sul ritorno della Transalp e su una crossover col motore 1.084 cc (e se queste ultime due fossero la stessa cosa?).

Come abbiamo visto in precedenza, Honda ha già depositato i brevetti di un crise control assistito da radar per la Gold Wing, completo di sensore anteriore nel cupolino e uno posteriore alloggiato nel bauletto.

Ricordiamo infatti che i sensori radar funzionano anche dietro superfici plastiche, dove possono essere sistemati un po' per questioni estetiche e aerodinamiche, un po' per motivi di sicurezza per il sensore stesso.

Era già tutto studiato?

Guardando i disegni dei brevetti di Honda, il radar montato frontalmente è molto simile alle unità Bosch già disponibili sulle moto Ducati, BMW e KTM e, come sui modelli rivali, si trova appena sotto il faro.

Ad un'occhiata un po' più attenta, e guidata con un certo senno di poi, sembra anche che Honda avesse preso in considerazione questa ipotesi nello sviluppo dell'attuale CRF Africa Twin.

Infatti c'è una sezione della carrozzeria convenientemente nascosta tra le luci, dalla dimensione e della forma perfette per un sensore radar, e poiché si tratta di un pannello separato significa che l'unità può essere montata senza alcuna modifica alle parti principali della carrozzeria.

Un lieve cambiamento di carrozzeria che il brevetto di Honda menziona specificamente è un nuovo parafango anteriore con una sezione spaccata nella parte superiore per assicurarsi che non possa interferire con il sensore radar anche quando le forcelle sono completamente compresse.

Il brevetto mostra anche una seconda versione che presenta una telecamera posizionata accanto al sensore radar nello stesso punto.

Tecnologia diffusa

Il controllo della velocità assistito dai sensori radar sta rapidamente diventando la tecnologia indispensabile per le moto top di gamma: Ducati, BMW e KTM stanno già vendendo moto con il cruise control adattivo assistito da radar di Bosch - rispettivamente la Multistrada V4 , R 1250 RT e 1290 Super Adventure S mentre Kawasaki ci sta lavorando per dotare la Ninja H2 SX SE.

Potrebbe apparire strano che Honda resti indietro rispetto ai concorrenti, ma l'approccio dei tecnici nipponici sembra essere diverso rispetto ai colleghi: infatti la casa dell'Ala Dorata sta valutando una suite più completa di funzioni di sicurezza e con un alloggiamento che sfrutta la carrozzeria, come si è visto sulla Gold Wing.

Telecamere

I brevetti Honda suggeriscono l'uso di telecamere che integrano i sensori radar, aggiungendo un ulteriore livello di tecnologia di monitoraggio e consentendo al computer di bordo di esprimere una valutazione più approfondita su ciò che sta accadendo attorno al veicolo.

Mentre i radar possono vedere altri veicoli e misurare con precisione la distanza da essi, le telecamere invece possono essere utilizzate per raccogliere informazioni che i radar da soli non possono vedere, ad esempio le luci dei freni, i segnali stradali e il colore dei semafori.

Inoltre, Honda è intenzionata a utilizzare anche la comunicazione da veicolo a veicolo (V2V) o da veicolo a infrastruttura (V2X) come i radar stessi, consentendo a moto e auto di "parlare" tra loro e ricevere messaggi sui potenziali pericoli prima che i loro motociclisti o conducenti possano eventualmente accorgersene.

Se pensiamo alle autostrade connesse con i veicoli dotati di sistemi di sicurezza evoluti, come il tratto verso Cortina, potrebbe essere una buona soluzione per aumentare la sicurezza per gli utenti delle strade.

Due sensori

Dei costruttori citati in precedenze, al momento solo Ducati utilizza un sistema con doppio sensori, sia all'anteriore che al posteriore, con quest'ultimo che avvisa il pilota in caso di avvicinamento di un veicolo che segue.

Anche Honda dovrebbe dotarsi di più sensori, addirittura una coppia posteriore, sistemata nel gancio della targa e rivolta più lateralmente, per coprire un campo visivo maggiore e avvertendo non solo dei veicoli dietro ma anche se ce ne sono accanto a te.

Tempi di arrivo come sempre ignoti, ma i brevetti prolificano velocemente e appare chiaro che il progetto sia ben avviato.

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