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Sardarov: "Prima vinciamo in Moto2, poi porteremo MV Agusta in MotoGP"

Parla il Ceo dello storico marchio: "fra un mese il restyling della F3, a fine 2022 il nuovo motore 950 cc e l'anno dopo le Adventure. Stiamo lavorando anche su un propulsore inedito"

MotoGP: Sardarov: "Prima vinciamo in Moto2, poi porteremo MV Agusta in MotoGP"

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La storia di MV Agusta è lunga e ricca di successi, ma anche di momenti bui che però sembrano ormai essere definitivamente alle spalle di uno dei marchi di moto più famosi al mondo. Ora alla sua guida c’è il russo Timur Sardarov, che ha rilevato l’azienda nel 2019 dalla famiglia Castiglioni, che l’aveva rilanciata negli anni Novanta.

Timur ha un passato da pilota (in auto) e le idee chiare sul futuro della MV, che è concentrata sui suoi prodotti stradali ma anche impegnata nelle corse in Moto2, al fianco del team Forward. Il presidente di MV guarda le nuove F2 sul palco, appena terminata la presentazione della squadra.

Ti piacciono?
“I colori non sono molto importanti nelle corse (ride). Le cose importanti sono l’approccio della squadra e il pacchetto creato dagli ingegneri, dai manager e dall’abilità di ogni persona, inclusi i piloti".

Sei soddisfatto dei primi due anni in Moto2?
In generale in ogni sport, e lo so perché correvo in auto nella Blancpain Series, serve tempo alla squadra per fare esperienza e per rendere competitivo il proprio pacchetto, i miracoli non esistono. Specialmente in un campionato dove si corre tutti con lo stesso motore, è complicata mettere a punto ogni parte per stare nella Top 10, che è il primo obiettivo. Ogni anno il team Forward ha fatto progressi e penso che in questa stagione faremo meglio. Abbiamo due piloti forti e una moto veloce e speriamo di salire sul podio”.

Quindi il primo podio in Moto2 è l’obiettivo?
Sì e poi da lì andremo avanti. Quando riusciremo a salirci tutto cambierà, le persone diventeranno più motivate, anche nell’azienda. La cosa più difficile è arrivare al podio partendo da zero, quando ci riesci tutto diventa tutto più facile.

Quanto sono importanti le gare per MV Agusta?
“In questi tempo le corse sono una vetrina tecnologica e un palco dove dimostrare la propria competitività, noi produciamo moto ad alte prestazioni e per i nostri clienti le corse sono importanti. La mia opinione personale è che non dovrebbe esserlo così, perché lo sport è solo una parte in cui l’azienda si deve concentrare, l’altra è quella di rendere le proprie moto più facili da guidare, con una migliore tecnologia, migliori servizi e migliore qualità, e non sono sicuro che tutto questo sia collegato alle corse. Sono importanti, ma sono solo una parte della nostra azienda, di quello che dobbiamo fare”.

Ti piacerebbe vedere il marchio MV Agusta in altre classi?
“Per la Moto3 non abbiamo la moto, la MotoGP è un cammino da intraprendere. La nostra azienda prima deve imparare in Moto2 e poi lentamente passare in MotoGP più tardi, in questa decade”.

La Moto2 è utile per fare sviluppo che poi potranno essere introdotti sulle moto di serie?
Non molto, infatti la F2 deriva dalla F3, dalla nostra moto di serie, che è una delle migliori nella sua categoria. Abbiamo preso la sua filosofia, le sue misure, e abbiamo creato la Moto2, quindi abbiamo fatto il percorso inverso rispetto al solito”.

Vedremo una nuova F3 a breve?
Abbiamo fatto un restyling, verrà presentata nel giro di un mese e avrà l’aggiornamento alla Euro 5”.

Ci sono altre novità in cantiere?
Stiamo lavorando su un nuovo motore 3 cilindri di 950 cc che penso debutterà sul mercato probabilmente alla fine del 2022. Questo nuovo propulsore verrà lanciato con le nuove Dragster e Brutale, poi verrà usato sulla F3 e sulla Superveloce”.

Ci puoi rivelare altro?
“Stiamo lavorando su due moto completamente nuove, saranno delle Adventure, la prima con una cilindrata fra i 500 e i 600 cc e la seconda avrà il motore 950, arriveranno a metà del 2023. Inoltre stiamo lavorando su un altro nuovo motore, sarà inusuale, con un’architettura che nessun’altro ha e sarà dedicato alle moto sportive. Non dico di più, abbiamo tanto da fare”.

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