Tu sei qui

Kawasaki ZX-6R 636, potrebbe tornare la supersportiva?

Dall'ipotesi di Kardesign alla realtà quanto margine di azione (e non solo) c'è perché Kawasaki possa tornare a produrre la ZX-6R?

Moto - News: Kawasaki ZX-6R 636, potrebbe tornare la supersportiva?

Kardesign ha lanciato la sfida ai colleghi e tecnici di vario genere di Kawasaki, riguardo la ZX-6R. Dopo i successi degli anni '90, alla fine del secolo scorso le supersportive di media cilindrata hanno visto un veloce declino. Sono spariti alcuni modelli come la Suzuki GSX-R600, un'icona come la Yamaha YZF-R6 è omologata solo per l'uso in pista e non per quello stradale, mentre la stessa Kawasaki ZX-6R 636 e la Honda CBR 600RR sono vendute solo nel mercato USA. In Italia resta ancora a listino la Ninja 650, vendibile fino alla fine del 2021

L'unica casa che ha avuto il coraggio di rilanciare questa categoria la Aprilia con la RS 660, se sono anche stati lungimiranti solo il tempo lo potrà rivelare. Ma potrebbe avere compagnia.

Ragioni di un declino

Difficile trovare un motivo per spiegare il calo di vendita delle supersportive di media cilindrata.

Le normative anti inquinamento, costi di produzione (per le case che devono pensare di sviluppare e costruire motori dalle prestazioni elevate e conformi alla normativa sulle emissioni) e di manutenzione (per i clienti, tra assicurazione, bollo, revisione e tutto quello che occorre), limiti di utilizzi dovuti alla praticità e a quelli della velocità imposti del codice della strada, un fattore anagrafico che ha portato gli ex piloti sportivi dai semimanubri ai manubri alti e larghi delle adventure bike, o agli scooter per gli spostamenti urbani ed exta urbani.

Comunque sia, pur restando sempre molto attrattive emotivamente, il calo delle vendite ha bloccato la produzione, perché non tenute più remunerative per le case: solo per dare un'idea del mercato nostrano, l'anno scorso sono stati immatricolati 165 esemplari della ZX-6R.

Lo spazio che c'è

Eppure, le moto sportive trovano un motivo di esistere tra le basse e alte cilindrate, ovvero tra i 300 e i 400 cc (Aprilia starebbe lavorando su una RS 400) e i 1.000 cc, in mezzo invece c'è il vuoto dove potersi inserire, soprattutto in quest momento di scarsissima concorrenza.

Ci si potrebbe inserire con un motore quattro cilindri dalle prestazioni che difficilmente un bicilindrico farebbe fatica a coprire: per fare un confronto, la RS 660 ha una potenza di 100 CV a 10.500 giri, mentre l'attuale ZX-6R 636 arriva a 126 CV a 13.500 giri.

Inoltre, anche se la WSS sta modificando il regolamento, il mondiale Supersport esiste ancora e queste competizioni sono sempre un banco di prova per le tecnologie per le moto di serie.

Come potrebbe essere

La visione della Kawasaki ZX-6R di Kardesign è provocante: se l'anteriore riprende il family feeling della superbike ZX-10R 2021, al posteriore invece il codino ha delle appendici inferiori che fungono da tabella porta numero, che ricordano le moto da dirt track.

Sono presenti anche due scarichi, uno basso e uno alto che spunta da un lato, coperto dal porta numero e alcuni aspetti ciclistici andrebbero rivalutati, ma questo è un design che dimostra che esiste ancora un interesse per queste motociclette.

 

Photo credits: Facebook/Kardesign

 

Articoli che potrebbero interessarti