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MotoGP, Vinales e Quartararo inaugurano il dopo Rossi con le nuove Yamaha 2021

Ricerca della costanza e voglia di vincere, oltre che l'assenza dopo 8 anni del numero 46. Ecco tutto quello che è successo alla presentazione ufficiale delle nuove M1

MotoGP: Vinales e Quartararo inaugurano il dopo Rossi con le nuove Yamaha 2021

Dopo le Ducati e le KTM è toccato a Yamaha prendersi la scena e togliere i veli alle nuove moto per il 2021. Come d'obbligo in questo periodo la presentazione è stata virtuale e presentata da Federica Masolin.

Il punto tecnico: La ricerca della costanza su tutti i circuiti

Ad intervenire per primi, focalizzandosi si sul nuovo anno ma analizzando anche lucidamente il 2020 sono stati il managing director Lin Jarvis e il team manager Maio Meregalli. Proprio dalle parole di Jarvis e Meregalli parole sono emersi temi interessanti, tra cui la ricerca della costanza sulla M1, moto che ha vinto più gare nella scorsa stagione, senza però portare a casa nemmeno un campionato. 

"Dobbiamo trovare una soluzione alla nostra incostanza e nella gestione delle brutte giornate - ha detto Lin Jarvis - Quando Vinales si sente bene è davvero difficile da battere e penso che il pacchetto del 2021 sarà più forte in questo senso". 

Della stessa idea anche Meregalli: "Lo scorso anno abbiamo vinto più di qualunque altro team e quest'anno dobbiamo riuscire a mantenere le nostre prestazioni costanti perchè nel 2020 abbiamo sofferto nei circuiti con un grip basso e abbiamo avuto dei problemi tecnici. Sono sicuro che i nostri ingegneri in Giappone abbiano lavorato nella giusta direzione". 

Proprio per dare un contributo sul lavoro dei giapponesi è intervenuto Takahiro Sumi il project leader di Yamaha per la MotoGP: "Lo sviluppo dei motori è congelato ma il motore è solo una parte della moto, abbiamo delle aree che possiamo sviluppare per poter migliorare la nostra velocità, come il telaio. Purtroppo non siamo riusciti a vincere il campionato lo scorso anno per via della nostra incostanza e abbiamo lavorato duro per migliorare l'adattabilità della nostra moto ai vari circuiti e alle condizioni della pista, Oltretutto ci sarà anche Crutchlow in veste di tester. Abbiamo parlato con lui degli obiettivi e siamo convinti che le sue indicazioni ci aiuteranno"

Orfani di Valentino Rossi, il 46 mancherà a piloti e team?

Uno dei temi principali è stata l'assenza di Valentino Rossi, sostituito da Fabio Quartararo dopo 8 stagioni nel team ufficiale (15 se si contano anche le annate pre-Ducati). Il dover prendere il posto di Valentino potrebbe essere un peso per Fabio Quartararo anche se Lin Jarvis non è della stessa idea.

"E' bello che Valentino continui a correre e avrà il supporto completo da parte di Yamaha - ha detto - ma comunque sarà in un altro box e sarà strano. Ad ogni modo penso che per lui sia un bene andare in Petronas con Morbidelli al suo fianco. Noi ora abbiamo Fabio Quartararo, un pilota giovane che insieme a Vinales fa una coppia di giovani veloci piloti superstar e che hanno tutto il potenziale per vincere. Siamo contenti di questo cambio generazionale. Penso che Quartararo non avrà problemi ad essere un pilota ufficiale e a prendere il posto di Valentino. La moto che guiderà è la sua, non quella di Valentino, ora è il suo turno". 

L'arrivo di Quartararo, dunque, promuove a pilota "anziano" Maverick Vinales. "È strano essere il senior rider della squadra - ha detto lo spagnolo - sono giovane e sono sempre stato di fianco a Valentino. Ora al mio fianco ho un pilota più giovane di me ed essere più vecchio mi da ancora più motivazione. Ho cambiato anche angolo del box, ero sempre stato nello stesso posto, quest’anno ho voluto provare qualcosa di diverso". 

Cosa cambierà invece dal punto di vista dello sviluppo della moto senza Valentino Rossi? 

"Yamaha e il team Petronas hanno una buona collaborazione per sviluppare la moto - ha detto Takahiro Sumi - quest'anno Valentino sarà in Petronas e noi ci avvarremo della sua esperienza con la M1 per lo sviluppo della moto. Il suo posto è stato preso da Quartararo che ha due anni di esperienza con la M1, siamo cresciuti insieme e non vediamo l'ora di continuare a lavorare con lui". 

Obiettivi 2021: è possibile riportare il titolo a Iwata dopo 6 anni di digiuno?

Lo abbiamo sottolineato più volte durante la stagione: la Yamaha in molte situazioni è sembrata une delle migliori moto dello schieramento tanto da, come detto in precedenza, vincere più gare di qualsiasi altra Casa nel corso del mondiale 2020. Il titolo, però, manca dal 2015 quando Lorenzo e Rossi se lo giocarono all'ultima gara di Valencia. Se si dovesse trovare la costanza il titolo è l'obiettivo? 

"Ho tanta fiducia in Vinales - ha detto Meregalli - forse più di quanta lui ne abbia in se stasso. Nel 2020 ha avuto tanti problemi ma deve dimenticarsene e pensare al 2021 perchè in Giappone hanno lavorato, lui può essere un candidato per vincere il titolo. Quartararo, invece, ha potuto portare qualcuno del suo team nella squadra, abbiamo pensato che fosse una opportunità di riorganizzazione. Tutto questo renderà la transizione più soft e noi crediamo in tutto il pacchetto: moto, tecnici e pilota". 

Come detto da Meregalli per Quartararo sarà il primo anno in un team ufficiale. Dopo un 2020 iniziato da protagonista e concluso da sconfitto quali sono le sensazioni e gli obiettivi del francese per questo inizio di stagione? 

"Sinceramente è difficile da credere, ho sempre guardato le gare alla TV e ora sono un pilota ufficiale per la Yamaha, non vedo l’ora di andare in Qatar. Non ho molta esperienza come pilota ufficiale, credo che sarà un po’ più complicato soprattutto per lo sviluppo della moto ma penso che possa anche essere una opportunità di scegliere delle cose apposta per me, sono davvero pronto. Sono contento di poter continuare a lavorare con persone che conosco e che sono come una famiglia per me. Il mio obiettivo è chiaro, voglio lottare per il campionato perché nel 2020 mi è mancata un po’ d’esperienza. Ho imparato tanto anche se è stato un peccato non vincere il campionato. Io devo pensare a correre e vincere, quando sono sulla moto devo dimenticare tutto quello che mi sta intorno". 

Per Vinales, invece, il lavoro nel team ufficiale è ormai un'abitudine e quest'anno dovrà provare a capitalizzare, cercando di non rimanere dietro al suo compagno di squadra. 

"Le mie aspettative sono sempre le stesse - ha detto lo spagnolo - Io voglio lottare per il titolo ma non è semplice. Di solito iniziamo bene la stagione ma poi non riusciamo a mantenere il livello alto e i nostri competitor migliorano. Quest’anno dobbiamo dare il massimo in tutte le gare e non solo su alcuni circuiti come ci succede da anni, sono sicuro che in Yamaha abbiano lavorato duro quest’inverno". 

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